~ 𝕤𝕖𝕚 𝕤𝕠𝕝𝕠 𝕦𝕟 𝕓𝕒𝕞𝕓𝕚𝕟𝕠 ~ Mikey x Reader

Capitolo 59 ~ Ancora tè rosso, poi la fine ~

POV T/N

" Tranquilla, capisco " dissi accettando le sue scuse, fissandola intensamente
" Ti aiuterò a trovare tuo fratello, ma voglio qualcosa in cambio " continuai mentre portavo la sua attenzione e quella degli altri due presenti su di me.

E tutti, in quel preciso istante tirarono le orecchie, sorpresi dalle mie parole, perché quasi sconvolti da esse, aspettandosi che la mia gentilezza fosse rimasta tale a quella persona che un tempo faceva tutto ciò che le veniva chiesto, incondizionatamente. 
Ma quel tipo di persona non esisteva più.

La biondina mi lasciò il silenzio per darmi la parola, guardandomi con aria assente, già arrabbiata dal fatto che le sue uniche forze non erano sufficienti ad aiutarla
" Tranquilla, non voglio mica soldi o la tua anima. - la rassicurai, e il suo viso divenne rilassato e ancora più confuso- Aspettatemi un secondo qui, torno subito " annunciai, prima di alzarmi lentamente e dirigermi in camera mia.
" Sono sicura che tu saprai dirmi il suo nome " dissi appena tornata a sedere al mio posto, con lo stesso ritratto abbozzato di questa mattina. Porgendole quest'ultimo davanti gli occhi, notai essi, e quelli della sua amica al suo fianco ( in aggiunta di una sfuggita d'occhio curioso di Levi ), scrutare destra e sinistra di ogni dettaglio di esso.
" Assomiglia a... Mikey, mio fratello " disse con tono non propio sicuro, stranita dalla facilità della domanda; e a queste sul mio volto si stirò un sorriso di qualcuno che aveva già trovato la risposta da tempo.
" Tutto qui? " chiese Emma facendo un sorriso di sollievo intuendo già la mia risposta.

" Certo, che ti aspettavi? Non sono mica così cattiva da chiederti chissà che, e poi da come me lo hai descritto devo esserci molto legata, no? " la rassicurai mentre rimettevo il foglio in tasca.
" Siamo d'accordo quindi? Ci aiuterai? " chiese Hina con la speranza negli occhi.
Diedi un sorso alla tazza di tè, e la appoggiai sul tavolo appena mi resi conto che la bevanda era finita. Poi tirai su col naso e degnai solo allora di uno sguardo le povere due caramelle
" Farò quello che sono in grado di fare... " dissi dando un' occhiata a Levi.
Il vero problema non era mai stato convincere me, ma bensì istigare mio fratello e Levi a farmi uscire senza la loro supervisione o quella di Mikasa.
E il corvino capì all'istante quello che intendevo dirgli con i miei soli occhi:
" Chiedi ad Hanako " secco come sempre, ma con tono più motivato e determinato, come se il discorso di Emma avesse suscitato dolore anche per lui.

" Due minuti e torno " dissi per la seconda volta, per poi alzarmi da tavola e passo dopo passo dirigermi verso la camera da letto di mio fratello.
I miei movimenti erano ancora un po' intorpiditi, ma stavo iniziando a fare sempre più progressi, se non altro stavo iniziando a riprendere stabilità e le abitudini normali,
anche se il mio occhio destro era ormai andato a puttane.
Ma la mia lentezza fu sufficiente per far cambiare idea a quel corvino:
" Aspetta un attimo " mi fermò in tempo Levi prima che bussassi alla porta, facendomi spaventare per la sorpresa.
Mi girai a guardarlo, e appena capì che aveva la mia attenzione disse:
" Non dire nulla ad Hanako, lui ti dirà di no, lo so già. Vai comunque però, ti copro io " disse guardando altrove mentre il cuore mi si riempiva di gioia
" Davvero? " chiesi entusiasta, forse con voce troppo alta
" Fa silenzio che se ci sente ti ammazzo. Per quanto io detesti quel moccioso, oltre ad essere il tuo effetivo ragazzo, è prima di tutto il fratello maggiore di quell'altra mocciosa. E se tu sei l'unica che possa trovarlo... muoviti, hai tempo fino alle 22 poi non potrò più coprirti " disse con il suo tono serio, ma questa volta comprensivo.

Porsi lo sguardo al mio telefono, quello che Levi aveva deciso di restituirmi prima di uscire di casa insieme ad Hina ed Emma, guardandovi l'ora: 20:47
Avevo perso un'ora della mia vita con Takemichi, poco fa', perché ci teneva a farmi conoscere un certo gruppetto di amici, nonché gruppo di ricerca del ragazzo scomparso; avevo stretto la mano a diversi ragazzi: un certo Mitsuya, molto cordiale e paziente, Chifuyu, già presentato da Takemichi tempo fa', Draken, a cui mi persi a chiacchierare dei tempi andati della nostra infanzia passata insieme, e infine dei gemelli Kawata, riconoscerò le loro teste ricciolute e colorate ovunque...