La nostra vacanza ad Ibiza era quasi terminata stasera avremmo l'ultima cena tutti insieme prima poi di ripartire ognuno per la sua città.
"nena sei pronta, rodrigo mi ha scritto che ci aspettano giù" disse Paulo entrando in bagno "eccomi metto la maglia e ci sono" dissi uscendo dal bagno e prendendo una maglietta a caso dalla mia valigia e segui Paulo fuori di casa.
Ad Ibiza eravamo rimasti solo noi, cami, Franci e ovviamente de Paul, il resto degli amici di Paulo è stato con noi una paio di giorni e poi sono andati via, non avevo legato molto con Bentancur e Mel, in realtà dopo la nostra chiacchierata in barca non ci ho più praticamente parlato."eccovi finalmente" ci canzono Rodrigo "scusa, il tuo amico deve avere il ciuffo perfettamente in ordine anche per andare al mare" dissi esasperata, avevo aspettato per più di 15 minuti che Paulo si sistemasse i capelli per potermi sistemare io "sei peggio di una donna hermano" lo prese in giro rodrigo per poi incamminarsi.
Arrivammo alla spiaggia e per l'ultima volta mi sdraia sui comodi lettini "io e Farn andiamo a fare il bagno chi si vuole unire a noi?" ovviamente fu Rodrigo a interrompere questo momento di pace "io resto a prendere un po' di sole" rispose cami "io vengo" risposi io "io resto qui" disse invece paulo.
Mi incamminai verso la riva saltellando leggermente per via della sabbia bollente, ero in riva a giocare con Fran quando senti una mano poggiarsi sul mio sedere e successivamente sul mio fianco, all'inizio mi spaventai ma dopo qualche secondo riconobbi il tocco "tranquilla sono io" mi sussurro all'orecchio "lo so Paulo, riconosco il tuo tocco" risposi sincera "se mi conosci così bene sai perché sono qui" disse lui "ti conosco molto bene ma non so come mai hai cambiato idea e sei venuto anche tu a fare il bagno" spiegai "la risposta è molto semplice, mentre tu eri impegnata a giocare con Fran tutta la spiaggia aveva una perfetta visuale sul tuo perfetto fondoschiena, e dopo aver visto un paio di ragazzi apprezzare ho deciso di intervenire" mi spiego lui e io ridendo mi voltai nella sua direzione "sei seriamente geloso?" risposi sempre sorridendo "certo che si" rispose lui subito per poi baciarmi e prendermi in braccio a modi sposa "mettimi giù" dissi io ridendo "non eri tu che volevi fare un bel bagno?" chiese lui con sguardo interrogativo, non feci tempo a rispondere che Paulo mi butto in acqua "Paulo, sei un uomo morto" dissi riemergendoPassammo tutta la giornata in spiaggia a ridere, scherzare e ovviamente giocare con la piccola Francesca, ma purtroppo era arrivata l'ora di salutarci e chiudere le valigie e tornate a Torino.
"mi mancherai tanto" mi disse Cami abbracciandomi "anche tu" risposi io triste "ed io non ti mancherò?" mi chiese ovviamente Rodrigo "bhe si un po' si ma mi mancheranno di più fran e Cami" risposi facendogli una linguaccia e ridendo e lui in risposta mi strinse in un forte abbraccio "quando volete venire a trovarci a Madrid siete i benvenuti" disse sempre Rodrigo "vale lo stesso per voi a Torino" disse questa volta Paulo, passammo ancora qualche minuto tra saluti ed abbracci per poi salutarci definitivamente.Controllai un ultima volta di non aver dimenticato nulla nella stanza e poi chiusi la mia valigia e la posizionai vicino alla porta "pronta nena?" mi chiese Paulo abbracciandomi da dietro "si, purtroppo si" risposi triste, ero contenta di tornare a casa ma ero altrettanto preoccupata per la mia imminente partenza per la missione.
Salimmo sul piccolo aereo privato che aveva prenotato Paulo "tutto bene piccola?" mi chiese "si sono solo un po' stanca" risposi io sistemandomi meglio sul sedile "dormi un po' allora, abbiamo all'incirca due ore di viaggio" mi disse lui e io poggiai delicatamente la testa sulla sua spalla e mi lasciai cullare dalle carezze che Paulo mi stava lasciando sulla coscia così mi addormentai.
Arivammo finalmente a Torino "casa dolce casa" disse paulo buttandosi sul divano "alzati dal divano e vai a disfare la valigia forza" ripresi paulo "dopo ora voglio rilassarmi un po' sul divano" si lamentò lui "ti conosco, se non lo fai subito non lo fai più quindi forza" lo canzonai di nuovo, paulo apri bocca per dire qualcosa ma venne interrotto dalla suoneria del suo telefono "ciao...... si scusa è che eravamo via.... Si siamo appena rientrati a Torino..... si certo ci siamo..... a tra poco" disse e chiuse la chiamata riappoggiando il telefono sul bracciolo del divano "era Bernardeschi, mi sono dimenticato di dirti che stasera ha organizzato una festa a casa sua e ci ha inviato" mi spiego senza bisogno che io gli chiedessi nulla "per che ora dobbiamo uscire?" Chiesi "tra una quarantina di minuti" mi rispose e io spalancai gli occhi "quindi tu mi stai dicendo che ho 40 fottutissimi minuti per sembrare un essere umano decente per conoscere i tuoi compagni di squadra nonché alcuni miei idoli di quando ero bambina ???" Chiesi preoccupata "nena non preoccuparti è una semplice cena di squadra puoi tranquillamente venire in jeans e maglietta" mi rispose lui, in risposta lo guardai male e mi precipitai in stanza a vestirmi.
"Quale metto?" Dissi a paulo facendogli vedere due vestiti eleganti "nena è solo una cena con i miei compagni di squadra per rivederci prima dell'inizio della stagione" disse entrando nelle cabina armadio "metti pure un paio di jeans e una maglietta" disse prendendo dalla sua parte di armadio un jeans nero e una maglietta semplice bianca, feci come disse e presi un jeans a vita alta blu e una maglietta bianca, decisi però di rendere un minimo elegante il tutto abbinandoci un paio di scarpe col tacco nero e una giacca nera.
Il viaggio in macchina non duro molto e in poco tempo mi trovai davanti la portone di un grande condominio, un po' in ansia iniziai a giocare con il cordino della borsa di carta che conteneva due bottiglie di vino che avevo obbligato paulo a comprare prima di andare a casa di Bernardeschi "amore tranquilla, qualcuno lo conosci già e sono sicura che piacerai a tutti e andrai d'accordo con molte delle fidanzate" disse paulo poggiando una mano sulla mia schiena cercando di tranquillizzarmi, suono il campanello e un ragazzo alto biondo con gli occhi verdi ci venne ad aprire "pualino da quanto tempo, sono felice di rivederti e sapere che stai bene e complimenti per la coppa America" disse Bernardeschi "fede sono felice anche io di rivederti finalmente e complimenti a voi per l'Europeo" disse paulo abbracciando Federico "lei deve essere la santa che ti sopporta" disse il centrocampista ridendo "già, fede lei è Giorgia, Giorgia lui è Federico" fece le presentazioni paulo "piacere" dissi stringendogli la mano "piacere mio" mi rispose cordiale "queste sono per te spero ti piacciano, in caso non ti piacciano è colpa di paulo ha scelto lui" dissi ridendo e cercando di calmare la mia ansia "grazie mille, è il mio preferito, bravo paulino, e devo dire che gli fai bene Giorgia forse ha portato un mazzo di fiori quando è venuto a vedere casa appena l'abbiamo presa altrimenti non ha mai portato nulla" disse prendendo in giro il mio ragazzo "infatti l'ho obbligato ad andare a prendere qualcosa anche se lui non voleva, non mi sembrava bello presentarmi a mani vuote" spiegai "grazie mille davvero non dovevate, ora venite andiamo dagli altri non restiamo qui" disse incamminandosi "Io vado a mettere queste in frigo, voi intanto andate pure in sala, paulo sai la strada" disse Federico scomparendo dietro una porta "vieni nena ti presento delle persone" disse una volta entrati in sala.
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Quel maledetto sorriso
Literatura KobiecaGiorgia partirà per un viaggio in Argentina dove conoscerà Paulo, subito i due non vanno molto d'accordo, poi cosa succederà......