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Alla fine Paulo ieri sera è rimasto a dormire da me, dopo cena abbiamo iniziato a vedere un film e poi un altro ancora finché non si sono fatte quasi le due di notte così abbiamo deciso di guardare insieme la partita di copa América dell'argentina e ovviamente Paulo si è addormentato a metà del secondo tempo.

"buongiorno" dissi a paulo quando lo vidi svegliarsi "buenos días nena" disse lui attirandomi a sé e iniziando a coccolarmi "potrei abituarmi a questi risvegli " dissi a Paulo ridendo "come? Ho sentito bene, tu che ammetti che ti piacciono le coccole?" chiese lui stupito "non abituartici" dissi ridendo "cosa facciamo oggi?" chiesi subito dopo, uno dei miei più grandi difetti è sempre stato il dover sempre programmare ogni secondo della mia vita "tu cosa fai normalmente durante la giornata?" mi chiese Paulo "faccio molte cose e soprattutto di solito le mie giornate iniziano molto prima di quest'ora" risposi ridendo "dato che tu hai avuto un assaggio della mia vita quotidiana in queste settimane, oggi io seguirò la tua routine così posso a conoscerti meglio" disse lui "sei sicuro?" chiesi e lui annui per poi baciarmi e andare verso il bagno per iniziare a prepararsi.

"bene signorina qual è la prima cosa che dobbiamo fare?" mi chiese Paulo "allora come prima cosa facciamo colazione noi e anche Ondo dopo lo portiamo a fare una passeggiata" gli spiegai andando in cucina "cosa ti va per colazione? Una spremuta, un caffè" chiesi dietro al bancone della cucina "di solito al mattino faccio colazione col mate ma un caffè andrà benissimo non ti preoccupare" mi disse lui e io misi subito sul fuoco la moka del caffè e iniziai a fare i pancake.
"ecco a lei la sua colazione" dissi a Paulo sistemandogli davanti il piatto con i pancake e la tazzina col caffè "se vuoi qui c'è anche del succo d'arancia" dissi indicando a Paulo il cartone "grazie mille nena, non dovevi fare tutto questo sarebbe bastato anche un semplice caffè" disse lui.

Terminammo di fare colazione e portammo Ondo a fare la sua passeggiata e tornammo a casa "allora io di solito vado alla palestra accanto al poligono a fare un po di palestra, però se vuoi possiamo andare a fare una passeggiata in centro" gli dissi sapendo che lui al momento non poteva allenarsi "non preoccuparti ti accompagno volentieri ad allenarti, se vuoi ti posso aiutare e insegnare qualche esercizio" disse lui e dopo averlo ringraziato mi andai a sistemare per andare in palestra.

Una volta arrivati in palestra andai nello spogliatoio delle donne e mi misi le scarpe da ginnastica e tornai dai Paulo "fuerza nenita fammi vedere il tuo work out" mi disse Paulo e io iniziai a fare un po di riscaldamento per poi iniziare a fare i miei soliti esercizi.
"nena hai fatto mille addominali e mille flessioni e tieni a malapena un minuto di plank, forza mettiti in posizione io faccio partire il tempo e tu rimani ferma finché non ti dico fine ok?" mi chiese lui prendendo il mio telefono "no Paulo perfavore, se c'è un esercizio che odio è il plank" dissi io sedendomi sul mio tappetino "dai su forza" disse alzandosi e venendo verso di me, contro voglia sospirai e mi preparai per fare questo benedetto plank "3..2..1..vai" mi disse Paulo, cincentrai il mio sguardo sulle mie mani cercando di non pensare alla fatica "un po più in giù il bacino" mi corresse e io cercai di fare ciò che disse ma con scarsi risultati "così" disse lui prendomi delicatamente per i fianchi e portando il mio bacino più verso il pavimento.
Paulo non aveva ancora detto basta ma io mi sdraiai stremata, il tempo sembrava non passare più "dai vedi che se ti impegni non sei così male" disse "quanto ho fatto?" chiesi prima di bere "3 minuti e 10 secondi" disse lui e li capi tutto "non avevi messo un timer, mi ha cronometra e basta" dissi alzandomi e andando verso di lui "esatto, sapevo benissimo che il tuo orgoglio ti avrebbe impedito di fermati prima del mio ordine a meno che tu non fossi veramente stanca, ti ho solo fatto vedere che il tuo limite non è quel minutino che fai tu" mi spiegò "sai ora sono tentata di usare te come sacco da box" dissi e lui si mise a ridere "io invece ho in mente un modo con cui potresti ringraziarmi" disse "come?" chiesi non capendo "portandomi in quel posto dove si spara" disse io scoppiai a ridere "al poligono?" chiesi e lui annui vigorosamente.

"bene indossa questi occhiali protettivi e le cuffie" gli dissi porgendogli le cuffie "sono un gran Figo vero?" mi chiese lui subito dopo aver indossato l'attrezzatura "che scemo che sei ora vieni che ti spiego in che posizione metterti per sparare" gli dissi prima di mettergli nelle mani la pistola, e lui inzio subito a fare lo scemo "cosa mi è venuto in mente" dissi scuotendo la testa "dai ora sono serie spiegami come fare" disse Paulo tendendo le braccia verso il bersaglio e allargando leggermente le gambe " bene, sposata leggermente indietro la gamba destra e prendi la mira" gli spiegai e lui fece come dissi "bene ora prendi la mira e quando sei pronto spara" gli dissi e Paulo prese attentamente la mira e sparo tre colpi "dai non dovrei essere andato così male" disse lui contento "lo scopriamo subito" dissi premendo il tasto che faceva avvicinare il foglio col bersaglio "bhe direi che la tua mira funziona bene solo con i piedi" dissi ridendo continuando a guardare il bersaglio "perché?" disse lui sporgendosi per guardare "con nessuno dei 3 proiettili hai centrato il bersaglio" dissi io continuando a ridere "al posto di ridere fammi vedere tu come si fa" disse e io risistemai la sagoma prima di mettermi in posizione per sparare "dove devo sparare?" chiesi "umh uno in testa e uno al cuore" mi disse lui ed io lo feci "tieni guarda pure" dissi premendo il bottone per far avvicinare la sagoma "wow" disse lui osservando i due fori fatti esattamente nei punti da lui richiesti "almeno questo lo so fare bene" dissi pulendo e mettendo via la mia pistola "nena sai fare bene tante cose oltre a questo" disse lui baciandomi.

Dopo esserci cambiati siamo tornati a casa dove abbiamo pranzato in tranquillità, ora siamo sul divano a guardare qualcosa su netflix "hey perché sei così lontana vieni qui" mi disse Paulo "tranquillo Paulo sto bene qui, non sono una ragazza che ama tanto baci e abbracci" dissi sedendomi meglio nella mia parte di divano "lo sei veramente o lo fai perché non vuoi aprirti per paura di essere ferita?" mi chiese e io non risposi, mi limitai ad abbassare la testa, aveva capito senza che gli dicessi nulla "come pensavo, vieni qui forza" disse lui prendendomi tra le sue braccia e facendomi delicatamente sdraiare su di lui, con la mia testa sul suo petto.

Quel maledetto sorriso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora