Capitolo 44

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Penso che nessuno abbia fatto mai qualcosa di così bello solo per me. Nessuno credo mi abbia mai amato così tanto. Nessuno mi ha mai dedicato così tante attenzioni.
Questa scena me la ricorderò per sempre. Mirko, il suo sorriso, e uno striscione con una scritta che mi lascia senza parole.
Se dovessi ripensare a tutto quello di bello e non che io e lui abbiamo passato insieme, penso che non la smetterei più di piangere. Sono dell'opinione che persone così belle, sia dentro che fuori, come Mirko, ce ne siano davvero poche. Avrebbe tutte le carte in regola per tirarsela, eppure non lo fa. Voglio dire, bello com'è, voluto da mezza scuola, eppure è un semplicissimo ragazzo, a quanto pare così tanto innamorato di me. In realtà, ora che ci penso, all'inizio dell'anno mi ricordo come mi trattava. Era stronzo, distaccato, cercava in tutti i modi di farsi bello ai miei occhi, molto probabilmente per raccontare poi ai suoi amici della sua nuova conquista. Poi non cosa in me è riuscito a farlo cambiare, o meglio a far uscire fuori il vero Mirko. Sono grata a me stessa di averlo fatto, perché ho scoperto la bella persona che è, nascosta dentro di lui, che stava semplicemente aspettando di uscire.
Se mi dovessero chiedere quanto secondo me potremmo durare, non saprei rispondere. Siamo complicati, insopportabili, ma pazzi l'uno dell'altro.
Quando mi innamorai di lui, a stento riuscii a crederci. Ebbe un cambiamento improvviso nei nei miei confronti, e forse fu proprio questo che mi attirò, il suo essere sé stesso solo con me, perché ero davvero io l'unica che conosceva il lato vero di Mirko. Insomma, chi l'avrebbe mai detto che uno come Mirko Trovato sarebbe andato sotto casa di una ragazza con uno striscione tra le mani? Probabilmente, allora, nessuno. Eppure oggi è qui, anche lui con le lacrime agli occhi, a dimostrarmi quanto mi ama.

Ad ogni gradino che scendo, la voglia di abbracciarlo aumenta sempre di più. Tanto è grande questa voglia, che per poco non inciampavo tra i miei piedi, ma questo è solo un piccolo dettaglio.
Cerco disperatamente le chiavi come una pazza agitandomi da un lato all'altro del salotto, dato che mi ero chiusa per sicurezza. Non appena trovato il mazzo, comincio a cercare velocemente la chiave giusta per poi metterla nella serratura e aprire.
Dopo questo, la parte più bella del tutto.
Io, che corro, piangendo, buttandomi tra le braccia di Mirko. In quel momento mi ha stretto forse come non mai, magari per paura che io potessi andarmene, ma no, non l'avrei fatto. Non più.
La scia di baci che mi lascia sulla nuca e sulla fronte mi fa sentire ancora di più vicina a lui, rendendo il momento ancora più sentito e passionale. L'aria comincia a farsi sempre meno, eppure continuerei a rimanere in quella posizione per ancora molto, molto tempo.
Ammetto che guardarlo negli occhi, inizialmente, non è stato semplice. Non riuscivo a reggere lo sguardo. Non so cosa possa essere, ma comunque non ci sono riuscita. Solo nel momento in cui mi alza il mento con due dita, riesco davvero a vedere le sue bellissime iridi.
Il silenzio si fa spazio tra di noi per qualche secondo, che Mirko poi rompe dicendo due parole che da tempo aspettavo di sentirmi dire:

"Ti amo."
"Anche io."

Il tutto poi coronato, ovviamente, da un bacio casto.
Mi è mancato così tanto, che lui non può nemmeno immaginare quanto.
Vorrei non finisse mai.
Perché è vero.
Lui è la mia ancora e sarà il mio ancora.

FINE.

Sei la mia ancora e sarai il mio ancora||Mirko TrovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora