Capitolo 11 ~ Un'ultima volta ~

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POV MIKEY

Sul ciglio della strada che si trovava accanto alla sponda del fiume si trovava una macchina che andava a fuoco.
I pensieri che seguirono erano orribili ma purtroppo avevo già dedotto che avessero ragione.

Il mio corpo era immobile, in preda allo shock. La mia mente non dava segnali di vita e neache io. In quel momento riuscivo a vedere solo davanti a me, come se ci fossi solo io e la macchina che bruciava. Potevo comunque vedere le sagome dei miei due compagni, anche loro nel mio stesso stato ma che erano capaci di rispondere agli stimoli del loro corpo, questi si avvicinarono alla macchia e facendo attenzione a non procurarsi bruciature sembravano cercare qualcosa o meglio, qualcuno.

Emma, in lacrime si voltò a guardarmi per poi raggiungermi e darmi conforto mentre Draken decise di aprire il bagaiaio della macchia che andava ancora a fuoco e si diresse da noi portando con sé un corpo ricoperto di ustioni molto gravi.

Quest'ultimo inoltre aveva dei tagli profondi su tutto il corpo ed era ricoperto da liquido rosso, compreso la testa. I suoi vestiti a stento le coprivano la pelle mentre il viso non era riconoscibile per quanto fosse ricoperto di sangue e terra.
Ma tutti i presenti in quel momento, compreso me, sapevano chi fosse, T/N.

Non riuscivo a guardare nessuno in faccia, tutto ciò che feci era tenere fisso il contatto su quella ragazzina.
Lacrime iniziarono a rigarmi il viso e a oscurarmi ancora di più la visuale. Non pensavo a niente, avevo solo un vuoto profondo che veniva coperto solo dal vociare di Emma mentre chiamava i soccorsi.
L'unica cosa che feci fu prendere tra le mie braccia quel corpo, le mie mani tremavano e quasi non riuscivo più a reggermi in piedi.
Lentamente mi accovacciai mentre la reggevo ancora e inseguito mi seguì un profondo dolore interiore. Ora potevo provare qualcosa, null'altro che dolore e senso di repressione. Le lacrime si facevano più frequenti e dopo che, quelle che mi sembravano ore passarono, l'ambulanza arrivò da noi per poi caricare la ragazza sulla barella e portarla nel veicolo.

Adesso provo ancora quel senso di vuoto, ero in piedi mentre la guardavo andarsene da me, un' altra volta.

"Vai con lei, noi vi raggiungiamo con le moto" mi disse Draken dietro di me.
Non so come, forse spinto dal non voler perderla per una seconda volta ma, il mio corpo finalmente si poté muovere e arrivai ad entrare con gli specialisti del primo soccorso sul veicolo.

Arrivati all'ospedale portarono la ragazza in stanza operatoria mentre mi lasciavano aspettare in stanza d'attesa.

Ero seduto su una delle tante sedie e le lacrime non si fermarono mai per un istante.
Quel tempo da solo mi fece riacquistare la ragione e i miei pensieri iniziarono a sfiorire.
Ad essere sinceri preferivo lo stato di vuoto perché tutto ciò che pensavo mi faceva venire da vomitare.
- No, non puoi lasciarmi così. Non puoi andartene come se nulla fosse. Ti prego rimani con me, ti devo ancora delle scuse. Torna da me. Torna da me. Lasciami prenderti in braccio per un ultima volta, lasciami guardare di nuovo il tuo bel viso. È colpa mia se tutto ciò è successo, è solo colpa mia. Lasciami rivederti per l'ultima volta e giuro che non ti farò mai più del male. Mi allontanerò anche da te se vuoi, ma non smetterò mai di pensarti. Quindi per favore, torna da me -

Continuai così per un po' poi mi raggiunsero anche Emma e Draken. Questi, anche loro in lacrime, cercarono di consolarsi a vicenda ma io non riuscivo ad ascoltarli. Avrei preferito morire che passare un'altra ora in quella stanza di cui l'aria era ansiosa e deprimente ma non potevo, non posso morire finché non ti rivedrò.
Poi il mio corpo decise di farmi ritornare ad usare le orecchie e ascoltai una loro conversazione:

Emma:
No, lei se la caverà. Lo so, me lo ha promesso. Mi ha detto che sarebbe tornato tutto apposto e di fidarmi di lei. Io l'ho fatto e mi fido ancora. Non morirà così!

~ 𝕤𝕖𝕚 𝕤𝕠𝕝𝕠 𝕦𝕟 𝕓𝕒𝕞𝕓𝕚𝕟𝕠 ~ Mikey x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora