Contro voglia mi alzai dal letto e come tutte le mattine mi cambiai velocemente e presi ondo per andare a fare la nostra solita corsetta mattutina Una volta tornata a casa mi feci una veloce doccia per poi fare colazione.
Una volta in cucina iniziai a preparare il mio solito caffè quando nell'armadietto delle tazze notai la tazza del mate che avevo preso in Argentina con paulo quando mi aveva fatto fare un giro per Cordoba. Mi sedetti al tavolo con davanti il mio caffè ma mi persi a guardare il vuoto e pensare a paulo, dal giorno in cui avevamo litigato non ci eravamo più visti ne sentiti e io tra qualche ora sarò su un aereo che mi porterà in Iraq a più di 4 Mila chilometri di distanza, il suono del campanello interruppe i miei pensieri.
"Fede che ci fai qui, entra pure" dissi al centrocampista "sono venuto a salutarti, purtroppo Veronica oggi lavora e la tata è malata quindi non potrò accompagnarti in aeroporto perché dovrò badare alle piccole belve" disse sorridendo ma comunque dispiaciuto "fede fa nulla davvero, non preoccuparti, anzi dai una abbraccio e un bacio alle piccole da parte mia" dissi sorridendo, in questi 10 giorni avevo trascorso molto tempo con la famiglia di Federico è quella di Alice e avevo avuto modo di legarmi molto a loro ma soprattutto ai loro figli e le due figlie di Federico sono le bimbe più belle e dolci che io abbia mai conosciuto "lo farò, gli mancherai tanto e mancherai tanto anche a Vero e me" disse attirandomi a lui per abbracciarmi "anche voi mi mancherete tanto, ma non temere massimo due mesi e dovrei essere di nuovo qui a romperti le scatole" dissi "sei proprio fastidiosa come una sorellina minore" disse lui facendomi scoppiare a ridere "e io in te ho trovato un fratello maggiore, dispettoso come pochi ma sempre pronto a proteggermi e supportarmi" dissi seria "ci conosciamo da poco ma ci sarò sempre per te sorellina piccola e fastidiosa" disse spintonandomi leggermente "ora devo andare, ma mi raccomando stai attenta che ti rivoglio qui tutta intera, altrimenti a chi darò fastidio" disse lui con gli occhi leggermente lucidi ma con un leggero sorriso sulle labbra "starò attenta te lo prometto" risposi abbracciandolo.
Portai ondo nella pensione che l'avrebbe curato durante la mia assenza e andai in palestra per allenarmi e scaricare l'ansia prima della partenza.
Una volta arrivata a casa mi sistemai e terminai di preparare i miei bagagli e indossai la divisa, mi soffermai qualche secondo a guardare il mio riflesso nelle specchio pensando se avessi fatto la scelta giusta quando il suono del mio telefono mi riporto alla realtà, il mio taxi era arrivato così presi tutte le mie cose e mi diressi verso l'aeroporto.
Entrata in aeroporto inizia subito a cercare il mio volo sul tabellone quando sentì qualcuno chiamarmi, mi voltai e alle mie spalle trovai praticamente tutta la squadra della Juventus e qualche compagna. "Che ci fate qui?" Chiesi io stupita "non potevamo lasciarti andare senza nemmeno un ciao?" Rispose Alvaro col suo inconfondibile accento spagnolo "non dovevate venire fin qua un semplice messaggio bastava" risposi io "dovevamo perché dal telefono non ci si può abbracciare" disse cuadrado abbracciandomi, tra tutti i componenti della squadra Juan si è sempre dimostrato il più affettuoso.
Parlai un po' con tutti i ragazzi ma la voce metallica annuncio che il mio volo sarebbe partito a momenti quindi salutai velocemente tutti "fai attenzione, noi ti aspettiamo qui per una cena da Claudio e tante tante risate" disse Giorgia facendomi ricordare la cena fatta il mese prima al ristorante di Marchisio e non ebbi neanche il tempo di rispondere che mi trovai stretta in un abbraccio con Martina, Giorgia e Alice. Contro voglia mi staccai dall'abbraccio e salutai un ultima volta tutti prima di salire sull'aereo.
Una volta salita sull'aereo e seduta al mio posto guardai fuori dal finestrino e prima di spegnere il cellulare controllai un ultima volta se paulo mi avesse scritto qualcosa ma nulla......
Giorgiaferro new post
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Giorgiaferro : pronta per una nuova missione 🎖❤️
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Paulo pov
Arrivai in spogliatoio e stranamente non trovai nessuno, di solito ero io uno degli ultimi ad arrivare mentre stavolta ero stato il primo, per passare un po' il tempo mi sedetti al mio posto e apri Instagram, la prima foto che mi apparve nella home era proprio la sua, bellissima come sempre, mi incantai a guardare la foto quando qualcuno mi diede un leggero schiaffo sul coppino "eh" chiesi alzando la testa e trovandomi davanti Berna "cosa ci fai qui?" Mi chiese poggiando le sue cose al suo posto "c'è allenamento" risposi io con tono ovvio "è stato rimandato perché la squadra è andata a salutare Giorgia in aeroporto" mi rispose tranquillamente cambiandosi "come ? Pativa oggi?" Chiesi alzandomi subito in piedi "si, dovrebbe partite tra una mezz'ora, poi quando sono entrato stavi studiando la foto che ha pubblicato in ogni particolarmente e non hai letto la didascalia sotto?" Mi chiese ridendo "no quando sei entrato avevo appena aperto Instagram" dissi cercando una scusa "si sì ed io ci credo" disse continuando a ridere mentre io cercai frettolosamente le chiavi della macchina nel mio borsone e mentalmente senti la voce di Giorgia dirmi "quante volte ti devo dire di mettere le chiavi di casa, della macchina e il telefono insieme quando li metti nel borsone, tutte le volte perdi almeno 10 minuti a frugare in quel borsone perché puntualmente le butti a caso" e mi maledissi, appena trovai le chiavi mi precipitai fuori praticamente correndo ignorando la voce di Federico che mi chiedeva dove stesi andando e non curandomi di aver lasciato tutto in spogliatoio.
Arrivai davanti all' aeroporto lasciai la macchina nel primo posto libero che vidi e corsi dentro. "Sei arrivato tardi" una voce mi richiamo "è appena partita" disse di nuovo e vidi che era Leonardo a parlarmi e dietro di lui c'era praticamente l'intera squadra e qualche moglie "amico mi spiace sei corso fin qua per nulla" disse Alvaro mettendo un braccio attorno alle mie spalle "non sono corso ...." Cercai di giustificarmi per non fare la figura dello scemo "certo come no, sei entrato correndo ti sei fermato davanti al tabellone con uno sguardo terrorizzato ed il fiatone e soprattutto ti sei presentato in maglia e pantaloncini della Juventus da allenamento calzettoni e ciabatte" disse Leonardo facendo ridere tutti e facendomi rendere conto di conto delle condizioni in cui ero corso in aeroporto, senza dire nulla mi girai e tornai verso l'entrata.
Mi sedetti in auto e mi incantai a guardare il vuoto, ci siamo lasciati con uno stupido litigio, scoppiato per colpa mia, non l'avevo saluta e chissà tra quanto tempo la rivedo e soprattutto come la rivedrò, mi rifiutai mentalmente di pensare questa cosa Giorgia è la ragazza più forte che io abbia mai conosciuto e sono certo che tornerà a casa sana e salva, o almeno lo spero. Guardai fuori dal finestrino e notai che anche il cielo piangeva triste per la sua partenza propio come lo stavo facendo io
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SPAZIO AUTRICE
ecco a voi un nuovo capitolo ❤️ Spero tanto vi piaccia e spero mi possiate perdonare per l'attesa e il capitolo scorso 🫣😂 È un capitolo a cui tengo tanto e spero vivamente vi piaccia
Buona lettura e fatemi sapere cosa ne pensate della storia fino ad ora e fatemi sapere cosa vi aspettate dai prossimo capitoli !!