«Non piangere»

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Il tempo passava fin troppo velocemente, febbraio passò in un lampo, stessa cosa marzo. Aprile ci offriva quel suo vento non troppo freddo e quel sole non troppo caldo.
Le lezioni proseguivano e con Mattheo le cose andavano bene. Era un'altra persona e lo amavo. In quelle settimane facemmo visita molto spesso a Evelyn.

Se pur fosse la madre del mio ragazzo stava diventando molto importante per me, mi ascoltava e mi dava consigli come avrei voluto che facesse mia madre. Molte volte Evelyn mi aveva spronato a dire ciò che provavo per lui, ma come sempre ogni qual volta che eravamo da soli mi bloccavo. Mattheo stava la maggior parte del tempo com me, stavamo in camera, alla torre, al lago, al campo da quidditch. Ogni posto mi ricordava lui.

Purtroppo mi dovetti anche dedicare al compito affidatomi dal Signore Oscuro. Io e Draco cercavamo di aggiustare l'armadio, Mattheo ci aiutò molto e di questo gliene ne fui grata.

L'altro giorno eravamo andati a Hogsmeade, andammo da Mielanda e presi così tante cioccorane che Mattheo dovette prendere due sacchetti. Successivamente andammo ai Tre Manici di Scopa e ci prendemmo una burrobirra a testa. Scherzammo e ridemmo per tutto il tempo. In quel periodo ci eravamo aperti molto l'uno con l'altro, in un certo senso io sapevo tutto di lui e lui sapeva tutto di me.

-

«Devo studiare» dissi mentre Mattheo era occupato a baciarmi il collo.

«Lo farai dopo» disse tra un bacio e l'altro.

«Dai Theo devo ancora iniziare tutto» cercai di convincerlo ma lui non si staccò, anzi continuò a baciarmi con ancora più foga.

«Vuoi seriamente che smetta Lexi?» mi chiese. Stronzo, ecco cos'era, era ovvio che non volevo che smettesse, ma dovevo ancora studiare mezzo programma di Difesa per gli esami.

«S-no» borbottai e vidi un ghigno comparire sul suo volto.

Mattheo scese a baciarmi il seno, fino alla pancia arrivando fino alle cosce. Gemevo e tremavo per il potere che il suo tocco esercitava sul mio corpo.
«Che cosa si usa contro un molliccio?» mi chiese.

«Cosa?» domandai senza fiato. Mattheo si alzò sul mio corpo mentre sfiorava con le dita la mia intimità.

«Rispondi Lexi» sussurrò vicino al mio orecchio.

«Le risate e l'incantesimo riddikulus», gemetti leggermente quando entrò dentro di me con le dita. «Brava», ghignò e mi diede un bacio sullo zigomo.

«Cosa sono i vampiri?» mi chiese. Gemetti quando le sue dita iniziarono a muoversi.
«C-cazzo, sono degli essere conosciuti come Morti Viventi» dissi e lui annuì.

«E gli avvincini?», mi sfiorò con le labbra il collo e un brivido mi pervase lungo tutta la schiena.
«Sono degli essere dal colore verde, e sono molto aggressivi» dissi e lui mi lasciò un bacio sul collo.

«Visto, le cose le sai Lexi» ridacchiò e mi sfiorò le labbra. Avevo una matta di baciarlo ma non gliel'avrei data vinta. Forse.

«Sei così bella» soffiò sulle mie labbra. Mi avvicinai a lui e presi il suo labbra tra i denti e lo sentì gemere così mi staccai per farglielo apposta.
Mi guardava con un sopracciglio alzato e ridacchiai. Nei suoi occhi vidi una scintilla e sorrise prima di baciarmi.

«Dobbiamo andare a cena» dissi quando ci staccammo entrambi senza fiato ma decisamente appagati per il bacio.

«Perché andare a cena se posso mangiare te?» disse con tranquillità e sentì le mie guance colorarsi di rosso.

«Fai schifo» borbottai e lui scoppiò a ridere.
«Sei in imbarazzo piccola» ridacchiò e lo guardai come se avessi appena visto un fantasma.

Unpredictable |Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora