FUTURO ALTERNATIVO: 12 ANNI DOPO

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                      SPIN-OFF

Vi siete mai chiesti come fosse quel orribile futuro di cui Takemichi ci aveva parlato? Mikey era arrivato a tal punto da uccidere la persona che più amava... ma forse le cose non sono andate come dal punto di vista di Takemichi, chi può dirlo.

Se siete curiosi di sapere come andò a finire beh ecco per voi pronto il capitolo; vi informo da subito che è un po' lungo e non è necessario per la trama.
Leggetelo quindi con calma e nessuna fretta se lo desiderate...

Grazie a voi che avete deciso di restare e buona lettura.

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POV T/N

Abiti neri rivestivano il mio corpo, erano tristi, apatici ma adatti ad attraversare la navata di quel tempio.
Un tappeto nero, era ciò che avevo sotto la suola delle scarpe anche esse del medesimo colore;
Non potei dire che aspetto avesse il mio viso, perché anche se mi guardassi in uno specchio per tutto il giorno, tutto ciò che avrei potuto vedere sarebbe stato soltanto un cumulo di stanchezza e occhiaie.
Passo dopo passo, osservavo l'interno di quel tempio antico, oltre a me si sentiva il vociare di poche persone.
Alcune erano in lacrime, altre erano con le mani giunte a pregare, mentre altre invece preferivano fissare il vuoto interdetti su come sentirsi e su come calmare il trapelare di diverse emozioni l'una di seguito all'altra.

Esse erano disposte a sedere su quel pavimento di legno rigido e freddo, inginocchiati e divisi tra i due margini del destra e sinistra, permettendo così di lasciare libero spazio a quel tappeto nero che, percorrendo tutta la navata, portava ad onorare quell' imponente e troneggiante altarino funebre.

Un piccolo inchino con il capo, feci mostrando rispetto per il defunto arrivata all' altare.
In questo caso però, su quell' enorme tavolo ricolmo di fiori stupendi e di vario tipo, al centro si trovavano ben due cornici bianche e laminate alla perfezione.
L'immagine a sinistra mostrava un 35enne dai capelli prosperosi e neri, essi erano legati in un codino dietro il capo, lasciando qualche ciocca ribelle a incorniciargli il viso.
A splendere nella foto però, non era il suo viso né tanto meno i capelli, erano i suoi occhi azzurri e splendenti di vita propia a rubare la scena.
Solo il suo sorriso, forse, poteva competerli.
Se foste lì con me, in quel momento, a guardare quella foto molto probabilmente mi direste:
" T/N ma sei ceca? Non sta sorridendo, ha le labbra serrate! "
Era vero, sul suo volto non c'era un sorriso a trenta due denti così splendente da poter quasi rubare il posto al sole, forse addirittura al suo posto si trovava un broncio o ché so io, ma non era quello il punto.

Si dice che sorridere sia una conseguenza dell' essere felice, non nego che sia il falso ma non sempre è così. Vi potrei giurare io stessa che quel ragazzo nella foto, nonché mio fratello maggiore, era più che felice al momento dello scatto, ma voi di certo non mi credereste;
Perché per essere felici bisogna saper sorridere all' occasione che si pone sul  nostro cammino finché non si è pronti a capire che prima o poi, il vostro sole sul viso sarà presto oscurato da pioggia a catinelle proveniente da quelle fastidiose nuvole che comunemente vengono chiamate occhi.

E quel ragazzo ormai uomo, dagli occhi azzurri come il cielo, era affiancato da un ragazzino di 18anni.
Troppo giovane anche lui per un destino così crudele e liberatorio era a suo malgrado lì, con un sorriso forzato sul volto mentre mangiava un enorme piatto di ramen.
Egli portava capelli neri e un taglio corto, ma non abbastanza dall' impedirgli la visuale con quei ciuffetti che gli ricadevano sulla fronte. Al contrario della foto lì accanto, essa portava un sorriso evidente a voi che avreste provveduto a guardare il suo viso, quest' ultimo era sporco di sugo all' angolo della bocca.

~ 𝕤𝕖𝕚 𝕤𝕠𝕝𝕠 𝕦𝕟 𝕓𝕒𝕞𝕓𝕚𝕟𝕠 ~ Mikey x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora