Capitolo 42

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Dopo l'episodio avvenuto davanti a tutti a scuola, ho deciso di tornare a casa. Non volevo che quei ficcanaso continuassero a guardarmi e a sussurrare cose su di me.
In realtà, se devo essere sincero, non mi andava di sentire la gente che parla male di Carlotta. Per quanto possa essere arrabbiato la amo tantissimo, e sentire cose brutte su di lei non farebbe altro che aumentare la mia rabbia.
Sono confuso. Perché ha detto, davanti a tutti per di più, che mi ama? Non penso sia così.
Però Carlotta non è una che ama le cose plateali davanti a tutti, è una ragazza molto riservata, e per aver fatto quello che ha fatto oggi deve aver detto la verità. Ho una voglia assurda di tornare con lei, di poter sentire di nuovo le sue labbra e il suo profumo, che mai mi stancherò di sentire. Ma non so perché, c'è qualcosa che mi frena, che mi impedisce di fare in modo che tutto questo accada.
I miei pensieri vengono interrotti dal suono del campanello. Chi cazzo può mai essere? I miei genitori impossibile, sono entrambi a lavoro, idem per i miei amici che sono tutti a scuola, molto probabilmente a parlare di quello che è successo.
Sbuffo in maniera scocciata e mi alzo per andare ad aprire.
Rimango sorpreso quando sulla soglia della porta vedo la persona che meno di tutti mi sarei aspettato di trovare.
Alessandro.
"Che vuoi?" Ringhio, con la mano già pronta a chiudergli la porta in faccia.
"Mi fai entrare?"
"No."
Fa un respiro per mantenere la calma. "Per favore."
Lo guardo per qualche secondo decidendo se accontentarlo o meno, e alla fine è la curiosità di sapere cosa vuole a vincere su di me. Mi scosto e lo faccio passare. Chiudo la porta.
"Allora, sentiamo, come mai sei venuto qui?" Gli chiedo.
"Ho bisogno di parlarti." Fa una piccola pausa, "di Carlotta" precisa.
Rabbrividisco a sentire quel nome pronunciato da lui, serro gli occhi.
"Io e te non abbiamo alcun bisogno di parlare di lei." Cerco di mantenere la calma.
"Senti Mirko, lo so che mi odi perché sono stato con Carlotta, ma non era colpa mia se tu non c'eri e lei si è innamorata di me." Si ferma e sbuffa una risata, io lo guardo sempre più confuso.
Riprende il discorso. "Ma che dico, lei è sempre stata innamorata di te, anche mentre tu non c'eri. Ero semplicemente un mezzo di distrazione. Sai, mi ha raccontato di voi. Mi ha detto di quanto vi amavate ma che non ve lo siete mai detti, e che sei stato tu a fare il primo passo, scrivendole una lettera, se non sbaglio."
Sorrido a quel ricordo, ma mi interrompo non appena penso a quello che è successo subito dopo.
"Non aveva una bella espressione quando me l'ha raccontato. Quando ha finito le ho chiesto 'Lo ami ancora?' e lei mi ha risposto 'No, non provo più niente per lui, è tutto finito', ma dai suoi occhi lucidi capii che non era vero, ma ho voluto crederci e sperare che magari col tempo lei si potesse dimenticare davvero di te, e innamorarsi per davvero di me. Per quanto io odi ammetterlo, voi due vi amate. E lei ti ama così tanto che con eppure mesi di tempo, non sono riuscita a farla innamorare di me. Sentivo che i suoi baci non erano veri, e che i suoi "ti amo" non erano sentiti. Lo sapevo, eppure continuavo a sorriderle perché mi piaceva pensare che quelle parole venivano pronunciate dalle sue labbra solo ed esclusivamente a me."
"Si, okay, ma con tutto questo dove vuoi arrivare?" Lo interrompo, mi sto innervosendo a sentirlo parlare di tutte queste moine da disperato innamorato, soprattutto sulla mia Carlotta.
"Amo Carlotta, e voglio la sua felicità. E per essere felice ha bisogno di te, perché è te che vuole. Perciò va da lei, abbracciala, baciala e dille quanto la ami. Non vuole altro." Conclude.
Improvvisamente, questo ragazzo che in questo ultimo mese ho odiato così tanto per avermi portato via la mia ragazza, incomincia a farmi un po' pena. Dovrebbe essere lui ad odiare me, e non il contrario.
Rimango sorpreso di me stesso quando mi ritrovo abbracciato a lui.
"Grazie", gli sussurro all'orecchio. Lui mi fa un sorriso debole.
Prendo la giacca dal divano, e quasi mi dispiaccio quando sento un singhiozzo mentre chiudo la porta.
Ma la vita è così. Non tutti possono vincere.
Carlotta, sto arrivando.

~AngoloAutrice
Ehi beautiful people!
Okay, so che mi odiate, ma sono stati due mesi pieni, ho anche incontrato Mirko! E ho anche tante altre belle notizie: ieri ho avuto i biglietti per il concerto di Justin, e sono tipo troppo felice!
Ah, ne approfitto per farvi gli auguri di Natale, e in caso non ci dovessimo sentire, anche di buon anno.
A presto!
Baci,

- Emiliana. Xx

Sei la mia ancora e sarai il mio ancora||Mirko TrovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora