“Lasciami in pace Louis” Mi ribello per liberarmi dalla sua presa.
I suoi occhi iniettati dal desiderio, dall’odio.
Perché non si decidono a lasciarmi in pace?
Chiedo solo di ritornare alla mia vita di sempre e essere lasciata in pace, vorrei aver una vita normale. E’ chiedere tanto? Credo di si, a questo punto.
“Non sai cosa vorrei farti, dolce Ruth” Mi sussurra all’orecchio per poi lasciare un scia di languidi e umidi baci provocandomi dei conati di vomito.
“Ti prego lasciami stare” Premo le mie mani sul suo petto per allontanarlo da me, la stanchezza mi sta investendo rendendomi sempre più debole.
“Non ci riesco, ci ho provato, ma non ci riesco” Mi spinge verso la porta d’ingresso facendo aderire perfettamente la mia schiena con il legno duro e freddo.
“Ehi Louis cosa ne dici se ricominciassimo tutto da zero? Vorresti entrare a bere qualcosa, da amici?” Sussurro l’ultima parola con timore.
“Non me ne frega un cazzo di essere tuo amico” Urla facendomi serrare gli occhi per la paura.
“Che cosa vuoi allora?” Sussurro esasperata appiattendomi contro il muro.
“Voglio te” Tocca la mia fronte con la sua, deglutisco distogliendo lo sguardo dai suoi occhi assassini.
Cerco di inumidirmi la gola ormai odiosamente secca, pensando a una scusa plausibile per liberarmi di lui.
Ricomincia a baciarmi la mandibola circondandomi il collo con una sua mano, mentre cancella la distanza tra i nostri corpi.
Una macchina nera parcheggia velocemente e distrattamente sul mio vialetto di casa, una figura alta e slanciata scende dalla portiera correndo verso noi; come fa a essere qui?
“Levati da lei” Ringhia Harry strattonando Louis.
“Ei amico, che ti prende?” Risponde seccato Louis, probabilmente non deve essere molto contento, dopotutto Harry l’ha interrotto, fortunatamente.
“Non azzardarti a toccarla di nuovo” Lo spinge.
“Che cazzo ti passa per la testa Harry? Non sei il suo ragazzo” Urla Louis.
“Neanche tu, quindi, con le tue belle gambine, vattene di qui. O per caso vuoi un aiuto?”
“Vaffanculo” Louis risucchia un sospiro tra i denti per poi darci le spalle e andarsene via.
Ormai la strada è deserta e si sente solo il suono del mio respiro ansimante, la luna illumina la casa tingendola di argento con la sua luce.
“Ti divertivi con Louis?” Si gira scrutandomi con i suoi occhi indagatori.
“Non ti ci mettere anche tu, sparisci” Infilo la chiava nella porta di casa per aprirla ma una mano mi blocca il polso.
“Non parlarmi così, ragazzina” Riprendo a girare la chiave per poi aprire la porta.
Mi ci fiondo dentro cercando di chiuderla senza farlo entrare, ma inutilmente.
“Grazie per l’invito” Dice ironicamente accomodandosi sul divano grigio, accendo la luce per poi poggiare il telefono e le chiavi nello svuota tasche su un mobile all’ingresso.
“Fai pure come se fossi a casa tua” Alzo gli occhi al cielo vedendolo sogghignare.
“Come hai fatto a tornare in città?” Chiedo fingendomi disinteressata.
“Un signore stava scendendo e mi ha dato una mano per far ripartire il motore, ora eccomi qui. Hai un pantaloncino? Sai non è molto comodo dormire in jeans, a meno che tu non preferisca che io dorma in boxer” Alza un sopracciglio facendomi socchiudere la bocca per lo stupore, ha una gran faccia tosta.
“Mi dispiace, non puoi passare la notte qui” Lo fulmino con lo sguardo divertendolo.
“Questo lo dici tu” Ride.
“Appunto” Incrocio le braccia al petto assumendo un’aria fredda e acida.
“Io voglio dormire qua” La sua voce si abbassa diventando roca e eccitante, una scarica di brividi mi percorre la schiena; si alza venendomi di fronte, mi torreggia obbligandomi ad alzare lo sguardo.
“Tu no?” Sorride maliziosamente facendomi arrossire violentemente sotto il suo sguardo, al diavolo Harry, vai al diavolo.\\SPAZIO AUTRICE
Vorrei postare una Fan Fiction che ho trovato su EFP, la leggereste?
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Nightmare (revision)
Fiksi Penggemar"E quando realizzai di essere innamorata di lui, capii fosse davvero la fine." #2 in fanfiction