~ 𝕤𝕖𝕚 𝕤𝕠𝕝𝕠 𝕦𝕟 𝕓𝕒𝕞𝕓𝕚𝕟𝕠 ~ Mikey x Reader

Capitolo 46 ~ Non esiste la perfezione ~

POV T/N

" T/N aspetta, lo vuoi un passaggio a casa? Ti riporto in moto " a bloccare la mia corsa di felicità fu Mitsuya.
" Eh? No tranquillo non-
" Me lo ha ordinato Mikey non puoi dire di no mi spiace " disse in un sorriso il ragazzo
" Va bene allora "

Ad unirsi al gruppo furono anche Smiley e Angry che ci facevano da scorta
" Come mai venite anche voi due? " chiesi curiosa della loro inaspettata compagnia mentre raggiungevamo il parcheggio delle moto, nonché il marciapiede.
" A beh perché volevamo farvi compagnia... " disse con poca convinzione Smiley.
Vidi Angry squadrare suo fratello maggiore in malo modo, più del suo solito, per poi guardare me
" Principalmente perché ci serve un favore. " disse faccina arrabbiata con sincerità
- Te pareva -
Smiley fulminò a occhi chiusi suo fratello per poi continuare il discorso:
" Ci serve la tua forza per una azzuffata e dato che sei il capo dovresti aiutarci! Mikey si cura personalmente di ogni membro della Toman in singolo "
" Ma non ti sentire obbligata eh, cioè nel senso... ci farebbe piacere se ci dassi una mano. Con il tuo aiuto vinceremo di sicuro ecco... " continuò a testa bassa
- Cristo, se me lo chiedono così... -

Mi avvicinai a loro dopo che Mitsuya mi aveva già allacciato il casco in testa
e misi una mano sulla spalla di Smiley per fargli alzare la testa a guardarmi
" Ragazzi... faccio tutto quello che volete, ammazzo anche chi serve morto. Ma adesso io voglio dormire, domani sono tutta vostra. " dissi con tono sia di disperazione che di minaccia.
Alle mie parole ad Angry si illuminarono gli occhi mentre Smiley dalla felicità mi strinse in un abbraccio.
- Che hanno combinato sti due per arrivare a tanto? -
" Grazie grazie grazie! " urlò Smiley prima che lasciasse la presa
" Oh si bello tutto ma ci vogliamo muovere?! Io ho delle sorelle a cui badare " si lamentò Mitsuya mentre mi spingeva verso la sua moto
" No. T/N sale con me. " protestò Angry prendendomi di peso fino a portarmi a sedere sulla sua moto
- È il suo modo di ringraziare? Carino.-
" Non mi interessa con chi va. Io devo-"
" Abbiamo capito babysitter, l'unico che è ancora in piedi sei tu " gli fece notare Smiley che lo zittì.

Insieme, i tre ragazzi riuscirono a portarmi finalmente a casa.
Restituii il casco a Mitsuya e dissi:

" Beh voi due potete passare domani da me per dirmi di più su questa azzuffata. Grazie per il passaggio, buonanotte principesse. " li salutai il più velocemente possibile mentre percorrevo il vialetto di casa
" Notte Boss! " - " Notte... " - " Buona notte T/N-Chin "
A concludere il coro con il saluto di Mitsuya, entrai in casa a chiudere poi la porta dietro di me con il sottofondo delle moto che si accendevano per permettere ai ragazzi di andarsene alle rispettive case.

Feci strusciare la schiena contro la porta, chiusi gli occhi forzatamente e lasciai che essa reggesse totalmente il mio peso corporeo.
Sbuffai stanca e mezza morta ripensando a come in un solo giorno io abbia preso così tanti impegni per una durata di non so nemmeno quanto tempo.
Strizzati gli occhi con foga fino a farmi male notai la luce accesa nel bagno. Non l'ho spenta ieri? Cazzo l'ho rimasta accesa per un giorno intero...
Colpevole della mia rincoglionaggine mi diressi nella stanza, oltre per spegnere essa, a togliere il trucco fatto gentilmente da Emma questa mattina.

Afferrai la maniglia senza troppi pensieri che quando spalancai la porta rimasi sorpresa di trovarci dentro Hanako, senza maglietta, a farsi la barba
" Hai questo brutto vizio di entrare senza bussare " lo sentii mugugnare mentre si spalmava la schiuma da barba sul viso, guardandosi sul grande specchio che era appeso sopra il lavandino bianco.
" E tu hai il brutto vizio di appropiarti di questa casa come se fosse la tua " dissi più irritante del solito mentre, a condividere lo spazio libero dello specchio con lui, prendevo dei dischetti per imprimerli con lo struccante
" È venuto il tuo ragazzo, sta in camera tua " mi avvisò con nonchalance lui mentre cercava un rasoio nei cassetti sotto il lavandino.
Il suo tono di voce però, non era più che rilassato, era strano, come se cercasse di reprimere qualcosa nel profondo con l' intento di nascondermi ciò che provava veramente.
" Come? E me lo dici così?! " dissi stranita mentre mi sfilavo i componenti superiori della divisa, rimanendo in reggiseno
- Come ha fatto a convincere Emma a lasciarlo uscire con l'influenza? Ora mi arrabbio seriamente -
" E come te lo avrei dovuto dire? Con la voce da Gandalf? " scherzò lui.
A conoscerlo bene, faceva sempre così quando ero piccola... quando voleva nascondermi qualcosa tentava sempre di evitare il discorso facendomi ridere, e io odiavo e odio tutt'ora il suo modo di evitare i problemi.
Quale fosse il mio? Dormire.
" In ginocchio con un bel manga da regalarmi in mano " risposi ad assecondarlo
" Se... comunque me ne torno nel mio appartamento sta notte, avrai casa libera " continuò ad avvisarmi con tono sfacciato.