Capitolo 32 ~ Cane al guinzaglio ~

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" Nanna " dissi ancora vittoriosa con voce da bambina felice.
" Notte, mocciosa " disse l' ultima parola imitando la voce di un certo Levi.

Anche se non voleva ammetterlo, ero sicura che non gli dispiacesse propio del tutto quel contatto.
La mia teoria venne infatti conferma con quella sua stretta al mio corpo con le sue braccia robuste.
Erano comunque le 5 del mattino e la mia mente era ormai già sveglia ma riuscii comunque a rilassarmi tranquilla quella notte invidiando il ragazzo sotto di me che in poco tempo si era già riaddormentato.

" Ma buongiorno " salutai colui che aprì a fatica gli occhi realizzando di avere ancora il mio peso addosso.
" Mhmmm giorno " lo sentii mugugnare
" Come mai sei già sveglia alle 7 del mattino? Non devi mica andare a scuola di domenica " disse stranito
" Non ho dormito " dissi il tutto accompagnato da uno sbadiglio
" Lo vedo dalle occhiaie che hai. Splendore "

- Ooh senti non me scassa o cazz e prim mattin bell e fra.-

"  Ma che gentile. Comunque dobbiamo parlare "
" Sei rimasta incinta di Mikey? Sarò zio? Io voglio un maschietto " Scherzò lui sulla cosa
" E se fosse femmina che faresti? " chiesi dandogli corda
" Non lo so " disse in uno sbadiglio
" Ti do un calcio nelle palle e sai che ne sono capace. Quindi ti conviene fare il serio "
" Lo so purtroppo, a mie spese però. "
disse mentre scendevo di dosso e mi mettevo seduta al suo fianco.
Egli alzò il busto reggendosi coi gomiti pronto ad ascoltarmi anche se ancora intontito dal sonno.
" Ecco... tu hai visto con i tuoi stessi occhi papà che soffocava Henry?" chiesi riluttante
" Mhmm riguarda questo?... No, quel giorno corsi a portarti in ospedale e al mio ritorno trovai la casa in fiamme con i pompieri che spegnevano il fuoco.
Un vicino aveva sentito delle urla, ha chiamato la polizia ma hanno trovato la casa in fiamme, è stato un pompiere a dirmi quello che era successo.
Trovarono solo il corpo di un bambino quel giorno, di papà invece nessuna traccia "
disse quelle parole con l'ammaro in bocca, ormai del tutto sveglio
" Ecco, c'è la possibilità che... Henry sia ancora vivo. " spiegai con riluttanza.
Lo vidi riflettere alle mie parole del tutto confuso da esse e su cosa rispondere, ci ragionò in silenzio per molo per poi dire:
" Diciamo che questa idea è quasi impossibile ma mettiamo caso che sia vera, come fai a dedurlo? " chiese aggrottando le sopracciglia e guardandomi con sospetto.
" Avvolte quando dormo o prendo medicine molto forti faccio sogni molto strani, sembrano quasi reali, come se fossero i miei ricordi d' infanzia... in uno di questo c'era la mamma in ospedale. In quel sogno mi disse che ... "
lì mi bloccai al solo pensiero e un brivido mi passò per la schiena. Il ragazzo notandomi cercò di confortarmi accarezzando la mia testa scompigliandomi ancora di più i capelli.
" Mi disse che papà era capace di tutto...
Mi disse che la mandò in ospedale sanissima obbligando i dottori a ricoverarla nelle sale destinate ai malati terminali.
Mi disse che lui era capace di fingere la sua stessa morte e la nostra.
Io sono convita che quel ragazzino del treno di ieri sia nostro fratello "
Dissi tutto dopo aver preso un bel respiro, portai lo sguardo sul suo volto per vedere la sua reazione e lo vidi sgranare gli occhi
" Se fosse come dici tu e non stai impazzendo... di chi era il corpo che ritrovarono? " si domandò mentre alzavo le spalle non avendo idee
" Vabbè...andiamo a fare colazione? Non ho sonno ma ho fame " dissi per cambiare argomento
" È la prima volta in tutta la mia vita che ti sento dire: Ho fame " disse alzandosi seguito da me

" Pronta per diventare una figona!? " dissi alla ragazza ai piedi della porta pionbandole in casa.
" Mi sono già fatta la doccia devo solo scegliere i vestiti " disse Emma portandomi in camera sua
" Vediamo un po' " dissi cercando nel suo armadio.

Passarono un totale di ben due ore per scegliere i vestiti e per il trucco e parrucco.
" Eccomi qui! " disse la biondina entrando in ingresso più bella di sempre.
" Sei stupenda. A che ora è l'appuntamento?"
" Alle 17: 30 "
" E muoviti che è tardissimo! " dissi guardando l'orario: 17: 56.
Ma ad interrompere quel momento d' anzia fu lo squillo del mio telefono a cui non mancano a rispondere

~ 𝕤𝕖𝕚 𝕤𝕠𝕝𝕠 𝕦𝕟 𝕓𝕒𝕞𝕓𝕚𝕟𝕠 ~ Mikey x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora