Capitolo 30 ~ Facciamo un gioco, vince chi perde ~

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POV T/N

" Avete ragione magari andiamo tutti a casa, che ne dite? Siete tutti dell'idea? " propose Chifuyu. Tutti d'accordo ce ne tornammo verso la stazione.

Superati i vari controlli salimmo a bordo e una voce mi richiamò:
" T/N se serve qualcosa noi siamo al vagone A6 " disse Hanako
" Va bene, io invece sto all'ultimo. E2 " dissi mentre lo vidi passarmi avanti e sparire dalla mia vista.

Stanca della giornata mi andai a sedere su uno dei tanti posti liberi, non mi interessava vicino a chi ero, volevo solo riposare gli occhi e magari dormire per tutto il viaggio.
Non mi andò poi così male visto che si sedettero Angry e Smiley in mezzo a me...
piano piano i miei occhi cedettero dalla stanchezza come il mio corpo.
- Credo di essermi addormentata sulla spalla di Angry... bè se non si lamenta non dovrei essere di fastidio, no? Posso dormire tranquilla con un cuscino sotto la testa -

In sogno

Ero in una stanza chiusa illuminata principalmente da luce bianca, ero seduta su una poltroncina da visita.
Ai miei piedi avevo una piccola figura animata che era impegnata a giocare sul pavimento a piastrelle,
Henry stava ammazzando il tempo giocando con una barchetta di plastica.
" Mi prendi in braccio? " chiese guardandomi.
Senza risposta afferrai il corvino e lo sistemai sulle mie gambe, egli mi rivolse un sorriso e tornò a giocare.
Di fronte a me invece si poneva un letto singolo da ospedale, esso era occupato da una seconda figura questa volta adulta e snella.
Capelli lunghi e c/c con occhi azzurri come quelli di Hanako,
mia madre era seduta sul lettino e mi fissava, sembravamo nel pieno di una discussione o più precisamente in uno dei casi molto rari dei suoi momenti di sfogo.
Henry si era ormai addormentato con la testa appoggiata sul mio petto che mia madre riprese il discorso da dove si era interrotta un secondo prima:

" Tuo padre è capace di tutto, se un giorno venissero ad arrestarlo farebbe credere alla polizia che sia morto, ma anche se trovasse un modo per fuggire stai sicura che muore per overdose, a lui non basta solo ubriacarsi, no... vuole farsi pure di cocaina.
Probabilmente direbbe stronzate anche su di voi, prendi me per esempio: solo perché una volta provai a intromettermi nei suoi piani mi mandò in ospedale convincendo i dottori che io abbia una malattia incurabile.

Ma guardami, T/N sono sana come un pesce. Morirò comunque però, in poco tempo solo a causa sua, solo perché una adolescente ingenua anni fa sì innamorò dell' uomo sbagliato il giorno giusto secondo i calcoli di costui...

Magari potrebbe usare Henry come corriere della droga, mandare te a lavorare in qualche bordello... forse solo Hanako potrebbe ancora salvarsi"

La figura si fermò a riprendere fiato, aveva uno sguardo basso e assente.
Era esausta, stressata. Ella sembrò riflettere sulle parole usate, erano parole rimaste chiuse per molto tempo.
Esse cadevano pesanti sulla bambina ingenua che allora era ad ascoltare, poco e niente riusciva a capire di quelle parole ma sapeva che era meglio così, era meglio dimenticarle perché portavano con sé tanto dolore e oppressione.

Dopo la breve pausa mamma si rivolse una seconda volta a me, questa volta con sguardo deluso, forse da se stessa o forse dalla bambina incapace di comprendere anche con uno schema ben progettato le sue parole.
" Io come madre dovrei sempre pensare al meglio per i miei figli ma... per una volta, una sola e unica volta vorrei fare la realista e dire le cose come stanno per prepararvi al peggio.
Magari non accadrà nemmeno tutto ciò... magari tu e Henry andrete a vivere con lo zio, chi può saperlo... " disse l'ultima frase con un sorriso sulle labbra.
- Con lo zio? -

Questo sorriso non apparteneva a una persona felice, anzi... apparteneva a colei che subito dopo scoppiò in lacrime e mi diede un forte abbraccio.

~ 𝕤𝕖𝕚 𝕤𝕠𝕝𝕠 𝕦𝕟 𝕓𝕒𝕞𝕓𝕚𝕟𝕠 ~ Mikey x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora