Capitolo 30

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L'auto si ferma davanti al viale di casa mia.
Guardo verso destra,casa di Mirko,e il dolore continua a farsi sentire sempre più fortemente.
Rimango seduta a guardarla immobile,fino a quando mia madre non apre la portiera porgendomi poi una mano per aiutarmi ad uscire.
Mi fa un sorriso debole,ricambio,e gliela stringo.
Apre la porta ed entriamo,mio padre si avvicina a noi preoccupato.
Ricomincio a piangere forte,butto la borsa per terra,e mi butto tra le sue braccia.
È l'unico uomo rimasto nella mia vita,ed ho bisogno di lui.
Mi stringe forte e mi bacia la nuca,accarezzandomi col palmo della sua mano la schiena.
Mia mamma poggia le chiavi sul tavolo,per poi venire verso di noi.

"A momenti Camilla sarà qui." Mi dice.
Io annuisco,e cercando di rimanere in piedi,vado in camera mia.
E pensare che ho ricordi di Mirko anche qui,ovunque.
Bisogna dire che quasi tutte le mie giornate le passavo con lui,quindi..
La prima volta che sono entrata in questa casa ci eravamo appena conosciuti.Avevo bisogno di trasferirmi,e lui mi portò qui.E poi quando feci il trasloco,Dio quante risate.Mi ha fatto fare non so quante giravolte,e Dio solo sa come mi sentivo libera e felice.

Il rumore di qualcuno che bussa alla porta interrompe i miei pensieri.
Senza aspettare risposta vedo Camilla varcare la soglia e venire da me sul letto.
Non emette suoni,mi prende velocemente tra le sue braccia,ed incomincia a parlare:

"Lo so come stai,lo so.Non è facile,insomma,era,anzi è,la persona che credo tu ami di più su questa merda di mondo.Però purtroppo è andata così,che ci vuoi fare.Mirko è un tipo tosto,forte,e lo sai benissimo.Vedrai che ce la farà,si sveglierà.Tutto l'amore che prova nei tuoi confronti lo costringerà ad aprire quei cazzo di occhi e a stare bene,a stare bene con te.Non perdere la speranza Carlotta,perchè altrimenti siamo fottuti."

Mi stacco da lei,la guardo negli occhi,e dopo aver esitato pochi secondi parlo.
"Ma perché proprio a lui doveva succedere?" Dico con la mia voce distrutta e rotta.

"È inutile farsi questa domanda,Carlotta,perché tanto non riceverai mai risposta.Questa domanda se la fanno anche i malati,sai?Tutti quei poveri ragazzi ricoverati in quel ospedale,se la saranno fatta un miliardo di volte questa domanda.Non puoi saperlo,Carlo.."

Mi giro e prendo dal comodino una foto che avevo poggiato.
È mia e di Mirko.
Questa è la foto che scattammo quel giorno al parco,quando lui mi prese in braccio.
Allora tutto doveva incominciare.O forse era già incominciato e non non ce ne siamo accorti,non volevamo accorgercene.
Mi asciugo l'ennesima lacrima e rispondo la cornice al suo posto.

"Che dici,andiamo a fare un giro per distrarci un po'?" Chiede per aiutarmi.
"No scusa Cami,ma sono distrutta,voglio solo dormire.Dormire e non svegliarmi più,come Mirko."

Sei la mia ancora e sarai il mio ancora||Mirko TrovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora