Senti il fastidioso rumore della sveglia e infastidita infilai la testa sotto al cuscino cercando di tapparmi le orecchie in qualche modo pur di non sentire il rumore di quel aggeggio malefico.
"Nena io ora mi alzo se vuoi tu puoi restare a letto e fare le tue cose con calma" mi disse Paulo accarezzandomi delicatamente i capelli "no no, ci sono tu inizia a scendere io mi faccio una doccia per svegliarmi e arrivo subito" dissi ancora con voce impastata dal sonno e strofinandomi gli occhi "va bene io inizio a preparare la colazione tu fai pure come se fossi a casa tua" disse dandomi un bacio.
Dopo essermi fatta una doccia gelata ed aver indossato i jeans di ieri sera e una maglietta di Paulo scesi a fare colazione. " mi spiace nena, non ho molto in casa ma ti ho preparato il caffè e qui ci sono dei biscotti" mi disse Paulo appena mi vide entrare in cucina "tranquillo il caffè va benissimo" dissi sedendomi al bancone della cucina e iniziando a bere il mio caffè.
Dopo aver fatto colazione uscimmo diretti al ospedale di Torino "andrà tutto bene vedrai" dissi a Paulo stringendo la sua mano nella mia, lui non mi rispose si limitò a guardarmi e sorridermi. Arrivati all'ospedale paulo inzio a compilare tutti i documenti che avrebbe dovuto consegnare al medico. Termino di compilarli e si sedette di nuovo accanto a me, inzio a giocherellare nervosamente con le mani e io prontamente le preso tra le mie "andrà tutto bene" gli dissi "ho paura" ammise lui sotto voce "qualunque cosa accada sarò sempre al tuo fianco" dissi poggiando la testa sulla sua spalla.
Dopo circa 15 minuti di attesa finalmente il dottore chiamo Paulo. Paulo si sdraiò sul lettino e io gli diedi subito la mano come poco prima in sala d'attesa, lui lascio un dolce bacio sulla mia mano per poi tornare a prestare attenzione al dottore senza però mai separare le nostre mani. "Bene tra 10 giorni circa avremo gli esiti dell'esame, se non risulteranno problemi potrà tornare gradualmente ad allenarsi se invece non sarà così capiremo cosa fare insieme" spiego il medico "Grazie mille e arrivederci" disse Paulo uscendo dalla stanza seguito da me.
"Bene ora dobbiamo solo attendere" disse paulo salendo in auto "ho un idea, so come almeno per oggi non farti pensare a tutti i problemi e distrarti" dissi "Come?" chiese lui curioso "Lo scoprirai, intanto andiamo a casa tua" gli spiegai e lui mise in moto.
"Bene ora vatti a cambiare e mi raccomando metti dei pantaloni lunghi e prendi un felpa" dissi a paulo appena entri in casa "si signora" rispose lui salendo al piano superiore mentre io iniziai a preparare dei panini con quello che paulo aveva in casa, dopo aver preparato tutto andai anche io al piano superiore e mi sistemai.
"Bene ora mi dici dove vuoi portarmi?" Mi chiese lui curioso "certo che.....no, ti dirò solo che sarà un viaggio in moto e che ci metteremo due orette per arrivare quindi mettiti comodo" dissi e gli passai il casco e dopo infilai il mio, paulo infilo titubante il suo e sali dietro di me sulla moto così partimmo per il nostro viaggetto.
Dopo circa due ore finalmente arrivammo in Liguria, decisi di fermarmi in un parcheggio vicino a un bar "preferisci mangiare qualcosa qui o prendere qualcosa e mangiare in spiaggia? Se vuoi nello zaino ho anche un paio di panini" chiesi a Paulo "io direi di mangiare qualcosa qui, sbaglio o la focaccia è tipica di qui potremo prenderne un po' da portare via" disse lui sorprendendomi "si la focaccia ligure è buonissima e non temere ne prenderemo un po' perché ci servirà per una cosa che vedrai dopo" dissi levando le chiavi dalla moto e andando verso l'entrata del bar.
Ci sedemmo a un tavolino appartato in modo da poter mangiare con calma senza essere assaliti dai tifosi. Dopo poco arrivo la cameriera con i nostri ordini, Paulo aveva ordinato una semplice insalata mentre io avevo preso un pezzo di focaccia con dentro del prosciutto. "Vado un attimo in bagno, torno subito" dissi a Paulo prima di alzarmi e lui annuii continuando a mangiare la sua insalata. Entrai nel bar e al posto di dirigermi verso la toilette mi diressi verso la cassa per pagare, oggi non gli avrei permesso di pagarmi qualcosa, oggi sarei stata io a offrigli il pranzo, dopo aver pagato presi il mio sacchettino con la focaccia per questa sera e mi diressi verso Paulo pronta per ripartire. "Sai andata a pagare vero?" Mi chiese lui vedendomi arrivare "si" dissi semplicemente sedendomi di nuovo difronte a lui "oggi non ho proprio parola su nulla vero?" Mi chiese "no oggi ci penso io a te" dissi sorridendo "bene se hai finito possiamo ripartire abbiamo ancora una ventina di minuti di viaggio" continuai e lui si alzo subito prendendo il suo casco.
Dopo un altra mezz'oretta di viaggio finalmente arrivammo a Cogoleto. "Che meraviglia" disse Paulo scendendo dalla moto guardandosi intorno. "Dai su vieni che ora ti porto in un posto ancora più bello" dissi prendendolo per mano. Finalmente arrivai davanti a una piccola spiaggia fatta di sassolini. "Come conosci questo posto è meraviglioso" disse Paulo al mio fianco "ci sono venuta alcune volte da piccola e mentre la mia famiglia si rilassava in spiaggia io andavo in giro per le viette così ho scoperto questa spiaggia e un panettiere che fa una focaccia buonissima" gli spiegai "è come mai mi hai portato qui?" mi chiese "in realtà non ho chissà quale motivo, volevo farti rilassare e farti staccare un po la spina" dissi un po imbarazzata "nello zaino ci sono i teli e se vuoi fare il bagno ti ho preso anche un costume puoi andare nel bagno di quel bar ha cambiarti se vuoi. O possiamo stare semplicemente sdraiati qui a rilassarci con il rumore del mare" gli spiegai "grazie davvero avevo bisogno di una giornata così" disse lui prendendo il telo che gli avevo appena passato e stendendolo per terra per poi sdraiarcisi sopra "si sta benissimo qui nena" disse con gli occhi chiusi e ascoltando il rumore del mare "se il rumore del mare sovrasta quello dei pensieri allora è il posto giusto" dissi stendendo il mio telo a qualche centimetro da quello di Paulo "hai proprio ragione......... perché ti sei messa così lontana?" Mi chiese subito lui riaprendo gli occhi "non voglio disturbarti così mi sono messa qui per leggere un po" dissi semplicemente "ma vieni qui" continuo lui tirando vicino a lui il mio telo, dopo averlo sistemato mi sdraiai per poi poggiare la testa sul petto di Paulo che subito inizio ad accarezzarmi dolcemente i capelli.
Dopo aver passato tutto il pomeriggio sdraiati sui teli tra una coccola e l'altra e qualche chiacchiera decidemmo di alzarci per fare un giro per le viette di Cogoledo. "Vieni ti porto a prende una focaccia veramente buonissima" dissi a Paulo entrando in una vietta stretta "sono stato più volte in Liguria da quando sono arrivato in Italia ma non avevo mai visitato un posto così bello" disse Paulo "avrai sicuramente visto dei posti più belli, la parte più bella di visitare nuovi posti è perdersi tra le vie non solo vedere i posti più famosi" gli spiegai.
"Ora dove andiamo?" mi chiese Paulo curioso "vieni ora torniamo in spiaggia. Arrivati in spiaggia stesi di nuovo i teli e tirai fuori i panini, la focaccia e due bottigliette d'acqua "so che non è molto ma l'idea di fare una cena in spiaggia al tramonto mi piaceva molto" spiegai imbarazzata, lui era abituato a cene in ristoranti stellati e con viste mozzafiato fiato mentre io gli offrivo un panino e un pezzo di focaccia "è tutto perfetto nena" disse lasciandomi in dolce bacio sulle labbra
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