"Vado a farmi una doccia prima" Sorrido, non mi fido ciecamente di lui ma mi ha salvato la vita già due volte, mica poco.
"Ti serve una mano?" Mi chiede alzando le sopracciglia
"No, grazie" Fingo un sorriso
"Se hai bisogno sai dove trovarmi, bellezza" Ecco che ricomincia.
Mi chiudo in bagno per potermi fare una bella doccia calda, lentamente mi spoglio fino a rimanere in biancheria, quando mi guardo allo specchio per poco non cado per terra per lo spavento.
Sono piena di lividi viola e tagli, ho un cuore vicino allo slip. I tagli mi rimarranno per sempre, anche se cercassi di rimuovere questa parte della mia vita, se mai dovessi scamparla, le cicatrici me la ricorderanno per sempre. Un sospiro di rassegnazione lascia le mie labbra.
Finita la doccia mi rendo conto di avere dolori ovunque, alla schiena, al collo, alle braccia e alle gambe. Mi rivesto con la biancheria pulita e la tuta che avevo preso dalla mia camera per poi scendere in cucina.
Quando scendo in cucina tutti gli occhi sono puntati su di me per scrutarmi e osservarmi.
"Come stai?" Liam mi corre incontro buttandomi le braccia intorno alla vita per abbracciarmi, con lo sguardo cerco quello di Harry, sta stringendo la mascella con i pugni sul tavolo.
Mi godo l'abbraccio ricambiandolo per la sua gentilezza.
"Diciamo meglio" Sorrido arricciando il naso, Liam mi fa stare bene. Qua dentro lui è la mia salvezza, la mia via di fuga.
Dopo aver sciolto l'abbraccio vado a sedermi al mio solito posto, cioè vicino a Harry.
Prendo una fetta di pane con la Nutella facendo sorridere Harry.
"Scegli pane e Nutella con una giornata con la ragazzina monella?"
"Si" Ricambio il sorriso, gli altri sembrano stupiti dal comportamento di Harry ma non fanno domande, meglio così.
Per il resto della colazione mangio in silenzio per poi alzarmi a riporre la mia tazza.
Mi alzo per andare in camera mia ma Louis mi blocca il polso, facendomi sussultare per il dolore.
Prima di parlare mi osserva il polso per poi notare i lividi causati da Daemon. Mi guarda ma senza un briciolo di compassione.
"Dove vai?" Mi chiede sempre tenendo il polso con forza, facendomi diventare gli occhi lucidi.
"In camera" Gli rispondo sottovoce mentre deglutisco.
"Vai" Finalmente molla la presa, mi massaggio il polso con l'altra mano attirando l'attenzione di tutti.
"Bambolina, dopo scendi che ti devo medicare le ferite" Ammicca Niall
Le immagini di quello che è successo poche ore fa mi ritorna in mente facendomi perdere il senso della realtà, mi appoggio alla porta per non cadere.
Dopo alcuni minuti riesco a ritornare in me, così annuisco guardando per terra. Salgo in camera mia, ho voglia di sdraiarmi sul letto e tirarmi le coperte fino a sotto il naso.
***
Durante la notte mi sveglio ripetutamente per colpa degli incubi, sudo e urlo, mi stupisco che qualcuno non sia nella mia camera per farmi tacere, il solo pensiero mi fa tremare di paura.
Mentre mi sistemo la coperta sento dei versi provenire dalla stanza difronte alla mia, quella di Harry, precisamente non sono versi, sono ringhi e gemiti. Mi metto il cuscino sulla testa per tapparmi le orecchie.
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Nightmare (revision)
Fanfiction"E quando realizzai di essere innamorata di lui, capii fosse davvero la fine." #2 in fanfiction