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Giorgia pov

Contro voglia mi tirai fuori dal piumone e mi alzai pronta per affrontare un altra mattinata di interviste.

Uscita dall'hotel mi accorsi che tutta cordoba era ricoperta da una candida e soffice neve "ecco ora sei contenta?" mi chiese Riccardo ridendo "Ric la neve mi piace, ma in montagna quando posso sciare ora non molto anche perché mi sembra di star vivendo un inverno infinito non vedo l'ora andare in qualche posto al caldo" dissi salendo in auto.

Dopo pochi minuti arrivammo al centro di allenamento e ci dirigemmo subito verso la stanza che per i prossimi giorni sarebbe stata il nostro ufficio "bene oggi chi dobbiamo intervistare?" chiesi a Riccardo sendendomi al mio posto e posizionando il mio blocco per gli appunti di fronte a me "oggi tocca a dybala e Lautaro" mi rispose lui sedendosi al mio fianco "ma con loro non ti serve il mio aiuto sanno parlare abbastanza bene la nostra lingua, giocano entrambi in italia" dissi alzandomi "aspetta meglio chiedere a loro, se ci sono parole nelle domande che non capiscono? O loro mi dicono qualcosa in spagnolo perché non sanno tradurlo in italiano? come faccio?" chiese preoccupato "va bene, parliamo con loro e poi vedremo cosa fare" dissi risedendimi sulla mia sedia.
Dopo pochi minuti i due calciatori entrano nella stanza e si posizionarono difronte a noi, "bene ragazzi dato che voi sapete abbastanza bene l'italiano non penso vi serviro, quindi date una veloce occhiata alle domande in modo da capire se c'è qualcosa che non capite.
In caso rimarrò ad aiutarvi facendo da traduttrice altrimenti vi lascio soli" dissi loro passandogli la cartellina contenete il foglio con tutte le domande che gli avremmo fatto "io non ho grandi problemi, solo mia grammatica non è perfetta, in caso mi aiutate voi?" chiese Lautaro Martínez facendoci ridere "tranquillo, sistemiamo noi in modo che sia corretto grammaticalamte, ovviamente però il senso del discorso non sarà diverso da quello che direte voi" lo rassicuro Riccardo "per te Paulo?" chiesi "io preferirei che restassi" disse semplicemente lui "perché c'è qualcosa che non capisci?" chiesi non capendo, da quando ci siamo conosciuti mi ha sempre parlato in italiano e non mi sembra abbia mai avuto grossi problemi "si ci sono alcune parole che non capisco e in alcune non saprei come rispondere in italiano" mi disse e io mi arresi al fatto che sarei dovuta restare lì.

Finimmo le interviste e io decisi di non tornare in albergo ma di sfidare la neve e il freddo e andare a visitare un po Córdoba "Giorgia ti posso parlare in secondo?" mi chiese qualcuno alle mie spalle "si certo dimmi pure" dissi girandomi verso Paulo "mi spiace averti bloccata prima, Riccardo mi ha detto che saresti voluta andare a visitare cordoba" mi disse "tranquillo non è successo nulla ho solo fatto slittare di un paio d'ore la mia visita" dissi sorridendo "ti posso invitare a pranzo in un posto, voglio farti assaggiare il tipico cibo Argentino e poi il ristorante è proprio in centro a cordoba, poi ti potrei fare da guida" mi chiese "Paulo davvero non c'è bisogno" gli risposi "insisto e poi tu dopo l'intervista di oggi sai praticamente tutto su di me io invece so il tuo cognome solo perché l'hai detto a Rodrigo che me l'ha riferito" disse "bhe partendo dal presupposto che per sapere tutto su di te basta fare una veloce ricerca su internet e poi come mai tutta questa curiosità nei miei confronti?" chiesi curiosa "non lo so, mi incuriosisci, sembri una persona piena di cose da dire" mi disse e io scossi la testa "andiamo prima che cambi idea" dissi a Paulo "bene vieni prendiamo la mia auto" disse prendendo il borsone e io lo segui.

Arrivati in centro a cordoba andammo verso il ristorante di cui parlava Paulo dopo aver fatto un veloce giro per le vie del centro "non avete allenamento oggi?" chiesi "no oggi abbiamo solo un allenamento nel tardo pomeriggio poi domani abbiamo la partita" disse "vero che domani inzia la coppa America" dissi "e tu verrai a vederci vero?" mi chiese con tono ovvio "non penso, siamo qui per farvi delle interviste personali, indipendentemente dalla coppa America e poi non ho nessun biglietto" dissi "per il biglietto non c'è nessun problema, domani quando partiremo per andare allo stadio verrai con noi e lo staff in pullman poi ti farò accompagnare al tuo posto" mi disse semplicemente "no Paulo, non posso accettare, grazie mille davvero ma è troppo" gli dissi mentre lui si fermo davanti al ristorante "Hola reservé una mesa para dos a nombre de Dybala (salve ho prenotato un tavolo per due a nome dybala)" disse Paulo al cameriere che ci accompagno gentilmente al nostro tavolo "per quanto riguarda il discorso di prima, non preoccuparti di nulla, preoccupati solo di presentarti al centro alle 17" mi disse serio "okay va bene, come posso ricambiare?" chiesi sentendomi in difetto nei suoi confronti "stamattina ho risposto io alle tue domande ora tocca a te rispondere a qualche mia domanda" disse semplicemente "non ti assicuro che risponderò a tutte ma chiedimi ciò che vuoi" gli risposi "allora le uniche cose che so su di te è che ti chiami Giorgia Ferro e che sei italiana, di dove sei di preciso?" mi chiese versando un po di acqua nel suo bicchiere "abito a Torino" risposi "abitiamo nella stessa città e non ci siamo mai incontrati" disse Paulo con un tono leggermente dispiaciuto "bene, andiamo avanti, quanti anni hai?" mi chiese "sai che non si chiede l'età a una donna.... Ma tranquillo non do peso a queste cose, ho quasi 23 anni" dissi ridendo e facendolo ridere "scusa per la domanda scortese, ieri io e Rodrigo ci siamo imbattuti per caso nel tuo profilo e ho visto che sei una militare come mai quando ti ho chiesto che lavoro fai non me l'hai detto?" mi chiese dopo aver ordinato per entrambi "quella foto risale a poco meno di un mese fa, di quando ho terminato il mio addestramento all'accademia, ora arriva la parte difficile devo decidere se fare qualche altro mese di accademia per lavorare in aeroporto per esempio o restare effettivamente nei militari e andare in missione" dissi iniziando a pensare dentro di me ai pro e i contro della scelta che tra poco dovrò affrontare "è una scelta molto dura" mi disse lui mentre il cameriere posiziono davanti a noi i nostri piatti.

Quel maledetto sorriso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora