Capitolo 78

8.8K 522 31
                                    

Camminiamo in silenzio, udibili solo i nostri respiri che si infrangono uno contro l'altro, la strada illuminata dai lampioni sembra infinita, rendendomi sempre più nervosa.

"Cos'hai?" Mi chiede mantenendo lo sguardo fisso davanti a lui senza smettere di camminare.

"Nulla" Rispondo infastidita dalla sua curiosità; come può pretendere di impormi di non uscire più con Dennis? Ma la cosa che mi fa arrabbiare di più di tutte è che lui la vede come normalità, cosa che non è.

Sbuffa leggermente irritato dalla mia risposta poco esaustiva per poi accelerare il passo non appena intravede la sua moto nera fiammante.

"Dove andiamo?" Domando trattenendo uno sbadiglio formatosi sul mio viso, sto davvero morendo di sonno.

"A casa mia" Risponde con un tono che non accetta repliche. Mugolo un ok continuando a camminare trascinando i piedi ormai quasi sull'orlo di un collasso, sebbene siano le dieci di sera.

"Hai un'idea migliore?" Alza gli occhi al cielo notando la mia scocciatura.

"Vorrei tornare a casa a dormire" Vado a sbattere contro la sua schiena poiché si è fermato di colpo per guardarmi, un sorriso compassionevole gli addolcisce i lineamenti, sempre duri e spigolosi, rendendolo angelico.

"Puoi dormire da me" Alza un sopracciglio mantenendo il sorriso.

Una folata di vento gli scompiglia i capelli obbligandolo a portarseli indietro con un gesto veloce della mano, sposto lo sguardo sul suo bicipite scolpito perdendomi ancora una volta nei suoi magnifici tatuaggi.

"Domani ricomincia la scuola e non vorrei fare tardi" Alzo le spalle cercando di convincerlo, seppure sia un'impresa alquanto complicata.

Bofonchia un va bene, per poi allacciarmi il casco in testa; quando gli cigno la vita con le braccia sento il calore irradiato dalla sua pelle attraverso il tessuto della maglietta bianca coperta soltanto da una giacca di pelle nera.

Controvoglia cambia direzione per portarmi a casa mia, accelerando di tanto in tanto solo per spaventarmi; giunti a destinazione mi accompagna all'ingresso e, pensando che non entrasse, lo saluto richiudendomi immediatamente la porta alla spalle. Il suo stivaletto di pelle la blocca obbligandomi a riaprirla accigliata.

"Non posso entrare?" Mi spinge da parte per riuscire a mettere piede nella mia calda e accogliente casa, senza chiedere il permesso, tanto per cambiare.

"Ho già detto che devo andare a dormire" Batto il piede nervosamente sul pavimento incrociando le braccia al petto guardandolo in cagnesco.

"Dormi pure" Si toglie la giacca adagiarla sul divano grigio per poi appoggiarsi al muro.

"E tu?" Chiedo passandomi una mano sul viso ormai esausta e spossata dal suo battibecco continuo.

"Ti guardo dormire, non è la prima volta che lo faccio" Arrossisco alla sua affermazione girandomi per non farlo notare.

Possibile che possa annullare ogni briciolo di razionalità presente nella mia testa soltanto con una frase?

"Stai flirtando con me?" Spalanco la bocca un tantino imbarazzata dal suo comportamento da latin lover. Non sarebbe una novità questo suo comportamento da Don Giovanni, ma ora sembra tutto così strano.

"Potrebbe anche essere" Si avvicina con passo seducente mettendomi con le spalle al muro, il suo respiro caldo alla menta mi solletica il collo facendomi chiudere gli occhi e socchiudere le labbra, appoggia le mani ai lati della mia testa premendo i suoi fianchi contro i miei, un mugolio viene strappato dalla mia gola provocandogli una risata roca e profonda, da far gelare il sangue nelle vene.

Nightmare (revision)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora