Capitolo 10 ~ Maschera di sangue ~

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POV T/N

" Scusami " disse il biondino stendendosi al mio fianco.

Immersa in una miriadi di pensieri, quelli che emersero in superficie furono propio quelli negativi. Rabbia era il finalista;
questo prese le redini del mio corpo annebbiandomi la ragione.
Feci un sospiro profondo per poi imitarlo salendogli a cavalcioni e con uno sguardo basso gli chiesi:

" Perché volevi che io fossi la prima? " dissi con tono spento e assente.
Questa domanda fece spiazzare il biondino che non aveva il coraggio di guardarmi in faccia, la risposta ci mise un po' ad arrivare:

" Volevo farlo, non c'era un vero motivo. Volevo che fossi tu perché per me sei importante, sei speciale... "

- Voleva farlo. Ha fatto ciò solo perché voleva farlo -
In quel momento capii chi veramente avevo davanti, un ragazzo prepotente che ottiene tutto ciò che vuole, anche con la forza, senza curanza di chi lo circonda. Da questo mio fratello mi ha messo in guardia, sotto le apparenze ora lo potevo vedere a nudo e così gli dissi:

" Sei propio un bambino sai. Sarai dolce ma anche prepotente. Fai ciò che voi, con chi vuoi e quando vuoi... senza pensare alle conseguenze e ai sentimenti degli altri.
Questa sera hai fatto propio i capricci. Bimbo viziato che non sei altro "
il ragazzo non rispose, il suo volto si fece solo più cupo e io stufa della faccenda decisi di mettere le valige.
" Si è fatto tardi, me ne torno a casa "
" Ti accom-"
"No. Faccio da sola" lo interruppi brucamente

Da quel momento in poi la mia mente entrò in uno stato di trans, rimasi bloccata sui sentimenti negativi e non riuscivo a riflettere sull'accaduto.
- Voglio solo andare a casa e dormire -
Non so come o perché ma il mio viso incominciò a bagnarsi di lacrime salate che me lo rigavano ma non curante di molto continuavo a camminare per la mia strada.

Non sapevo da quanto camminavo, forse avevo anche sbagliato strada ma non importava, non mi importa di niente in questo momento. Le lacrime si fecero ancora più frequenti ma non provai nemmeno ad asciugarle, non provavo nemmeno a calmarmi; lasciavo che tutto facesse da se, che mi sfogassi anche se a modo mio.

Incominciava a fare buio e volendo sapere che ore fossero decisi di accendere il telefono per poi notare che la home fosse strapiena di chiamate perse da parte di Emma.
- Che le sarà successo?-
Senza immaginare risposta alla mia domanda mi affrettai a chiamarla

Chiamata

- Emma dimmi tutto, avevo il silenzioso

- T/N vieni ... vieni al piazzale accanto alle scuole elementari. Fa ... fa presto per favore.

- Perché devo venire propio lì?

Mi attaccò il telefono in faccia.

Almeno così mi distraggo un po'... Dubitante mi diressi sul luogo ma prima di farci irruzione potei ascoltare una conversazione piuttosto particolare:

Tizio 1 : Dove cazzo è?!

Tizio 2 : Capo se non arriva che facciamo?

Tizio 3 : Mi sembra ovvio, ammazzeremo questa bella biondina.

Sporgendomi potei notare un totale di tre vestiti di nero, il loro volto era coperto da una maschera bianca tranne per uno che ne indossava una rossa, quest'ultimo era armato di pistola e la puntava contro una figura imbavagliata e legata a mani e piedi seduta per terra. Mettendo a fuoco la vista potei vedere che la figura era propio Emma.

Maschera rossa : Io mi sono più che stufato di aspettare, ehi ragazzina perché non ci fai divertire un po' ?
Costui, al seguito di queste parole, iniziò a " infastidire " con le sue manacce la povera ragazzina che era in lacrime.

~ 𝕤𝕖𝕚 𝕤𝕠𝕝𝕠 𝕦𝕟 𝕓𝕒𝕞𝕓𝕚𝕟𝕠 ~ Mikey x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora