Capitolo 11

5.2K 242 10
                                    

La mia giornata inizia con le carezze di mia madre sulla testa per svegliarmi.
"Giorno stellina mia.Dai è ora di alzarsi,tra un po' iniziamo tutto il lavoro da fare."
Dice e si alza dal mio letto.Io annuisco in risposta,e con grande fatica,inizio la mia giornata.
Mia madre ha già messo i vestiti che mi ha prestato Jenny sulla sedia della scrivania,pronti per essere messi.
Mi ha anche messo del mascara ed un fondotinta,sono cose che proprio non possono mancare.
Vado a lavarmi per l'ultima volta nel bagno della camera di Jenny,e stranamente sono più veloce del solito.
Scendo e mia madre ha già messo tutti gli scatoloni fuori.
Ho fame,spero di trovare qualcosa nel frigo.
Non trovando niente ovviamente,decido di bermi un po' di succo d'arancia,per ora basterà.
Sono contenta del fatto che ci trasferiamo,potrò stare più vicina al mio....non lo so.Non so cos'è Mirko per me,ne cosa sono io per lui.Amici no?Beh,in realtà per me è l'unico.Poi c'è Nicolò,ma l'ho appena conosciuto,e non posso paragonare il mio affetto per Mirko con quello che provo per lui,vincerebbe Mirko ovviamente.
Esco di casa pronta per dare una mano.
"Noi andiamo a portare delle cose di la." Dice mia madre,ed insieme a mio padre,si allontana.
Una chiamata da Camilla arriva.
"Ehi Carlo,sai per caso dove sta Mirko?A scuola non s'è visto,i professori ci hanno chiesto se sappiamo qualcosa.."
"No,non so niente,mi dispiace..." Dico e attacco.
Allora,devo iniziare a prendere gli scatoloni.
Si sta avvicinando qualcuno nella mia direzione,e non riesco a capire chi è.
Sembrerebbe un...ragazzo?
Comunque non posso distrarmi,devo concentrarmi.
"Carlotta!" Mi chiamano.
Dio non può essere.
Non mi giro.
"Carlotta!" Mi chiama di nuovo.
Questa volta mi giro,non posso ignorarlo,in fondo è venuto qui.
"Ciao." dico nel modo più freddo possibile.
"Senti,ehm,io sono qui per,per dirti che mi dispiace,e che,beh,ieri mi sono sentito solo,avevo bisogno di un tuo messaggio....Odio stare in lite con te."
Non può avermi detto questo.I-io,non ci credo.Non può essere.Le lacrime minacciano di uscire,e non voglio.
"Non mi dici niente?" Mi chiede.
Non so cosa dirgli.Non so assolutamente cosa dirgli.Sono rimasta letteralmente senza parole.Le cose che ha detto sono stupende per me,anche se in fondo non sono niente,ma per me,sono tutto quello che una ragazza vorrebbe sentirsi dire.
"Mi sei mancato anche tu." dico in risposta.
Apre le braccia,forse spera che io lo abbracci,e così farò.Vado verso di lui il più velocemente possibile e mi butto tra le sue braccia.Sono felice che le cose si siano aggiustate,troppo.
"Perché non sei andato a scuola?" Chiedo.
"Beh,perché volevo stare con te...." Abbassa lo sguardo.
Dio.
"Beh,visto che volevi stare con me,puoi aiutarmi a portare gli scatoloni nella nuova casa,'vicino'." Rido,e lui con me.
La sua risata ha un suono stupendo,uno dei più belli che abbia mai sentito,dico davvero.
"Come vuole,'vicina' "

Sei la mia ancora e sarai il mio ancora||Mirko TrovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora