Unpredictable |Mattheo Riddle

Sala comune

Tornai in camera ancora stordita da ciò che era successo negli spogliatoi.
Mi sedetti sul bordo del letto e mi passai le mani tra i capelli sospirando.
«Cosa cazzo ho fatto» sussurrai.

Sobbalzai quando sentì la porta della camera venire aperta.
«Dio Lexi che faccia» disse Pansy.
«Tutto okay tesoro?» mi chiese Daphne ed io mi limitai ad annuire.
«Puoi parlare con noi lo sai» disse Pansy.
«Niente ragazze è tutto okay» sussurrai.

«Allora sai già cosa metterti per la festa?» disse Pansy.
«Ehm si avevo qualche idea» dissi.
«Perfetto, dai su a prepararsi» disse Pansy battendo le mani.
Io e Daphne ci guardammo e scoppiammo a ridere mentre Pansy ci guardava male.

Indossavo un vestito nero con sopra una giacca di jeans sempre nero.

«Cazzo sei una bomba» disse Pansy.
«Farai colpo su qualcuno secondo me» disse.
«Macché smettila, dai andiamo» dissi spingendo le due ragazze fuori dalla mia camera.

Arrivammo in sala comune e la musica risuonava in tutta la stanza facendo quasi tremare le pareti, odore di fumo e alcol era sparso in tutta la stanza.
Mi guardai intorno e vidi Mattheo in un angolo che mi stava guardando.

Lo vidi leccarsi le labbra e poi si avvicinò a me.
«Wow» sussurrò.
«Devo prenderlo come un complimento?» chiesi.
«Non ti ho mica detto che sei la ragazza più bella in questa stanza» disse.
«Ora lo hai fatto» sussurrai.
«Lo so. Questo puoi prenderlo come complimento» disse avvicinandosi a me.

Si avvicinò al mio orecchio.
«Sei stupenda. Questo vestito mette in risalto tutto.» mi sussurrò.
Deglutì e lo guardai negli occhi, lui mi fece l'occhiolino e andò verso il bancone degli alcolici.

Ripresi a respirare solo quando era a qualche metro di distanza da me.
«Cazzo sei bellissima sta sera» disse una voce alle mie spalle.
«Solo sta sera?» chiesi.
«Anche gli altri giorni non sei male Lestrange» disse.
«Wow Malfoy, il più bel complimento che abbia mai ricevuto» dissi.
«Lo so, principessa» sussurrò lui.

Mi prese per i fianchi e mi guardò dall'alto.
Sorrideva mentre il suo sguardo faceva avanti e indietro dai miei occhi alle mie labbra.
Non seppi perché lo feci, ma lo baciai e lui ovviamente non si sottrasse.

«A cosa lo devo?» mi chiese.
«Niente, avevo voglia» gli dissi prima di andare dalle ragazze.

La musica era alta, e stavo ballando con Pansy e Daphne che erano quasi completamente andate, così come me.
«Balliamo?» mi chiese Mattheo vicino all'orecchio.

Mi voltai verso di lui, e lo guardai poi mi limitai ad annuire.
Mi prese per i fianchi mentre io avvolsi le mie mani intorno al suo collo.
Eravamo vicini, forse fin troppo, i nostri respiri si mescolavano in uno solo, le nostre bocche erano a pochi centimetri di distanza.
Spostò le sue mani sul mio viso e mi baciò.

Era un bacio che conteneva di tutto, dall'eccitazione, alla passione fino alla rabbia.
Ci staccammo entrambi senza fiato, alzò la testa e si leccò le labbra così voltai la testa verso la persona che stava guardando, rimanendo immobile quando vidi Draco.

«Posso unirmi?» mi chiese guardandomi negli occhi.
«Si» sussurrai e lui si mise dietro di me, portando le mani poco sopra quelle di Mattheo.
Deglutì portai una mano attorno al collo del ragazzo dietro di me, iniziando a muovermi a ritmo di musica.

Entrambi mi baciavano il collo mentre io avevo gli occhi chiusi godendomi le loro attenzioni.
Draco mi strinse i fianchi e mi fece girare verso di lui, Mattheo invece continuava a tenere le mani sui miei fianchi baciando le mie spalle nude.
Mattheo si muoveva lentamente dietro di me, ed io mi strusciavo su di lui che iniziavo a sentire duro.

«Basta sennò finisco per scoparti davanti a tutti» sussurrò il ricciolo lasciando la presa sui miei fianchi.
Rimasi a ballare ancora un po' con Draco con il quale mi scambiavo qualche bacio di tanto in tanto.

Dopo un po' mi sedetti sul divanetto vicino a Pansy e Daphne.
«Il biondo dove lo hai lasciato?» mi chiese Daphne.
Alzai lo sguardo e vidi quello di Mattheo diventare più cupo.
«È andato a prendere da bere» dissi semplicemente.
«Fanciulle e Mattheo, che ne dite di giocare?» ci chiese Blaise.

«Io ci sto» risposi subito, e così fecero tutti gli altri.
«Ci sono anche io» disse Draco sedendosi su una poltroncina.
«Bene allora, Draco obbligo o verità?» chiese Daphne.

«Verità» disse il biondo.
«Chi è la persona più attraente in questa stanza?» chiese Daphne.
«Astoria» disse e vidi la ragazza sorridere, mentre io la fulminavo con lo sguardo.

Vidi Malfoy girarsi verso di me e ridacchiare, mi portò una mano sulla guancia ma io gliela cacciai in malo modo.
«In realtà sappiamo tutti che è Lexi» continuò Draco ridacchiando.
«Cosa?» disse Astoria.
«Non dirai sul serio?» chiese poi.
«Cosa Astoria? Ti da così tanto fastidio, sei così disperata» le dissi ridacchiando.

«Non ho chiesto a te, puttana» disse.
Mi alzai in piedi scrocchiandomi le dita.
«La prossima volta che mi chiami così ti ritrovi metri sotto terra» dissi.
«Dovrei avere paura di una puttana scadente come te?» mi chiese ridacchiando.
Presi un respiro profondo e chiusi per qualche secondo, la rabbia si stava impossessando di me.

La presi per il collo e le sbattei la testa contro il tavolino.
«Devo ripeterlo o hai capito?» le urlai.
«Mollami psicopatica!» urlò e le schiacciai di più la testa contro il tavolino.
«Hai capito o no?» le chiesi per l'ultima volta.
«Si!» disse lei così la lasciai andare.

«La pagherai Lestrange» borbottò.
«Io ne dubito Greengrass» dissi sedendomi di nuovo sul divanetto.
«Cazzo. Sei stata fantastica!» urlò Pansy.
«Non mi metterò mai contro di te» disse Daphne facendomi scoppiare a ridere.

«Dai continuiamo, allora Mattheo obbligo o verità?» chiese Pansy.
«Obbligo» disse.
«Bacia la persona di fronte a te» disse Pansy ridacchiando.
Alzai lo sguardo sul ricciolo e compresi in quel momento di essere io la persona che aveva di fronte.
«Pansy, dopo ti ammazzo» sussurrai.
«Stai zitta, mi ringrazierai» sussurrò lei.

Mattheo si alzò in piedi e mi porse una mano che afferrai per alzarmi.
Eravamo uno di fronte all'altro, e la distanza venne annullata da lui che mi prese per i fianchi.
Abbassai lo sguardo verso Draco che ci guardava con la mascella serrata e gli occhi di fuoco.

Mattheo portò le mani sul mio viso e mi baciò con foga.
Da subito le nostre lingue entrarono in contatto dandomi delle scosse di piacere lungo la schiena.

Ci staccammo e ci guardammo per qualche secondo, poi entrambi ci sedemmo al nostro posto.
Draco passava lo sguardo da me a Mattheo, io deglutì mentre il ricciolo ridacchiava.