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Una volta terminato il pranzo io e Paulo iniziammo a battibeccare su chi dovesse pagare il conto " tu mi vuoi portare allo stadio almeno fammi pagare il pranzo" dissi cercando di convincerlo "non ci provare, che uomo sarei se portassi a pranzo una bella ragazza e la facessi pagare" mi rispose lui ovvio tentai di ribattere ma lui mi fermo e si alzo andando verso la cassa per pagare.

"bene io ora direi di fare una bella passeggiata per smaltiemre tutto quello che abbiamo mangiato" dissi e poco dopo mi ricordai che Paulo quel pomeriggio avrebbe avuto gli allenamenti "scusa ho parlato senza pensare, tu tra poco hai gli allenamenti e avrai sicuramente di meglio da fare che fare una stupida passeggiata con me" dissi subito abbastanza imbarazzata "hey calma, ho allenamento verso le 17 e tranquilla mi piacerebbe molto fare quattro passi con te" mi rispose cercando di tranquillizzarmi "davvero Paulo non sei obbligato" dissi "ti ho già detto di stare tranquilla mi farebbe molto piacere fare una passeggiata con te, magari se mi va bene riuscirò a scoprire qualcos'altro su di te" disse sorridendo "bene vieni con me ti porto io a vedere posti stupendi" disse prendendo la mia mano e portandomi con lui lungo le vie di cordoba.

"mi dispiace ma ora devo proprio andare ad allenarmi, ma ci vediamo domani" mi disse Paulo fermando l'auto di fronte al mio albergo "tranquillo Paulo capisco è il tuo lavoro sono io che ti ho disturbato oggi" dissi recuperando la mia borsa dal tappetino dell'auto "non mi hai assolutamente disturbato, anzi mi sono divertito molto" dissi e poco dopo ci salutammo e io rientrai nella mia camere d'albergo.

Mi svegliai pochi minuti prima del suono della sveglia e come le mattine precedenti mi feci una veloce doccia per poi vestirmi e uscire per fare altre due interviste.

Terminammo le nostre interviste e andammo in mensa per mangiare un boccone prima di tornare all'albergo.
"Y aquí está nuestra hermosa periodista (ed ecco qui la nostra splendida giornalista)" disse Rodrigo De Paul sedendosi difronte a me "hola rodri" lo salutai "Y siento decepcionarte, pero mi trabajo no es ser periodista (e mi dispiace ma il mio lavoro non è fare la giornalista)" gli spiegai "¿Y a qué te dedicas? (e che lavoro fai?)" mi chiese Lionel sedendosi accanto a de Paul " es una militar (é una militare) " disse Paulo sedendosi accanto a me " Te veo mejor de uniforme que reportera (in effetti ti vedo meglio in divisa che come giornalista) " disse Lionel facendo ridere tutti "¿Vendrás al partido de esta noche? (verrai alla partita stasera?) " mi chiese Rodrigo "Si Paulo me consiguió un boleto e iré al estadio con ustedes en autobús (si Paulo mi ha procurato un biglietto e verrò allo stadio con voi in pullman)" spiegai "fantastico" disse de Paul.

Dopo il pranzo tornai in stanza per riposare un po.
Dopo essermi risvegliata dal mio riposino andai a farmi una cosetta per cordoba, ma cambiai subito idea sentendo il freddo così andai dritta nella palestra dell'albergo e mi allenano per un paio d'ore.

Tornai dalla palestra e mi feci una lunga e rilassante doccia calda.
una volta uscita contro voglia dalla doccia mi avvolsi nel morbido accappatoio e avvolsi i mie capelli in un turbante.
Dopo essermi lavata i denti e essermi truccata leggermente passai ad asciugarmi i capelli per poi vestirmi, mi misi un semplice maglioncino nero e un paio dei miei amati jeans, e ovviamente sopra mi misi la mia migliore amica per questi giorni in Argentina, la mia giacca pesante e ovviamente annessa anche la sciarpa.

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Giorgiaferro: lista para el estadio 😜

Paulodybala: te stoy esperando

Leomessi: vamos Argentina

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Dopo aver postato la foto scesi e cercai di fermare un taxi quando una macchina nera si avvicinò a me, solo dopo qualche secondo mi accorsi che l'auto era quella di Paulo così apri la portiera dal lato del passeggero e sali.
"sali sempre sulle auto degli sconosciuti senza controllare?" mi chiese subito lui "no stupido, ho riconosciuto la tua auto". gli spiegai ridendo "che spirito di osservazione" mi disse per poi partire per raggiungere il resto della squadra.

Una volta arrivati Paulo parcheggio la macchina nel suo posto, prese il borsone e salimmo sul pullman.
Mi levai la giacca e la sciarpa e mi sistemai meglio e presi il mio libro dalla borsa "cosa leggi?" mi chiese subito Paulo al mio fianco, chiusi il libro e gli feci leggere il titolo "Orgullo y prejuicio (orgoglio e pregiudizio) lettura interessante" disse lui leggendo il titolo "già che ci siamo ho un regalo per te" mi disse lui richiamando subito la mia attenzione "Paulo davvero non devi, mi stai già portando allo stadio" dissi in evidente imbarazzo "è solo un pensiero dai apri" disse lui passandomi un sacchetto azzurro chiaro "davvero Paulo hai già fatto troppo non posso accettare" dissi "dai aprilo, magari è vuoto o c'è una cavolata" mi disse lasciando il sacchetto sulle mie gambe e io presa dalla curiosità lo apri "non mi hai detto se hai un numero fortunato così ho messo il 10, in caso se vorrai dirmi il tuo numero fortunato te ne farò fare un altra" mi spiegò e io tirai fuori dal sacchetto la maglietta dell'argentina, con dietro stampato il 10 e sopra di esso il mio nome "è bellissima davvero e non ti dirò mi il mio numero fortunato, non ti darò mai modo di farmi un altro regalo" dissi sistemando la maglietta nel sacchetto "io ti farò comunque dei regali e finché non mi dirai il tuo numero fortunato porterai sulle spalle il mio e perché no magari mi porterai fortuna" mi disse lui ridendo e io feci per poggiare il sacchetto a terra "hey non la metti?" mi chiese subito lui preoccupato "certo che la metterò" dissi tranquilizandolo.

Arrivammo allo stadio e Paulo mi lascio con un membro dello staff che mi accomoagno al mio posto.
Mi sedetti e mi guardai un attimo in torno ero praticamente in campo con loro, meravigliata dalla bellezza dello stadio iniziai a togliermi la giacca per mettermi la maglietta che mi aveva regalato Paulo.

La partita stava per finire e l'argentina stava pareggiando quando De Paul fece un asist verso Paulo che con forza mando la palla in rete e poco dopo l'arbitro fischio i tre fatidici fischi segnando la fine della partita , tutti i compagni saltarono addosso a Paulo, andarono a festeggiare anche i giocatori in panchina insieme ad alcuni membri dello staff.
Vidi Paulo scambiare la maglia e parlare con alcuni membri della squadra avversaria per poi venire da me "vedi alla fine mi hai portato fortuna, sappi che da oggi ti porterò a tutte le nostre partite" mi disse contento e io sorrisi "io non ho nessun merito, sei tu che sei bravo e poi Rodrigo ti ha servito quel goal su un piatto d'argento con quel assist" gli dissi rimettendomi la mia giacca "hey, te ne intendi di calcio?" chiese lui sorpreso "si da quando sono piccola mi è sempre piaciuto anche se ora con l'accademia l'ho un po messo da parte, era forse quasi un anno che non vedevo una partita" gli spiegai "dobbiamo rimediare allora, finché sarai qui verrai a tutte le partite perché da oggi sei il mio porta fortuna, e guarda che prima ti ho sentito rodri mi ha fatto un bel assit si ma sono stato io a metterla in porta" Disse vantandosi prima di andare negli spogliatoi.


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SPAZIO AUTRICE

Non è da me aggiungere queste parti nei capitoli, ma ho bisogno di capire se questa nuova storia su Paulo vi sta piacendo.
Purtroppo lo so alcune cose saranno simili all'altro libro però cercherò in tutti i modi di cambiare più cose possibili.
Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate con un commento e una stellina 🥰

Quel maledetto sorriso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora