Capitolo 19

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Si alza per poi uscire dalle stanza lasciandomi sola, per adesso l'ho scampata.

Perché Liam quando è entrato Harry è diventato così freddo e nervoso? Non capisco, che gli abbiano impedito di stare con me? Tanto lo so che non potrebbe mai farmi scappare.

Lentamente cerco di rimettermi in piedi, voglio provarmi la febbre deve essere salita, se così fosse devo prendere subito un'aspirina, non posso permettermi di essere ancora più vulnerabile di quanto sia. Cerco di ricordare da quale cassetto Harry ha estratto il termometro, apro il primo trovandolo sopra a una scatola blu.

Raggiungo il letto per distendermi, mi infilo delicatamente il termometro sotto l'ascella; mentre aspetto il suono mi concentro sulle bellissime montagne che riesco a scorgere dalla finestra, un po' di neve è spruzzata leggermente sulle punte rendendole ancora più spettacolari, mi chiedo come a Luglio ci sia la neve, è un fenomeno bellissimo vedere il sole caldo rispecchiarsi nel tappeto cristallino dell'acqua mentre si riflettono le montagne innevate; dopo qualche minuto suona.

Il display illuminato segna 38.5, fanculo questa non ci voleva, non so neanche dove tengono i medicinali, devo assolutamente cercare Liam, non sono sicura che gli altri mi direbbero dove si trova.

Scendo dal letto e mi precipito nel corridoio, scendo le scale di corsa inciampando in Zayn, merda.

"Buongiorno bambolina, come mai nei paraggi?"

"No scusa dove dovrei essere? Sai la casa è una sola" Rispondo con stizza.

"Vedi di non alzare i toni con me, mocciosa"

Lo supero per continuare la mia ricerca ma vengo bloccata nuovamente da lui.

"Dove vai?"

"Sto cercando Liam" Dico tra la scocciatura e il timore.

"E' uscito, cosa vuoi?" Sorride malignamente, perché è sempre fuori? Devo assolutamente chiedergli cosa sta succedendo appena ritornerà a casa.

"Ho bisogno di una cosa" Cerco di divagare per non fargli sapere che sto male, ma so già che i miei tentativi sono inutili, se vogliono conoscere qualcosa ci riescono benissimo senza sforzi.

"Cioè?" Finge un sorriso avanzando di un passo verso di me.

"Niente d'importante" Sorrido provando ad andarmene.

"Dimmelo" Mi afferra per il gomito avvicinandomi a lui.

"Volevo un'aspirina" Farfuglio, scoppia a ridere.

"Solo questo? Potevi benissimo chiederla anche a me, bambolina. Vieni sono di qua i medicinali"

Lo seguo mentre ci dirigiamo nella dispensa, prende una busta da una mensola abbastanza alta e cerca dentro il medicinale che cerco.

"Ecco, tieni" Mi porge una pastiglia, l'afferro con esitazione per poi ringraziare.

"Hai la febbre, mocciosa?"

"S..si"

"Vedi di guarire entro domani, andiamo a fare un giro al lago" Ghigna. Nel preciso istante in cui ha detto 'lago' il tempo si è congelato. Il panico cresce dentro di me e il cuore mi rimbomba nelle orecchie; piccole gocce di sudore freddo, dalla tempia al mento, cominciano a scendere lentamente mentre lui si avvicina.

"Che c'è? Hai per caso paura?" Sussurra.

"Io..io non so.." La voce è bloccata in gola. Lo sanno benissimo che non so nuotare eppure si ostinano a farmi star male; se volessero uccidermi una volta per tutti? D'altronde Harry mi ha detto 'sarò il primo e l'ultimo a baciarti'.

"Lo so che non sai nuotare, bambolina" Scoppia a ridere mentre esce dalla stanza.

***

Dopo una mezz'oretta la pastiglia inizia a fare effetto e mi sento la testa più leggera.

Sono solo le undici di mattina e non ho un cavolo da fare, noia pura. Che palle almeno con Liam mi divertivo, esco dalla stanza per fare un giretto in sala per guardare la televisione, speriamo che Liam torni presto voglio proprio chiarire qualche cosuccia.

Harry's pov

Dopo essere stato nella camera di Ruth e aver cacciato Liam mi dirigo a passo spedito verso la mia camera, sono più che incazzato, avevo proibito a quel cazzone di stare con lei e credo di essere stato abbastanza chiaro, ma se così non fosse non ho problemi a spiegarmi meglio. Lui non deve stare con lei, punto.

Mi da fastidio il modo in cui la fa sorridere, l'abbraccia, la fa sentire se stessa, come se fosse a casa, la fa stare bene e soprattutto odio il modo in cui la guarda, a lui piace. Non che a me interessi, voglio solamente che non intralci i nostri piani facendola scappare.

Tiro un pugno contro il muro lasciando un piccolo buco, mi guardo le nocche e tanti rivoli di sangue mi scorrono sul polso, riesco a vedere la pelle lacerata. Appoggio la fronte sul muro mentre con un respiro profondo mi riempio i polmoni d'ossigeno, devo calmarmi oppure potrei fare dei casini. Esco sbattendo la porta per dirigermi verso il bagno per disinfettarmi le ferite.

Ruth's pov

Quando esco dalla stanza inciampo in Harry, sembra nervoso e incazzato, abbasso lo sguardo e noto che ha una mano ricoperta di sangue proveniente dalle nocche.

"Cosa hai fatto?" Gli chiedo sottovoce per precauzione

"Fatti i cazzi tuoi, mocciosa" Mi tuona in faccia facendomi indietreggiare, ho tenuto un corso di pronto soccorso e sono più che sicura che le ferite faranno infezione se non medicate a dovere.

Con cautela gli prendo la mano per dare un'occhiata, sembra sorpreso dal mio gesto.

"Vieni" Lo tiro per il braccio e lo porto in bagno per pulirlo e medicarlo.

"Lasciami stare, mocciosa" Mi strappa il braccio di mano, è un idiota sto solo cercando di aiutarlo deve piantarla di fare il duro e il 'so tutto io, tu stai zitta'.

"Farà infezione" Gli dico con stizza.

Bofonchia qualcosa ma si lascia trascinare fino al bagno.

Apro il rubinetto e delicatamente gli pulisco le ferite mentre l'acqua scorre sulla mano.

Mi giro verso di lui, il muscolo della mascella è contratto ma non mostra segni di dolore, almeno dovrebbe bruciare e anche tanto vista la larghezza dei tagli.

"Male?" Chiedo deglutendo per via della sua espressione incazzata e indecifrabile.

"Si, sei un'incompetente, angelo"

Mi afferra per le spalle e mi sbatte contro il muro, appoggia le mani ai lati della mia testa.

Nightmare (revision)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora