[ Capitolo 51 ] ~ Sono fatto (di te) ~

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POV T/N

Passavo per la solita piazzetta che sentii qualcuno alle mie spalle richiamarmi:
" T/N-Chan! "
gridò una voce profonda, portandomi a girare nella sua direzione.
" Umh? Draken? Che ci fai qui, non sei malato? " chiesi con un sopracciglio alzato sospettosa della sua strana presenza fuori da un letto caldo.
"Sono sgattagliolato da Emma, erano finiti gli antidolorifici e lei non voleva che uscissi fuori a comprarli "
spiegò in poche parole mentre ci incamminavamo nella stessa direzione.

" Come state tu e Mikey? " chiesi durante il tragitto
" Beh io sono quasi in forma, ma per il tuo ragazzo... ci sono dei miglioramenti ecco " disse lui poco convinto, continuando a guardare la strada davanti a sé
" Argomenta, grazie. " dissi con poca voglia di indovinelli e complotti
" Se vuoi un' analisi medica, il dottore lo sta visitando. " rispose tagliente non volendomi rispondere
" Adesso? Non è un po' tardi? "
" Sai lui com'è fatto, in questo momento starà minacciando di morte quel povero vecchio che tenta solo di imboccargli la medicina da tre ore"
"  Povera Emma... " pensai ridacchiando alla scena.
Ormai il cielo era oscurato e nuvoloso, prometteva pioggia, ma per fortuna eravamo quasi a metà strada
" Quindi appena sei guarito riprenderai tu a sostituire Mikey vero? " chiesi speranzosa, ma anche questa risposta non sembrava volesse arrivare.
Lo fissai per un po' in quel silenzio interrotto solo dai nostri passi e dal suo respiro rumoroso e affaticato
" ... " il suo viso sembrava farsi rossiccio instintivamente, gli occhi iniziarono ad essere lucidi ma le pupille puntavano ancora sulla strada come i suoi piedi.
" Draken? Cazzo, ti senti bene?! " mi impanicai mentre strattonavo il suo braccio enorme coperto solo da una leggera giacca nera, messa così velocemente da non coprire niente.
Continuava ancora a camminare che al mio gesto si fermò bruscamente.
Portò lentamente lo sguardo su di me, non serviva che fiatasse più.
Lo presi per il braccio che tenevo ancora tra le mani e lo portai al mio collo, afferrai il sacchetto con dentro le medicine e cercai ti reggere il suo corpo fino a destinazione.
Un'impresa difficile ma che avevo già attraversato al tempo del festival, l'unica differenza era che non aveva un coltello conficcato all'addome ma i sintomi di una pallosa febbre.

" S-su spilungone siamo arrivati " dissi mentre lo gettavo di peso sul divano di quella casa
" Dobbiamo far abbassare la temperatura, è troppo alta " dissi controllando il termometro
" Ci penso io " disse con tono stanco e esaurito Emma mentre correva in cucina.
Quella povera ragazza era rimasta rinchiusa per troppo tempo in quelle mura che andavano a sostituire una camera da ospedale, andando avanti e dietro come una pazza per tenere a bada entrambi. Se c'era qualcuno da ritenere esausto, era propio lei.
Mentre nella camera da letto poco distante si sentivano le peggio urla di un Mikey imbestialito contro un innocente medico malcapitato e ignaro della mia presenza, io aiutavo sua sorella a riprendere Draken.
" E-Emma... cof cof " sentii lo spilungone mugugnare in fin di vita.
- Credo che mi toccherà sgobbare per un altro bel po'... -
" Eccomi qui " disse la biondina mentre poggiava delicatamente della stoffa impressa in acqua fredda sulla fronte del ragazzo steso
" Mi sa che è meglio se vado a calmare Mikey " annunciai mentre mi dirigevo verso la sua stanza non aspettando risposta o permesso.

Senza bussare ruotai la maniglia della porta, non l' avessi mai fatto che trovai il mio presunto ragazzo con una spada laser in stile Star Wars tenere lontano un tizio con addosso un camice bianco che gli porgeva delle pillole.

In non poco tempo riuscii a calmare quei due, per quanto riguarda lo stato di salute del nanetto...
" Il peggio è passato e se escludiamo la grave tosse possiamo anche consideralo guarito del tutto; ma è fortemente sconsigliato che esca fuori. In questo periodo soprattutto, è meglio evitare una ricaduta. Le ho prescritto alcune medicine che dovrà prendere mattina e sera, se ci sono altri problemi non esitate a scrivermi ma io non verrò mai più a fare una visita di persona in questa casa. " ricordai le ultime parole del medico prima di abbandonare, indignato, la struttura tutto sudato.

~ 𝕤𝕖𝕚 𝕤𝕠𝕝𝕠 𝕦𝕟 𝕓𝕒𝕞𝕓𝕚𝕟𝕠 ~ Mikey x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora