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"Nena sveglia, abbiamo un aereo da prendere" mi disse Paulo cercando di svegliarmi delicatamente, apri lentamente gli occhi cercando di abituarmi alla luce presente nella stanza e davanti a me trovai Paulo già vestito "che ore sono?" Chiesi sedendomi velocemente "Tranquilla hai tempo di fare tutto, sono io che mi sono alzato presto stavolta" disse sedendosi accanto a me sul letto "ho preparato la colazione per tutti e due e tra poco arriverà Wes a prendere Orso" mi spiegò "dovremmo fare una statua al povero weston" dissi alzandomi e andando verso il bagno "esagerata, non ostante Ondo sia ancora un cucciolo è estremamente educato e sono certo non darà grandi problemi a Wes" disse accarezzando il mio cane "mi raccomando fai il bravo e non far impazzire il povero Weston" dissi abbassandomi e facendogli qualche carezza prima di andare a farmi una doccia.

"Bene questo sarà l'aereo che ci porterà a Ibiza" disse Paulo davanti a un piccolo aereo privato "non serviva prendere addirittura un aereo privato, avremmo potuto prendere un semplice aereo di linea" dissi salendo sul piccolo aereo "così siamo più comodi e soprattutto così siamo più tranquilli altrimenti avrei dovuto fare foto per tutte le 3 ore e mezza di volo e per quanto io ami i miei fan ho preferito evitare" disse ridendo "scusa non ci avevo pensato, mi devo ancora abituare all'idea di stare con una persona famosa, quando sto con te penso a Paulo e non al famoso calciatore" spiegai un po' imbarazzata "questo è uno dei tanti motivi che mi ha fatto innamorare di te, ti preoccupi di Paulo non di dybala il famoso calciatore" disse baciandomi.

Eravamo da poco atterrati all'aeroporto di Ibiza e dopo aver recuperato le nostre valigie ci dirigemmo finalmente verso l'uscita "ci pensi tu a chiamare un taxi?" Chiesi "non c'è né bisogno, ho già organizzato tutto" disse lui prendendomi per mano e guidandomi con lui fuori dal aeroporto.
Appena fuori vidi un uomo in giacca e cravatta con un cartello con i nostri nomi e cognomi, istintivamente guardai Paulo "si lo so cosa stai per dire <non serviva, potevamo prendere un semplice taxi> se dici così vedendo solo l'aereo e la macchina con autista non oso pensare quello che dirai quando vedrai la casa" disse passando l'ultima valigia all'autista per poi salire in macchina nel mentre io mi limitai a guardarlo male per quello che aveva appena detto.

Dopo poco più di 10 minuti arrivammo davanti ad un appartamento più isolato rispetto agli altri "eccoci nena, vieni?" Mi chiese Paulo facendomi strada verso il piccolo cancelletto che dava sul un meraviglioso giardino "Paulo sai già cosa ti sto per dire vero?" Chiesi al ragazzo che stava armeggiando con le chiavi per aprire la porta di casa "aspetta di vedere la casa prima di dire qualsiasi cosa" disse aprendo la porta.
Paulo aveva prenotato una casa enorme soprattutto per noi due da soli "Paulo davvero....." iniziai a dire ma lui mi interruppe subito "ho ancora da farti vedere due cose quindi aspetta a parlare" disse andando verso una porta che pensavo portasse semplicemente nel giardino, invece davanti a me trovai una meravigliosa piscina che affacciava direttamente sul mare "è stupenda" dissi ammirando il magnifico panorama in ogni suo particolare "se questo ti piace aspetta di vedere la sorpresa che ti ho fatto preparare" disse Paulo rientrando in casa mentre io sovra pensiero rimasi ancora a guardare il mare "allora vieni o no?" Mi richiamo lui così rientrai e lo segui fino ad una porta che presumo sia quella della nostra stanza "bene ora chiudi gli occhi...... e tienili chiusi finché non ti dirò io di aprirli" mi disse ed io lo feci come mi disse lui mi prese per mano e mi portò dentro la stanza "bene ora puoi aprire gli occhi" mi disse, apri lentamente gli occhi e vidi tutta la stanza decorata con palloncini rossi a forma di cuore e petali di rose "ti piace?" Mi chiese quasi susurrando "si " dissi spostando il mio sguardo dalla stanza a lui "è tutto meraviglioso" continuai avvicinandomi a lui per baciarlo "esattamente un mese fa una giovane donna che giocava a fare la giornalista è entrata come un uragano nella mia vita stravolgendola" disse riportandomi alla mente il nostro primo incontro, credevo che in quel viaggio in argentina mi sarei limitata a rispolverare il mio spagnolo e a fare interviste mai e poi mai mi sarei aspettata di innamorarmi "spero di aver stravolto la tua vita in maniera positiva" dissi ridendo e facendo sorridere anche lui "certo che sì... sei stata una boccata d'aria fresca nena" disse baciandomi "un mese fa oggi partivo per un viaggio in cui mi sarei aspettata di tutto tranne che incontrare un uomo meraviglioso sia dentro che fuori che mi rapisse completamente il cuore" dissi per poi abbracciarlo "mi sento così bene tra le tue braccia" dissi sotto voce contro il suo petto "ci sarò sempre per te nena ricordalo" disse stringendomi di più a lui e lasciandomi un bacio tra i capelli "mi dispiace interrompere questo momento di romanticismo ma vorrei tanto farmi un bel bagno nella meravigliosa piscina di questo meraviglioso appartamento e poi se è possibile passare al mare" dissi staccandomi dall'abbraccio "deduco ti piaccia molto nuotare" disse ridendo "ho sempre amato l'acqua fin da piccola" dissi iniziando a cercare un costume nella mia valigia "allora sono sicuro al 100% che la prossima sorpresa ti piacerà" disse Paulo prendendo anche lui un costume "quante sorprese hai ancora in mente di farmi" chiesi fingendomi arrabbiata "ho ancora tanteeeeee sorprese per te" disse con un sorriso da orecchio a orecchio "tu hai fatto tanto per me in questo mese, lascia che io faccia qualcosa per te nenita" disse per poi andare in bagno per cambiarsi

Quel maledetto sorriso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora