Capitolo 3

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Il professore mi chiama e mi fa venire accanto a lui alla cattedra.Ho tutti gli occhi puntati addosso,tutti che mi squadrano da testa a piedi.C'è chi mi sorride per darmi un incoraggiamento,chi mi fa l'occhiolino e chi mi disprezza,come Mirko per esempio,ma il sentimento è ricambiato.
"Bene signorina,si presenti alla classe...Io sono l'insegnante di matematica..." Mi dice il mio nuovo professore.

Faccio un cenno col capo per presentarmi al professore.
Sento voci da dietro che mi criticano e che mi prendono in giro,tra questi sicuramente Mirko...

"Ciao a tutti,mi chiamo Carlotta,ed io sono qui a Pomezia perché i miei genitori per questioni lavorative dovevano venire qui.Sono di Roma,quindi non'è che ho fatto questo grande trasferimento.Ora vivo nella casa dei miei zii,sono in cerca di una casa,appena ne troveremo una con un buon prezzo ci trasferiremo..." Inizio,ma il professore mi interrompe.
"Grazie signorina,può tornare a posto" annuisco e vado a sedermi.

La lezione è passata in modo veloce,sarà perché la matematica a me piace tanto.
La campanella suona ed io mi reco nel corridoio in direzione degli armadietti.
Qualcuno mi afferra dal braccio e mi trascina in uno spazio molto piccolo e stretto.

I"Che cosa vuoi?!Lasciami!" Cerco di urlare.
"Senti piccola calmati,vengo in pace..." Mi dice lui.
"Non chiamarmi 'piccola'." Sbuffo irritata.
"Okay calmati...comunque ti ho portato qui perché devo parlarti...nella tua presentazione ad un certo punto hai detto che stai cercando una casa ad un prezzo ragionevole giusto?"
"Si".
"Bene,i mie vicini vendono la loro ad un prezzo non troppo alto,e se vuoi nel pomeriggio possiamo andarla a vedere con i tuoi genitori..."
"Mi stai invitando ad uscire?!" un sorriso malizioso sulla mia bocca.
"Senti,con te non si può parlare,ciao." sta andando via,ma io lo afferro per un braccio e lo faccio rimettere di fronte a me.Lo spazio è così stretto,che le nostre facce sono separate da centimetri...

"Ehi,guarda che stavo solo scherzando....comunque scusa...Per me va bene,a che ora?"
"Vengo a prenderti,volevo dire prendervi,alle 17;00,so qual'è la casa di tua cugina,Jenny." E non so perché,a quelle parole provo uno strano senso di disgusto.
"Okay." Gli dico

Sta andando via ma lo fermo di nuovo.

"Ah,e grazie Mirko." Provo a sorridergli.
Lui annuisce solamente e se ne va.Io questo ragazzo proprio non lo capisco...un momento prima si comporta da stronzo,e l'altro dopo diventa gentile con me?
Esco dallo spazio stretto in cui ci trovavamo e mi reco finalmente al mio armadietto che è accanto a quello di Jenny

"Dove sei stata tutto questo tempo?!" Mi chiede.
La sua voce mi sembra preoccupata.
"Oh niente,parlavo con una persona..." So già che Jenny sta morendo dalla curiosità di sapere con chi ero.
"Chi è questa persona?!"
"Nessuno." Le sorrido e me ne torno in classe per l'ultima ora di lezione.

L'ora di inglese passa ed io devo tornare a casa.Da quando stavamo in quel buco a parlare non ho più visto Mirko,eppure viene con me in classe.
Chiamo Jenny,stiamo tornando a casa,mi sta facendo un casino di domande.

"Con chi hai parlato?Di cosa avete parlato?Cosa avete fatto?Che voleva da te?"
"Jenny,calmati!Non è successo nulla di male,e se anche fosse mi so difendere da sola..." Jenny mi ha infastidita.Non sono la bambina di 6 anni che ha bisogno della mammina,ne ho 15,e posso vedermela da sola.
"Okay,forse ho un po' esagerato,scusa,è solo che mi preoccupo.." L'abbraccio e finalmente arriviamo a casa.
Mangio la pasta preparata da mia zia e la carne preparata da mia madre.
"Scusate,ma devo andare in camera perché...perché devo studiare...Puoi venire un attimo con me mamma?...Ho bisogno di..di un tuo consiglio!"

Mia madre mi segue ed entriamo nella stanza mia e di Jenny.

"Senti ma,volevo solo dirti che oggi dovete essere liberi,perché c'è questo mio amico...no,un mio compagno di classe,che ci vuole far vedere una casa in vendita..."
"Amore mi dispiace,ma io e tuo padre oggi proprio non possiamo...sarà per un'altra volta." Dice,il suo volto impassibile.
"Ma mamma!Non posso dirgli di no,è stato gentilissimo con me!" Provo a convincerla.
"Va bene,allora vedila tu per ora questa casa,uscite insieme,conoscetevi meglio,e gli dici che poi andrai un'altra volta con i tuoi genitori...Semplice no?"
"Ehm...va bene." Se proprio devo..

Mia mamma scende.Oh Dio,che situazione...Ma ora come faccio?!Dovrei dirgli che vengo solo io?O forse no?Perfetto,anche volendo non potrei...Non ho il suo numero,non so nemmeno dove abita,cazzo!Ci andrò.Sarà sorpreso?Felice?Disgustato?Non lo so.

Perdo ore e ore a pensare cosa diavolo mi devo mettere,e sono già le 15:30.
Mi metto dei pantaloncini...sono molto corti,ugh.Vabbè,ho solo quelli.
Prendo una canotta,con sotto un reggiseno a fascia bianco,con scritto 'hakuna matata' e le mie bellissime 'All star' basse bianche.Okay,con i vestiti ci siamo,manca solo il trucco.Prendo la mia trousse e vado nel bagno della nostra camera.Metto l'eye-liner con la codina,una matita nera sotto gli occhi,un bel mascara ed il mio correttore.Sono pronta.Prendo la borsa con dentro tutto il necessario,la porto in salone ed aspetto l'arrivo di Mirko.

"Ehi signorina,dove devi andare vestita e truccata così?" mi fa Jenny.
"Oh da nessuna parte,con uno della scuola,niente di che.."

Il campanello.

"Uh,sarà il ragazzo di Carlotta,vado io!"
"No,no Jenny!" Apre la porta.Vedo Mirko sulla sogli con le mani nelle tasche,mentre si dondola sui suoi piedi.
È bellissimo.

"Mirko,che ci fai qui?!" Fa Jenny.
"Io...ehm...devo uscire,volevo dire far vedere una casa,a Jenny e ai suoi genitori..." Ha lo sguardo imbarazzato.
"Veramente ci sono solo io,per te va bene lo stesso?" dico.
"Uhm...si,certo." Risponde.Non riesco a capire come l'ha presa.
"Bene." prendo la borsa ed esco.Saluto Jenny,che ha ancora la faccia pietrificata,non si aspettava l'uscita con Jenny,e sinceramente nemmeno io..
"Sei...sei carina oggi..." Mi dice.
Eh?
"Oh grazie..." Rispondo.Arrossendo.Pff,ovviamente.
Forse mi sbagliavo su Mirko...sembra molto dolce...sembra.

Dopo pochi metri arriviamo.

"Ah,ma è vicinissima a casa di Jenny!" Dico.
"Già."

Apre la porta,a quanto pare conosce bene questi vicini,e mi fa entrare.Appena entro mi ritrovo nel salone.Ci sono due grandi divani,il televisore,uno stereo ed un tavolino davanti ai due divani.Sulla destra si trova un grande tavolo con delle sedie,ovviamente.In fondo alla stanza si trova la cucina,abbastanza grande.Mirko mi invita salire le scale.Al piano superiore ci sono tre stanze da letto,tutte con il letto matrimoniale.Ci sono tre bagni.Uno si trova al piano inferiore,mentre gli altri due si trovano in due stanze.

"Wow." faccio io.
"Già,e molto bella...È la cosa più bella è che è così bella e grande,e non costa neanche tanto..."
"Si...voglio tornare con i miei genitori...si potrebbe?"
"Ovvio,magari poi mi dici tu quando,ed io ti dico se posso."
"Okay." Rispondo semplicemente.
Do un'ultima occhiata alla casa,usciamo e Mirko chiude la porta a chiave.
"Ehm...vuoi,vuoi che ti accompagni a casa o-o vuoi,ehm...andare da qualche parte?"
Okay,io non ci sto capendo assolutamente più niente.
Accetto?O non accetto?

"Si volentieri." Alla fine accetto.Gli sorrido e lui ricambia.
"C'è una gelateria qui vicino,se vuoi..." Propone.
"Andiamo allora!"

Ci dirigiamo nella gelateria,prendiamo il gelato,offre Mirko e lo ringrazio.
"Ehi senti,ti volevo chiedere di non raccontare a nessuno di oggi,di questo,del mio comportamento con te...sai,ho una reputazione da mantenere..."
"Stronzo." dico e me ne scappo.

Ecco,lo sapevo.Si vergogna di me...si vergogna di dire a tutti che è uscito con me,perché io sono la ragazza buona,e lui il cattivo ragazzo.
Corro a casa piangendo.Ma perché cazzo piango?Non so se mi sta seguendo,e da come ho imparato a conoscerlo,sicuramente non lo sta facendo.Busso fortemente e velocemente.Nessuno mi risponde.
Ho paura che Mirko mi insegua e mi fermi...mi sto solo illudendo...forse questo è quello che spero che accada...

"Carlotta!Aspetta!" Urla.

Sento la voce di Mirko avvicinarsi sempre più,busso più forte,ma ormai e troppo tardi,è vicino a me.
"Hai capito male,non era quello il senso." Cerca di giustificarsi.

La porta si apre.Jenny che aspetta che io entri,mi vede piangendo.

"Invece ho capito benissimo."

Entro in casa,non do spiegazioni a nessuno,corro in camera mia e mi butto sul letto.Pensavo sarebbe stata una bella giornata insieme a lui,invece è successo tutto al contrario...

Sei la mia ancora e sarai il mio ancora||Mirko TrovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora