Mi svegliai per colpa della troppa luce che entrava nella stanza, mi stropicciai gli occhi e piano piano li apri abbituandomi alla luce "buenos días hermosa" sentí dire da una voce, dopo poco capi, mi ero addormentata sul petto di Paulo. Mi alzai velocemente "scusa davvero io non..." dissi ma lui mi blocco "tranquilla nena non è successo nulla" disse cercando di tranquillizzarmi "se ti va possiamo andare in spiaggia" mi propose e io annui e mi alzai andando in bagno per prepararmi.
Dopo circa 15 minuti arrivammo in spiaggia, ovviamente Paulo avrebbe voluto prendere l'ombrellone con i due lettini mentre io l'ho convinto a prendere un ombrellone in un negozio poco distante dalla spiaggia e di stendersi direttamente a terra con un telo.
"nena sai vero che non so minimamente come si metta" disse tirando fuori la punta del l'ombrellone e io scossi la testa prendendola dalle sue mani e iniziando a infilarla nel terreno.
"vedi non è così complicato" dissi aprendo l'ombrellone "bhe in effetti non lo è, ma avremmo fatto prima prendendo direttamente le sdraio con l'ombrellone" disse lui "se tu vuoi il lettino vai pure, io sinceramente sto bene anche così" dissi forse con un tono un po troppo freddo "no sto benissimo qui con te" disse lui iniziando a spogliarsi.
"vieni qui che ti spalmo un po di protezione solare sulle spalle" dissi a Paulo prendendo la crema dalla mia borsa "non c'è bisogno" disse lui convinto sedendosi sul suo telo, andai dietro di lui e mi abbassai alla sua altezza e iniziai a spalmargli la crema "non ho mai messo la protezione in vita mia ma da oggi potrei averne bisogno" disse lui riferendosi al leggero massaggio che gli stavo facendo spalmandogli la crema "mi spiace per te ma ho fatto, tieni mettine un po anche davanti" gli dissi passandogli la crema e iniziando a togliermi gli shorts anche io "non mi serve tranquilla, piuttosto vieni qui che la spalmo io a te" disse lui con un sorrisetto "tranquillo non serve faccio da sola" dissi levandimi la maglia e prendendo la crema dalle sue mani "dai andiamo vieni qui, altrimenti ti brucerai tutta la schiena" mi disse di nuovo lui e alla fine mi arresi e gli lanciai il tubetto "e va bene ma solo perché non mi voglio bruciare" dissi e lui intento inzio a spalmarmi delicatamente la crema lungo la schiena.
Sistemai le cose dentro la borsa "bene Paulo io vado a farmi una nuotata vuoi venire?" chiesi "si certo arrivo" disse alzandosi e sistemando i sui vestiti sotto l'ombrellone.
Arrivammo alla riva e io mi tuffai subito "come cavolo fai è gelata" disse Paulo entrando a lentezza lumaca in acqua "dai su è solo fresca" dissi ridendo.
Dopo 10 minuti finalmente Paulo era entrato completamente in acqua "che ne dici di fare una gara?" gli chiesi "che tipo di gara?" mi rispose lui curioso "chi arriva per primo a quella boa vince" dissi indicandogli la boa più lontana "e cosa vince?" mi chiese subito lui "il perdente dovrà offrire la cena" dissi sapendo che in caso di mia sconfitta lui avrebbe comunque insistito per pagare il conto "va bene ci sto" disse mettendosi al mio fianco "uno..... Due......tre......via" dissi e entrambi partimmo.
Arrivai alla boa e mi fermai ad aspettare Paulo che arrivo dopo circa 30 secondi "sai che sei lento?" gli chiesi ridendo "non è vero" mi riprese lui "si invece, meno male che giochi a calcio" dissi continuando a ridere tornando verso la riva.
"sai che ora dovrai farmi pagare senza litigare" dissi Paulo raggiungendomi sulla spiaggia "per una volta non dirò nulla, ma solo per questa volta non abbituartici" gli risposi sdraiandomi sul mio telo all'ombra."nena sei pronta?" mi chiese Paulo bussando alla porta del bagno "si eccomi arrivo" dissi aprendo la porta "wow sei meravigliosa" disse lui guardandomi in ogni mio particolare "dai che altrimenti facciamo tardi" dissi cercando di disincantarlo "si scusa è che sei troppo bella" disse per poi seguirmi verso la porta.
"perché siamo al porto?" chiesi non capendo "domani saremo tutto il giorno in ospedale per le ultime visite e dopodomani mattina abbiamo il volo per tornare in Italia quindi ho pensato di organizzarti una sorpresa" mi spiegò lui leggermente in ansia "non dovevi la nostra scommessa riguardava solo una stupida cena" dissi io "no in realtà hai detto che chi perdeva pagava il pranzo o la cena non hai precisato come dovesse essere" disse lui facendo l'occhiolino e sorridendo contento "dai forza vieni" disse prendono la mia mano e portandomi verso quella che per la serata sarebbe stata la nostra barca "non temere dobbiamo fare solo un piccolo pezzo in barca, vieni siediti accanto a me" mi disse facendomi segno di sedermi accanto a lui in modo da vedere perfettamente il panorama "che meraviglia" dissi incantata dalle luci di miami, dopo aver osservato per un po il meraviglioso panorama poggia delicatamente la testa sulla spalla di Paulo rilassandomi, lui in risposta diede un leggero bacio tra i miei capelli.
Arrivammo su una piccola isoletta deserta "se stai cercando di uccidermi dillo prima" dissi scherzando "non potrei mai, fai parte dell'esercito riusciresti a stendermi anche solo guardandomi" disse lui ridendo e facendo ridere anche me "bene, prima vuoi sapere il perché ti ho portata qui o vuoi vedere cosa ti ho preparato?" mi chiese in ansia "prima voglio vedere cosa mi hai preparato, sono troppo curiosa" dissi e lui mi bendo "se mi fai sbattere contri una palma te la faccio pagare" dissi tenendo le mani avanti per non rischiare "tranquilla non ti potrei mai far fare del male" disse lui "forse" aggiunse poi ridendo "Paulo!" lo ripresi io femrandomi e lasciando la sua mano "andiamo stavo scherzando ovviamente, vieni dai" disse riprendendo la mia mano è rinizaindo a camminare.
Dopo quelli che mi sembrarono un paio di minuti finalmente Paulo mi fece fermare "bene ora ferma qui che ti tolgo la benda" disse lui per poi venire delicatamente a slegare la benda che mi impediva di vedere dove stessi andando.......
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Quel maledetto sorriso
ChickLitGiorgia partirà per un viaggio in Argentina dove conoscerà Paulo, subito i due non vanno molto d'accordo, poi cosa succederà......