Capitolo 56

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“Non credo sia il caso Harry”

Non posso cedere, insisterebbe se volesse che stessi qui con lui ancora un po’ quindi ho intenzione di metterlo alla prova. Ovviamente non dico che se insistesse vorrebbe dire che è legato a me sentimentalmente ma comunque sarebbe già qualcosa.

“Io non ho intenzione di portarti a casa, e, a meno che, tu abbia intenzione di uscire a quest’ora da sola con la brutta gente che c’è in giro, prego, accomodati. Quella è la porta” Sorride con fare arrogante.

Non riesco a credere che con una semplice frase riesca a mettermi i brividi, usa le mie paure a suo vantaggio; deglutisco cercando una possibile scusa per andarmene ma non sono più così tanto sicura di voler lasciare questa casa.

Mi guardo intorno per cercare come risolvere questo problema.

“Sei ancora così sicura?” Si avvicina.

“Ecco io..” Un fulmine squarcia il cielo illuminando la casa, le ombre dei mobili si riflettono sul muro rendendo l’ambiente spettrale, sussulto avvinghiandomi alla sua vita. Si sente solo il dolce e tamburellante suono delle piccole gocce umide di pioggia che picchiettano sul vetro appannato.

“E’ tutto ok?” Mi accarezza la schiena, mi risveglio dal trance in cui ero caduta e cerco di ricompormi; fortunatamente è scattata la luce impedendogli di vedere il mio viso rosso per l’imbarazzo.

“Si, grazie” Sussurro.

“Si sta alzando una bufera, credo ti convenga rimanere qua, almeno fino a quando non smetterà”

“Va bene” 

Una sua mano mi conduce delicatamente sul divano spingendo la schiena, mi lancia una coperta per poi andare a tirare su la corrente.

“Allora, quindi Luke e la tua amica stanno insieme?”

“Si” Mi schiarisco la voce impastata.

“Uhm bene”

Annuisco, mentre si spaparanza sul sofà con me.

Si avvicina lentamente avvolgendo un suo braccio intorno alla mia vita; il suo respiro mi solletica il collo provocandomi una scarica elettrica in tutto il corpo, socchiudo gli occhi, maledicendo il ragazzo ricciolo qui davanti a me per l’effetto che mi suscita.

Mi incatena nel suo sguardo di ghiaccio, quegli occhi così freddi trasmettono tanto calore, ribollono di sentimenti nascosti, che non sono ancora riuscita a scoprire, quanto vorrei poter sapere cosa l’ha reso così duro, se mai prima fosse stato diverso.

Mi mordo il labbro rendendomi conto solo ora della vicinanza del suo viso, distolgo lo sguardo arrossendo.

“Ti rendo nervosa, angelo?”

Mi chiede leccandosi le labbra osservando il mio labbro che sto mordendo.

“N..no” Deglutisco.

Scuote la testa facendo apparire un sorrisetto sul suo meraviglioso volto, compaiono le due sue fossette sciogliendomi, senza pensare inserisco l’indice in una di esse.

“Ti piacciono?” Scoppia a ridere senza smettere di fissarmi.

“Si” Sussurro.

“Sono contento” Mi bacia il collo, i suoi soffici ricci mi solleticano il collo facendomi ridere.

“Credo che non smetterà di piovere, sei obbligata a restare qua” Ghigna.

“Cosa? No.. io..”

“Mica ti mangio, dormi nella mia stanza” Mi sfiora il collo con il suo naso odorandomi.

“Io dormo sul divano” Sorrido cercando di spostarmi.

“No non ti preoccupare stai pure nella mia stanza”

“No, mi dispiace farti dormire sul divano, ci sto io” Sorrido debolmente.

“Non ho mai detto che io avrei dormito sul divano, angelo” Sogghigna.

“Cosa? Non se ne parla” Nego.

“Non ti permetterò di stare sul divano, quindi devi adeguarti” Ride.

Mi solleva mettendomi sulla sua spalla, sale le scale portandomi al piano superiore, la sua mano è pericolosamente vicino al mio sedere.

“Mettimi giù” Mi dimeno.

“No” Ride, stringe di più la presa sulla mia coscia.

“Potresti abbassare un po’ la mano?” Chiedo imbarazzata.

“Perché?” Finge di non capire, quando fa così gli tirerei volentieri un pugno in faccia.

“Perché è troppo vicina” Sospiro.

“Vicina a cosa?” Ghigna.

“Al mio.. sedere” Deglutisco.

“Non ci penso neanche per sogno, angelo” Mi adagia delicatamente sul pavimento del bagno mostrandomi un nuovo spazzolino, una salvietta e una sua maglia per dormire.

Dopo essere uscito dal bagno mi chiudo all’interno, un dolce aroma di colonia è spruzzato nell’aria rendendolo confortevole; mi faccio la doccia raccogliendo in una cipolla disordinata i capelli, mi lavo i denti e mi infilo la sua maglietta bianca.

Mi arriva sotto al sedere, non potrei semplicemente indossare i miei vestiti? No. E’ stato irremovibile quando ho cercato di insistere, e ha persino detto che mi avrebbe spogliata lui se non l’avessi fatto io, è alquanto vergognosa come cosa.

Esco dal bagno tirando verso il basso i lembi della maglia profumata con il suo odore adorabile.

“Ti sta davvero bene” Sobbalzo ritrovandomelo dietro, imbarazzata abbasso lo sguardo cercando di coprirmi più che posso.

“Andiamo” Sorride con fare arrogante.

Mi conduce nella sua camera gigantesca, lui si deve essere già lavato nell’altro bagno, infatti indossa una tuta.

“Allora io entro” Indico il letto per cercare di prendere tempo, vedo che inizia a sfilarsi la maglia.

Non avrà intenzione di dormire così vero?

“Cosa fai?” Chiedo sbiancando.

“Non vedi? Mi sto preparando per andare a letto” Continua a svestirsi.

“Ma perché ti levi la tuta?” Chiedo nel panico.

“Perché dormo in boxer?” Mi deride ridendo. Non può dormire in boxer con me nel letto, soprattutto perché sto indossando solo una sua maglietta.

“Ma non puoi, cioè..”

“Già fatto, ora dormi e non fare troppe domande. Sei sempre così seccante?” Mi schernisce, ma come si permette? Mi ferisce sempre nell’orgoglio, stringo i denti e mi zittisco; mi infilo sotto le morbide coperte dandogli la schiena.

“Pensi di dormire sull’angolo?” Si appoggia su un gomito per guardarmi.

“Finchè resterai in boxer si” Chiarisco seria e impassibile.

Sbuffa alzandosi per poi infilarsi un calzoncino della tuta, per una volta ho vinto io. Un sorriso compiaciuto si increspa sulle mie labbra.

“Levati quel sorrisetto dalla faccia, l’ho fatto solo perché voglio dormire senza rotture di palle”

Mi rigiro arrabbiata, non lo sopporto.

“Andiamo non fare l’offesa” Mi tira cingendomi la vita con un braccio.

“Buonanotte” Bofonchio.

“Va bene” Mi sussurra all’orecchio provocandomi i brividi, mi avvinghio a lui per riscaldarmi, lui, sorride stringendomi nelle sue forti braccia per poi darmi un bacio sulla fronte.

“Buonanotte, angelo”

Nightmare (revision)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora