Erano passate due settimane da quando avevo fatto quella maledettissima visita e oggi avrei avuto l'ennesima visita che ci avrebbe finalmente detto quale percorso avremmo dovuto seguire.
"Nena sei sicura non ti dispiaccia andare da sola alla visita oggi ?" Mi chiese paulo preoccupato "amore tranquillo, mi hai accompagnato a tutte le visite, oggi mi diranno solo quale percorso è meglio intraprendere non sarà nulla di importante" spiegai avvicinandomi a paulo "poi oggi avrai una partita importante" dissi "già e spero di vederti sugli spalti a fare il tifo per me" disse lui abbracciandomi dolcemente "certo che sarò lì, pronta a sostenerti come sempre" risposi lasciandogli un bacio sulla guancia "ora devo proprio andare, ti amo" disse prendendo la felpa e il suo borsone "ti amo anche io" risposi "e mi raccomando chiamami quando finisci la visita" disse avvicinandosi a me per baciarmi dolcemente prima di uscire di casa
Parcheggiai nel parcheggio dello studio medico e mi diressi all'interno dell ambulatorio, nel mentre attendevo risposi ai messaggi preoccuparti di paulo che continuava a chiedermi come andava.
Una volta terminata la visita decisi di uscire con Alice e i bambini prima di andare allo stadio a vedere paulo.
"Ciao Gio come è andata la visita?" Mi chiese subito Alice quando mi vide "abbastanza bene dai" dissi poco convinta "cosa ti ha detto?" Chiese di nuovo lei "la dottoressa ha detto che dagli esami non è risultato nulla di strano, di provarci normalmente e mi hanno dato delle punture da fare che dovrebbero aiutare" risposi con tono triste "Gio sono sicura che andrà tutto bene" disse Alice abbracciandomi "non so ho la sensazione che non sarà così" dissi staccandomi dall'abbraccio "dai ora andiamo a giocare con i bambini" dissi prima che lei dicesse altro, mi alzai per raggiungere Ale e Leo e spingerli sulle altalene.
"Ale Leo quale maglia volete?" Chiese per la decima volta Alice mentre rincorreva per casa i bambini "gio io ci rinuncio provaci tu intanto vado a vestire Edo altrimenti non arriviamo poi allo stadio" disse Alice lasciano le maglie sul divano per prendere il piccolo di casa in braccio.
"Bimbi venite un attimo dalla zia?" Richiamai i bambini che per fortuna dopo poco arrivarono davanti a me "che maglia volte mettere per andare a vedere papà?" Chiesi e i bambini guardarono per un attimo le maglie appoggiate accanto a me "io voglio quella di papà" disse Leonardo "io quella di zio paulo, posso metterla vero?" Mi chiese Alessandro riferendosi alle magliette che qualche giorno fa gli aveva regalato paulo "si certo piccolo" lo rassicurai e misi le maglia ad ognuno.
"Sei riuscita a fargli mettere la maglia, ti faranno santa" mi disse Alice sorpresa "il segreto è non essere la loro mamma, Ale ha deciso di mettere la maglia di paulo non è un problema vero?" Chiesi guardando il picciolo Morata che portava sulle spalle il cognome e il numero di paulo "certo che no, Ale ha sempre avuto un debole per paulo e da quando gli avete regalato le maglie l'avrà già messa non so quante volte" disse lei ridendo.Arrivati allo stadio ci sedemmo ai solito posti in tribuna e con in braccio il piccolo Ale guardai la partita, o per meglio dire guardai paulo.
Guardia la maglia del bimbo che ancora stava sulle mie ginocchia e poi tornai a guardare paulo e iniziai a pensare a quanto sarebbe bello avere un piccolo Dybala o una piccola me.
I miei pensieri furono interrotti da un boato da parte dei tifosi, Paulo aveva fatto una delle sue magie mettendo la palla perfettamente sotto all'incrocio dei pali portando la squadra in vantaggio.
Esulto con i compagni per poi venire sotto la tribuna per indicarmi e fare un cuore con la mani e io come sempre mi emozionai e Alice mi prese in giro per i miei occhi lucidi.La Juventus vinse con una meravigliosa tripletta di paulo, che ormai stavo aspettando da quasi 20 minuti fuori dagli spogliatoi.
Dopo altri 10 minuti finalmente lo vidi uscire dallo spogliatoio con un meraviglioso sorriso in volto e il pallone con tutte le firme in mano.
"Finalmente" dissi andandogli incontro "scusa stavo facendo firmare questa" disse facendomi vedere meglio la palla "che bella" dissi osservando ogni firma attentamente "ora tocca a te" mi disse e io lo guardai stranita "vorrei mettere questa palla assieme ai trofei e vorrei che avesse anche la tua firma" mi spiego lui "no paulo, in non centro nulla" dissi "invece centri tu sei il mio portafortuna, da quando sei nella mia vita sono tornato a vivere e sono tornato me stesso anche in campo" disse lui dolcemente e io con gli occhi lucidi presi dalle sue mani il pennarello e il pallone che mi stava porgendo "sei sicuro?" Chiesi "sicurissimo forza" mi incitò.Arrivati a casa salutai ondo e come sempre recuperai il borsone che paulo come sempre aveva lasciato all'ingresso.
Mentre caricavo la lavatrice senti due braccia abbracciarmi da dietro "come farei senza di te nenita mia" mi disse paulo "saresti più ordinato" lo presi in giro "è stato bellissimo oggi alzare lo sguardo e vederti lì" disse baciandomi "sai che oggi Ale ha voluto mettere la maglia che gli hai regalato?" Chiesi sorridendo "si Alvaro lo ha portati negli spogliatoi e abbiamo anche fatto una foto" disse con squadro sognate "come è possibile che sia più stanca io di te che hai corso per 90 minuti?" Chiesi ridendo "dai andiamo a letto" disse prendendomi per mano e trascinandomi in camera.
Andai nella cabina armadio e cercai una maglietta da poter rubare a paulo "che bella vista" disse paulo entrando nella cabina armadio e trovandomi in intimo intenta a mettere una sua maglia "come è possibile che le mie maglie stanno meglio a te che a me?" Chiese avvicinandosi sempre più a me "anche se devo dire che ti preferivo prima" disse con leggero sorrisino prima di prendimi in braccio e portami a letto.
Paulo inizio a baciarmi con passione tenendomi stratta a lui per la vita, i baci si fecero sempre più intensi "paulo aspetta devo fare una cosa prima" dissi approfittando di un momento di pausa, mi abbassai la maglia che paulo aveva fatto salire e mi diressi in bagno.Tirai fuori dalla scatola le punture che mi aveva prescritto oggi la dottoressa e dopo aver letto attentamente il foglietto illustrativo cercai il coraggio di farmi la puntura.
Lavai bene le mani e disinfettai la parte in cui avrei dovuto fare la puntura ma non trovai il coraggio, rimasi qualche minuto a fissare la siringa e il mio riflesso nello specchio non sapendo cosa fare
"Nena tutto bene?" Disse paulo entrando in bagno "si certo arrivo subito" risposi cercando di nascondere con la mano la siringa "cos'è quella?" Chiese lui "nulla nulla va di la che io arrivo subito" cercai di distrarlo ma la cosa non funziono, si avvicinò a me e mi sposto la mano rivelando la siringa "cos'è questa?" Mi chiese prendendola in mano "me le ha prescritte oggi la dottoressa" dissi "e perché non mi hai detto nulla ?" Mi chiese e io gli spiegai quello che mi era stato detto quella mattina "e perché non mi hai detto delle punture ti avrei dato una mano" disse e io scossi la testa "non serve c'è la posso fare anche da sola" dissi poco convita "ti conosco so che non sei convinta nemmeno tu di quello che dici" disse "allora ora tu mi spieghi come devo fare e io te la faccio va bene? Se ti faccio male dimmelo" disse lavandosi le mani e prendendo il cotone con il disinfettante in mano.
Seguendo i miei ordini disinfetto una parte della mia pancia e prese la siringa "pronta amore?" Chiese lui ed io mi limitai ad annuire "1...2...3" disse e senti dopo poco lago entrare nella mia pelle e subito dopo un bruciore, chiusi gli occhi e aspettai che il bruciore si attenuasse "ti ho fatto tanto male, scusami amore non volevo" disse paulo preoccupato "amore non è colpa tua" lo rassicurai "dai ora andiamo a dormire" disse paulo andando in camere "ma prima stavamo per fare altro" dissi io "lo so ma non voglio obbligarti e non voglio farti del male" disse indicando la parte della pancia ancora un po' arrossata "paulo non devi preoccuparti, bruciava solo un po' all'inizio ora non sento già più nulla" dissi stendendomi accanto a lui "non voglio obbligarti" disse lui e io lo baciai per farlo stare zitto "non preoccuparti" dissi tra un bacio e l'altro
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Quel maledetto sorriso
ChickLitGiorgia partirà per un viaggio in Argentina dove conoscerà Paulo, subito i due non vanno molto d'accordo, poi cosa succederà......