Capitolo 56 ~ Lo guardai e ci guardammo ~

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POV T/N

" Si può sapere cos'è tutto questo baccano?! " entrò urlando una quinta persona. Potrei giurare che fosse una carota vivente dal suo aspetto; specialmente per i suoi capelli rosso chiaro, tale da scambiarlo per arancione.

" Ma vi siete resi conto o no che il volume del film era altissimo!? " continuò la carota a strillare.
" E quale sarebbe il problema? " rispose con faccia tosta Levi.
Ma egli non ricevette risposta, perché la rossa aveva assunto un viso paonazzo, troppo impegnata a squadrare ogni minimo dettaglio di Hanako con gli occhi.

" Carota di merda mi stai ascoltando? " la attaccò lo scorbutico, afferrandole il collo della maglietta.
Scattai all' indietro; avevo paura che, dato il tipo violento quale si fosse rivelato, potesse iniziare ad usare le mani su carotina.
" Prima di tutto ti calmi. Secondo, non ci siete solo voi in questa casa, e dato che avete già traumatizzato quella povera bambina- disse indicando me - cercate perlomeno di non traumatizzare anche Hoshi. Con quel volume così alto sicuramente si sarà fatto due domande "
finì di dire tornandosene da dove era comparsa, prima che Levi la lasciasse andare.

" Chi è Hoshi? " chiesi io, era effettivamente la prima frase che spiaccicavo da quell' incontro.
" Tch, ma allora sai parlare " commentò con tono assente Levi.
" Un ragazzino della tua età, perché non vai da lui? Così vi conoscete " propose Mikasa con tono non troppo entusiasta, come se avesse trovato una scusa per mandarmi via per salvarmi da tre esseri ai fini adolescenziali e i loro impulsi. Forse non per cattiveria, ma avrei fatto anch'io la stessa cosa dopo quello che era accaduto.
Così accettai e, dopo aver dato un'occhiataccia a mio fratello, Mikasa mi condusse per un corridoio fino a svoltare davanti a una stanza.

" Hoshi, ti lascio in sua compagnia. Si chiama T/N. Non fate troppo baccano " si limitò a questo la sua presentazione prima di sgattagliolare via.
Lasciatami sull'uscio della porta di una cameretta maschile, davanti a me si mostrò un ragazzino della mia stessa età impegnato a giocare alla play.
Portava un taglio corto e il ciuffo che gli copriva un occhio solo, bianchi come il latte. I suoi occhi verdi mi scrutavano dal basso verso l'alto, che ancora in silenzio picchiettò con una mano il pavimento invitandomi così a sedere accanto a lui.
Feci come richiesto, sedendomi nel punto indicato per poi ricevere da egli, ancora in silenzio, il secondo controller.
Non deve essere un tipo di molte parole. Perfetto, nemmeno io.
" Scegli un personaggio " furono le sue prime parole. A esse, mi concentrai sullo schermo; sembrava essere un classico picchiaduro che mi richiedeva di selezionare uno dei venti personaggi disponibili.
Ne scelsi uno a caso e l'albino al mio fianco fece iniziare la partita.
Man mano che l'incontro andava avanti il ragazzino di nome Hoshi si prestava a spiegarmi i comandi base necessari, e questo fu molto utile per iniziare a conversare dato il silenzio straziante tra noi due.

" Andiamo è solo la quinta partita che fai e già hai trovato come battermi! " si lamentò lui sdraiandosi a pancia in su sul pavimento, sfinito dai diversi round di fila.
" Gioco con mio fratello a casa. Non è propio lo stesso gioco ma è sempre un picchiaduro " iniziai io poggiando il controller sul pavimento, accanto al primo.
" Ma sei una ragazza. A voi non piacciono i videogiochi " si lamentò lui, ancora incredulo, sbattendo ripetutamente i piedi sul suolo.
" E invece si. " diedi prova con la mia esistenza, fissando il suo viso mentre tornava seduto a gambe incrociate.

" Sarà... ma ora ho fame. Voglio un frullato " disse di punto in bianco egli.
È un bambino molto molto strano.
Lo vidi alzarsi da terra e avvicinarsi al tavolino più vicino. Tornò poi al suo posto con due frullati, uno di questi lo avvicinò a me porgendomelo.
" Non ne hai mai provato uno? " chiese egli notando la mia riluttanza nel prenderlo.
Scossi la testa negativamente.
" Provalo, se non ti piace non berlo. " disse semplicemente.
Poco convinta lo assaggiai.
" È molto buono! " dissi stupita dal quel gusto dolce e fresco, avevo trovato qualcosa che mi piacesse che non fosse al cioccolato.

~ 𝕤𝕖𝕚 𝕤𝕠𝕝𝕠 𝕦𝕟 𝕓𝕒𝕞𝕓𝕚𝕟𝕠 ~ Mikey x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora