Capitolo 10

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Verso le 5.30 decido di alzarmi dal letto per andare a farmi un bel bagno rilassante per calmare i nervi ormai a fior di pelle. Mi reco nella cabina armadio per recuperare il vestito rosso con la biancheria pulita del medesimo colore del vestito.

Accosto la porta della mia stanza per poi attraversare il lungo corridoio lievemente illuminato ed entrare nel bagno. Sospiro pesantemente mentre chiudo la porta a chiava com'è mia abitudine fare e appoggio delicatamente i vestiti sulla poltrona imbottita, cercando di non spiegazzarli.

Mi disfo la coda che avevo legato precedentemente, mi giro verso la vasca paralizzandomi sul colpo quando trovo un ragazzo con un sorriso sfacciato fissarmi divertito.

Harry.

"Non si bussa più, ragazzina?" Mi guarda mentre il sorriso sornione si allarga maggiormente sul suo viso diafano.

"La porta era aperta" Deglutisco ripetutamente a causa della gola secca, mi maledico mentalmente per aver chiuso la porta a chiave. Abbasso lo sguardo pentendomene subito quando trovo solo lo strato di stoffa dei suoi boxer a coprirgli il corpo, quasi completamente nudo.

"Non hai mai visto un ragazzo in boxer?" Ridacchia avvicinandosi al mio corpo, alzo di scatto il viso verso di lui quando mi accorgo di essermi soffermata troppo alla sua fisicità.
"Ecco io-" Divento rossa come un pomodoro mentre cerco di calcolare come arrivare alla porta prima che lui raggiunga me.
"Ssh, sappiamo già la risposta" Sussurra scuotendo la testa.
Cerco di rimpicciolirmi contro il muro sperando che possa smetterla di avanzare; appoggia le mani sul muro, precisamente ai lati della mia testa, mentre io strofino le mani sudate sul tessuto dei miei pantaloni.

"Noi due non avevamo un conto in sospeso?" il suo tono di voce si incupisce diventando malizioso e decisamente più rauco.

"In realtà dovrei essere pronta per le sette" Tartaglio cercando di essere più decisa possibile, alza un sopracciglio stupito dalla mia leggera audacia.

"Ruth, come mai hai le mani sudate?" Con un cenno del capo indica le mie mani ormai tremanti a causa dell'effetto che provoca su di me.
"Non è vero" Sussurro imponendomi di far smettere questo tremolio inopportuno.
"Bugiarda, io odio i bugiardi" Tuona portando la sua mano sotto il mio collo senza però stringerlo.
"E sai cosa faccio io, ai bugiardi?" Nego con la testa, non volendo davvero conoscere la risposta.
"Meglio che tu non lo sappia, piccola Ruth"
Applica un leggera pressione con la mano mentre mi inizia a succhiare con forza il punto tra l'attaccatura del collo e la mandibola, brucia.
Afferro un ciocca dei suoi capelli cercando di allontanarlo dal mio corpo intrappolato, ma, tale azione, sembra provocargli piacere poichè preme duramente il suo torace contro il mio petto.
"Mi piace il tuo sapore, sai?" Si lecca le labbra inorridendomi all'idea di quello che mi ha appena fatto, prima di andarsene dal bagno pose le sue labbra delicatamente sul punto appena segnato, per poi lasciarci sopra un piccola bacio casto.
Quando sono sicura che lui non può più entrare in questa stanza comincio a levarmi i vestiti della tuta lanciandoli a terra mentre insulti che non si dovrebbero addire ad una ragazza scivolano fuori dalle mie labbra con una tale cattiveria e una tale rabbia da farmi meravigliare di me stessa. 

***

Mi guardo attentamente allo specchio subito dopo aver indossato l'abito color vinaccia. Sorrido leggermente notando di quanto possa essere perfetto per la mia esile figura, seppure mi arrivi appena sopra il ginocchio, è molto delicato e fine, senza nessuna traccia di volgarità.

Afferro la borsettina dei trucchi estraendo il mascara e il correttore per coprire i segni lasciati da Harry, compreso quello provocato poco fa nel bagno padronale.
"Ok, ci siamo" Cerco di sorridere alla mia figura riflessa allo specchio ma riuscendo a sembrare soltanto una bambola di pezza sciupata a cui hanno tirato e cucito verso l'alto gli angoli della bocca, creando un sorriso fasullo.
Dei passi decisi e veloce risuonano nel corridoio e creano un ticchettio profondo al contatto con il pavimento, interrompendosi non appena la porta della mia stanza viene vorticosamente aperta, causando un piccola folata d'aria che mi scompiglia i capelli. Harry mi osserva leggermente, inclinando la testa di lato come per esaminarmi.

Nightmare (revision)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora