"Amore sveglia" dissi cercando in tutti i modi di svegliare Paulo "dai altrimenti farai tardi agli allenamenti" dissi accarezzandogli i capelli e lui in risposta si giro dall'altra parte "vorrà dire che mangerò io tutti i pancake" dissi alzandomi dal letto ma una mano mi fermò "hai fatto i pancake?" Mi chiese con voce ancora impastata dal sonno "si e se non ti alzi me li mangio tutti io" dissi uscendo dalla stanza e andando in cucina.
"Nena sono buonissimi, perché non mi hai mai detto di essere così brava a cucinare?" Mi chiese addentando l'ennesimo pancake con la marmellata "Non ci ho pensato" dissi semplicemente iniziando a sistemare la cucina "Quante altre cose mi stai nascondendo" mi chiese divertito "dopo questa meravigliosa colazione sono ancora più convinto di voler andare a convivere, potrei non vivere più di cibo d'asporto" continuo ridendo "sai che sei scemo" dissi "sono anni che vivi da solo e non sai cucinare?" Chiesi meravigliata, era da quando aveva 18 anni che Paulo viveva da solo come era possibile che non sapesse cucinare "qualcosa so fare ma è meglio che io non cucini" disse ridendo e venendo verso di me "quindi vuoi dirmi che vivi di cibo d'asporto?" Continuai ba chiedere non capendo "per fortuna la maggior parte delle volte mangiamo alla Continassa e spesso sono invitato a cena da amici o al ristorante, ogni tanto capita che mi cucini una pasta ma quelle poche volte che sono a casa di solito ordino qualcosa" mi spiego "in quella casa c'è propio bisogno di una donna" dissi ridendo "è vero ma non una donna qualsiasi, a me servi tu" disse baciandomi.
Paulo era andato agli allenamenti già da un po' così io ne approfittai per fare un po di cose in casa e scrivere la mail ma prima di inviarla decidi di allenarmi un po', ormai allenarmi non mi serviva più solo per mantenermi in forma per il lavoro ma anche per scaricare la tensione e staccare un po' la testa.
Appena terminai l'allenamento senti suonare il campanello "hola mi amor" mi disse Paulo entrando e buttando il borsone a terra "ciao" risposi lasciandogli un bacio a stampo "come mai sei passato? Eravamo d'accordo che ci saremo rivisti domani, potevi dirmi che passavi guarda in che condizioni sono" dissi riferendomi al fatto che fossi tutta spettinata e sudata "lo so ma stavo pensando che potremo iniziare a portare un po' di cose tue da me e tranquilla nena sei sempre bellissima" disse andando verso la cucina per bere un po' d'acqua "sei sicuro di volerlo fare davvero?" Chiesi preoccupata avvicinandomi a lui "sicurissimo e ora fila a farti una doccia che dopo iniziamo a fare qualche scatolone, la mail l'hai mandata vero?" Mi chiese guardandomi "in realtà l'ho scritta ma aspettavo te per mandarla" spiegai guardando in basso "vieni" disse prendendo il mio computer da lo mobile "ora manderemo questa mail poi inizieremo questo nuovo capitolo della nostra vita insieme va bene?" Chiese porgendomi la mano che io subito presi "bene al mio 3 schiacciamo invio" disse lasciando un bacio sulla mia mano "1...2...3" concluse il conto alla rovescia e con le mani ancora intrecciate inviammo finalmente la mail.
Senza pensarci due volte saltai in braccio a Paulo "forza nena che abbiamo tante cose da fare e se continui così finiremo per fare altro" disse ridendo e io gli lasciai un tenero bacio sul collo.Dopo essermi fatta una veloce doccia ed aver fatto qualche scatolone finalmente ero a casa di Paulo, aveva una villetta in collina con tantissimo giardino in torno "hai una casa meravigliosa" dissi continuando a guardarmi in torno "abbiamo, da oggi questa è anche casa tua" disse lui porgendomi un mazzo di chiavi "grazie" dissi semplicemente prima di baciarlo.
"Ondo, non si sale sul divano lo sai, forza vieni giù" ordinai al mio cane che appena rientrato dalla passeggiata si era sdraiato sul divano accanto a Paulo "non ti preoccupare Orso quando saremo io e te potrai tranquillamente stare sul divano" disse Paulo al cane "guarda che in questi mesi crescerà e se lo abituerai a stare sul divano non ci starai più tu" dissi facendolo ridere.
Passammo il resto della giornata a fare scatoloni e portarli da Paulo "bhe io direi che da stasera possiamo ufficialmente iniziare la nostra convivenza.... Cosa ti va di ordinare come prima cena nella tua nuova casa?" Mi chiese gentilmente Paulo mentre mi aiutava a sistemare le ultime cose nella cabina armadio "io direi che per iniziare al meglio questa convivenza posso cucinare qualcosa io" dissi e lo vidi sorridere "cosa ti andrebbe?" Chiesi piegando l'ultima maglietta "ti direi tante cose ma dubito che ci siano gli ingredienti, fai tu con quello che trovi" disse ridendo.
Scesi in cucina e controllai in frigo e nella dispensa e devo dire che aveva ragione non aveva praticamente nulla "bene direi che per stare ci facciamo andare bene una carbonara domani andiamo a fare la spesa perché non hai veramente nulla in casa" dissi iniziando a mettere la pentola con l'acqua sul fuoco "sei appena entrata in casa e già mi dai ordini" disse Paulo ridendo, non feci tempo a rispondere che senti il mio telefono suonare "amore puoi guardare chi è?" Chiesi gentilmente e lui uscì dalla cucina per andare a prendere il mio telefono "è una mail dell'Accademia" disse preoccupato, mi avvicinai subito a lui e presi il telefono.
Lessi attentamente la mail più di una volta "cosa dice" mi chiese Paulo risvegliandomi dai miei pensieri "mi hanno comunicato la data di partenza della missione" dissi spegnendo il cellulare ma continuando a guardare in basso "e....?" Chiese non capendo "tra 10 giorni devo partire" sputai in fretta, senti Paulo sospirare e finalmente trovai il coraggio di guardarlo in faccia.
Camminava avanti e in dietro per la stanza con le mani nei capelli "Paulo... stai bene?" Chiesi preoccupata "si è che..." inizio a dire "quando ti ho spinta a scrivere quella mail sapevo a cosa andavo in contro ma speravo di avere più tempo per abituarmi a tutto, più tempo per stare insieme" disse dispiaciuto e io non potei fare a meno di ripensare alla mia scelta, uscì dalla cucina e andai a sedermi suo divano.
Poggiai la testa tra le mani e iniziai a pensare se la decisione che avevo preso era quella giusta "nena" mi richiamo Paulo ma io continuai a guardare il tappeto del salotto "hey so che ora ti starai pentendo della tua decisione ma...... guardami" disse mettendosi in ginocchio davanti a me e obbligandomi a guardarlo negli occhi "non devi, la notizia della tua imminente partenza mi ha spiazzato speravo di poter passare più tempo insieme prima che tu partissi ma va bene così, faremo in modo che questi 10 giorni siano fantastici" disse accarezzandomi dolcemente la guancia "mi dispiace" dissi con un filo di voce "di cosa amor.... Di fare il lavoro che hai sempre sognato di fare..." non lo lascia finire di parlare che lo abbracciai, vederlo così preoccupato per me mi faceva male, non avrei mai voluto che lui soffrisse per una mia decisione.
"Bene ora torniamo alla nostra cena, dobbiamo festeggiare l'inizio di questa nuova meravigliosa avventura no?" Domando contento "direi proprio di sì e dobbiamo festeggiare anche io tuo primo allenamento" dissi e lo vidi sorridere finalmente."Ora ho capito quale sarà la cosa che mi mancherà di più di te quando sarai via" iniziò a dire e io lo guardai non capendo "mi mancherà la mia cuoca personale" disse ridendo e facendomi ridere "bhe per i mesi che saremo lontani tornerai a ordinare tutte le sere o auto invitarti a cena dai tuoi compagni" dissi ridendo "o se preferisci prima di partire potrei insegnare almeno a fare una pasta decente" continuai "la tua mi sembra un ottima idea ma ti avverto in cucina sono un pessimo allievo" disse con un meraviglioso sorriso che ogni volta mi faceva sciogliere sempre di più mio cuore
Spazio autrice
Amici sono tornataaaaaaaa
Non sono ancora del tutto convinta di questo libro perché mi sembra troppo simile all'altro che ho scritto su Paulo, voi cosa ne pensate?

STAI LEGGENDO
Quel maledetto sorriso
Literatura FemininaGiorgia partirà per un viaggio in Argentina dove conoscerà Paulo, subito i due non vanno molto d'accordo, poi cosa succederà......