Capitolo 3

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Dopo un'oretta che sono stata nella vasca, decido di uscire per andare a riposare. Saranno le 3 di mattina.

Recupero i vestiti che avevo messo sul lavabo e comincio a cambiarmi il più lentamente possibile, mi stanno a pennello questi vestiti. Esco dal bagno e mi reco di nuovo nella mia stanza. Per fortuna nel corridoio non incontro quella brutta faccia da schiaffi di Harry. Quando entro in camera mia mi fiondo sotto le coperte e cerco di chiudere gli occhi, ci metto almeno mezz'ora prima di addormentarmi definitivamente. Faccio un incubo terribile infatti mi sveglio tutta sudata, la sveglia con il display illuminato segna le 9 di mattina; non ho né la forza né la voglia di alzarmi dal letto tanto meno di vedere quel ragazzo problematico, quindi decido di provare a riaddormentarmi, visto che ho ancora un sonno allucinante. Mi accoccolo al cuscino e cerco di riprendere sonno, fortunatamente mi riaddormento subito. Sento chiamare il mio nome, qualcuno che mi scrolla e che mi dice che è pronta la cena. La cena? Ho dormito così tanto? Potrebbe essere stato solo un brutto sogno e ora potrei trovarmi nel mio letto. Mi sveglio di colpo, pensando che fosse la mia compagna di stanza del college ma in realtà mi trovo davanti un'imponente figura con un viso freddo che impreca perché non mi svegliavo.

"Alla buon'ora" mi dice con un tono sprezzante, come se non contassi nulla. Probabilmente è così.

"Che ore sono?" Chiedo con un tono talmente basso che si avvicina per sentirmi, obbligandomi ad indietreggiare per la troppa vicinanza.

"Sono le 8 di sera, hai dormito molto. Muoviti c'è la pizza e dei miei amici" Mette su un sorrisino che non promette nulla di buono.

"Cosa?" Come prospettiva non è pessima. Se sono ragazzi normali, Harry non può farmi del male, ma se sono come lui, meglio non pensarci.

"Hai capito benissimo, mocciosa. Ora muoviti e vieni" Mi afferra per l'avambraccio tirandomi giù dal letto e tirandomi verso la sala da pranzo.

"Lasciami, sono capace di camminare da sola" Lo fulmino con lo sguardo liberandomi dalla sua presa ferrea.

"Vedo che non hai più così tanta paura di me. Te la devo far tornare?" Mi ringhia contro. Non è vero, sono più che terrorizzata da lui.

Quando arriviamo nella sala da pranzo mi spinge all'interno facendomi barcollare.

"Chi è questo bel bocconcino, Harry?" Chiede un ragazzo biondo con gli occhi color del mare, ridendo.

"Oh, lei? Una mocciosa che ha preso Zayn"

Abbasso lo sguardo, sono tremendamente ferita.

"Come si chiama?" Domanda il ragazzo con i capelli castano chiaro con gli occhi ghiaccio.

"Si chiama Ruth" Chiarisce unendosi al resto del gruppo.

"Bel nome, Ruth" Mi sorride un ragazzo dai lineamenti dolci e gentili, con i capelli con ricci castani.

"Grazie" Gli sorrido anche io. Questo ragazzo sembra la dolcezza fatta in persona. Speriamo che non sia solo un'impressione.

"Lui è Niall" Dice Harry indicando il ragazzo con i capelli biondi.

"Louis" Indicando il ragazzo con gli occhi color ghiaccio.

"E infine Liam" Presenta il ragazzo ricciolo.

Annuisco e abbasso il viso.

"Non si saluta?" Mi tira i capelli per farmi alzare il viso.

"Ciao" Sussurro digrignando i denti, provocando un suono stridulo.

Quando molla la presa si va a sedere e mi fa segno di seguirlo.

Iniziano a parlare di sport o qualcosa del genere. Niall si alza per prendere dei cartoni di pizza e li mette sul tavolo per farceli mangiare. Sono affamata, saranno 18 ore che non mangio, ma ho paura che se dovessi prendere una fetta di pizza possa succedere qualcosa. Allora decido di chiedere il permesso.

Seriamente, da quando chiedo il permesso per mangiare?

"Posso?" Domando indicando i cartoni colorati appoggiati disordinatamente sopra il tavolo.

Questo per poco non si strozza, dopo scoppia a ridere deridendomi davanti a tutti, i quali lo seguono con altre risate.

Pessima idea.

"Al volo bellezza" Niall mi lancia una fetta di pizza e per mia fortuna riesco a prenderla senza sporcarmi o farla cadere. Comincio a mangiare lentamente e silenziosamente; se potessi diventare almeno invisibile lo farei.

Quando finisco di mangiare mi sporgo per prenderne un'altra ma Harry mi afferra la mano e mi respinge indietro.

"Hai mangiato abbastanza, non pensi?" Sorride fingendosi dispiaciuto, provo tanto di quel ribrezzo per questo stronzo maledetto che lo prenderei a coltellate.

Spero che stia scherzando. Morirò di fame in questo modo. E' matto.

"E non guardarmi con questa faccia"

"Che faccia ho scusami?" Chiedo con una faccia tra lo stupore e la scocciatura, rispondendogli con un tono da sfida.

"Da cane bastonato" Ridacchia sorseggiando la sua bottiglia di birra.

"Ruth prendi la mia fetta, io non mi sento più" Mi volto e vedo Liam sorridere. Mi guarda con un'espressione colma di compassione mentre mi porge la fetta, così io l'accetto volentieri.

"Grazie Liam" Sorrido inclinando il viso verso sinistra.

Sento Harry bofonchiare qualcosa, ma non riesco a sentire precisamente cosa dica.

"Ragazzi e naturalmente ragazze" Dice Louis ridendo e guardandomi con uno sguardo pieno di cattiveria.

"Chi vuole un po' di vodka?" Si alza per prenderla e per posarla sul tavolo. Sono esattamente 5 bottiglie, ma io non bevo, non ho mai bevuto e non ci tengo ad iniziare con questi ragazzi.

Tutte afferrano la propria bottiglia, compreso Liam, stupendomi leggermente.

"E tu Ruth, non bevi?" Mi chiede con sguardo lascivo Niall, spingendo verso di me l'ultima bottiglia ancora sigillata dal tappo di metallo.

"No" Rispondo freddamente e con voce dura.

"Allora puoi anche andartene" Mi risponde Harry ridendo. Me ne sarei già andata se avessi potuto. Mi alzo dalla sedia per ritornare in camera, ma il riccio mi afferra il polso mentre si alza; mi spinge verso Louis.

"Te ne andrai, ma non prima di aver bevuto qualche sorso" Afferma ridendo Harry.

Cado addosso a Louis che immediatamente mi afferra i polsi per tenermi ferma mentre l'altro si avvicina con la bottiglia piena di liquido trasparente.

Quando Harry è talmente vicino da farmi sentire il suo respiro sul viso, mi guarda negli occhi e sorride, un sorriso di scherno.

"Arriva l'aeroplanino, piccola" Sussurra al mio orecchio provocandomi un conato di vomito, il suo alito sa di alcool e sigaretta.

Mi obbliga ad aprire la bocca per farmi bere, velocemente la bottiglia si svuota. Sento l'alcool scendermi giù per la gola che inizia a bruciarmi facendomi tossire fino a farmi lacrimare gli occhi, scaturendo le risate dei presenti, escluso Liam.

"Fottiti" Dico tra la tosse.

"Cosa hai detto?" Mi chiede il ragazzo fingendo di non aver sentito.

"Ho detto fottiti" Gli urlo contro spintonandolo per crearmi una piccola via di fuga.

Nessuno mi ha mai trattata così, nessuno mi ha mai fatta sentire una schifezza come fa lui.

Mi prende il mento con le dita e lo stringe fino a quando non mugolo di dolore.

"Non permetterti mai più di mancarmi di rispetto piccola sgualdrina, intesi?" Sussurra sotto voce ma con un tono tagliente e perforante.

Inizio a singhiozzare e annuisco, abbassando lo sguardo non riuscendo a sostenere il suo.

Lo odio, odio tutti.

"Bene" Sorride accarezzandomi la guancia con il pollice affusolato.

Louis molla la presa sulla mia vita e con passo pesante e trascinato raggiungo la mia camera, non voglio avere a che fare con queste merde.

Devo scappare, prima che sia troppo tardi.

Nightmare (revision)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora