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Il fastidioso rumore della sveglia mi sveglio e contro voglia apri gli occhi quando però presi il telefono mi accorsi che a suonare non era la mia sveglia ma quella di paulo, così contro voglia mi alzai e spensi la sua sveglia e provai a svegliarlo ma senza risultati così scesi e iniziai a preparare una veloce colazione.
Tornai nella nostra stanza e dopo aver appoggiato il vassoio con la colazione sul comodino di paulo proavi di nuovo a svegliarlo "paulo, amore sveglia" dissi accarezzandogli il viso e i capelli "ti ho anche portato la colazione" continuai cercando di svegliarlo, stavo per dire altro quando finalmente lo vidi aprire gli occhi "buongiorno amore se non ti sbrighi farai tardi alla partita" dissi sedendomi al suo fianco "non voglio svegliarmi" disse lui lamentandosi come un bambino "come no, oggi potrai finalmente giocare di nuovo una partita" dissi io "lo so, ma questa è l'ultima mattina che ci svegliamo insieme per almeno un paio di mesi" disse lui voltandosi verso di me e facendo un espressamente triste "lo so amore, e mi mancherà da morire tutto questo ma non pensiamoci passiamo una bellissima mattinata va bene?" Chiesi io cercando di farlo sorridere "va bene ma solo se fai colazione con me e prima che vada alla continassa stiamo un po' insieme nel letto a coccolarci" disse con una voce da bambino e io non potei fare a meno che accettare "prendi il vassoio sul tuo comodino e fai colazione altrimenti niente coccole e farai pure tardi alla partita" dissi e lui prese subito il vassoio e lo mise tra noi due "non sapevo cosa preferissi così ti ho fatto sia il caffè che il mate" dissi "prima di ogni partita bevo solo mate, mi da la giusta energia per affrontare la partita " mi spiego lui sorridendo io feci per alzarmi e andare a preparami anche io un mate ma paulo mi fermo "dove vai nena?" "A preparami un mate anche io" risposi "torna subito qui, dividiamo questo" disse "no, ci metto 5 minuti a prepararmi il mate non preoccuparti" "insisto, vieni qui, se non lo vuoi dividere lascio il mate a te e io prendo il caffè" disse serio "non serve hai detto che il mate ti da la giusta carica prima di una partita bevilo tu" dissi "ma io voglio dividerlo con te e poi tranquilla in pullman e in spogliatoio prima di entrare in campo bevo sempre un altro mate quindi non preoccuparti non rimarrò senza energie" dice facendomi l'occhiolino e sorridendo e io mi sedetti di nuovo accanto a lui "tieni" disse porgendomi il mate dopo averne bevuto un po' ma io rifiutai "Giorgia" mi canzono lui passandomi di nuovo il mate "come mai se già sveglia?" Mi chiese "la tua sveglia non ha svegliato te ma ha svegliato me" dissi ridendo "mi dispiace, non volevo farti svegliare presto anche oggi, era l'ultimo giorno che potevi riposare un po' di più" disse lui dispiaciuto "tranquillo hai anticipato la mia sveglia di un oretta non è successo nulla, ora pensa a fare colazione e concentrati sulla partita, voglio vedere almeno un gol" dissi io facendolo ridere.

Dopo aver fatto colazione ed essere rimasti un po' nel letto a coccolarci paulo dovette alzarsi per prepararsi e andare alla continassa per la rifinitura pre partita mentre io rimasi ancora un po' nel letto per poi alzarmi e contro voglia terminare di preparare le cose che i sarei dovuta portare via per la missione

Dopo aver terminato di fare la valigia e aver sistemato casa decisi di prepararmi per non arrivare in ritardo alla partita, mi misi un semplice paio di scarpe da tennis bianche e presi le chiavi dell'auto di paulo.
Appena parcheggiato l'auto vidi subito Martina e giorgia vicino all'entrata così gli andai in contro.
"Ciao ragazze, non sapevo sareste venute" dissi salutandole "in realtà alle amichevoli non veniamo mai ma i bambini volevano così tanto venire e poi non potevamo non salutarti" disse Martina "non dovevate ragazze, ci eravamo già salutate ieri sera" Dissi ripensando alla bellissima serata di ieri sera "lo sappiamo ma volevamo salutarti di nuovo e poi abbiamo pensato che avessi bisogno di sostegno morale, anche se è una partita amichevole ci saranno comunque fotografi e la partita andrà comunque in tv quindi questa sarà a tutti gli effetti la tua prima partita da "wags" anche se non è allo stadio" disse Giorgia ridendo e facendo le virgolette alla parola con la quale spesso vengono definite le compagne o mogli dei calciatori "avete fatto bene, mentre i preparavo e venivo qua stavo pensando a qualsiasi scusa per non venire, ero troppo in ansia" risposi sorridendo e loro si misero a ridere, Martina e giorgia richiamarono i figli e entrammo nel centro di allenamento.

Quel maledetto sorriso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora