Villa Malfoy

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La mattina dopo mi svegliai presto e quando aprì gli occhi vidi la figura di Mattheo che dormiva di fianco a me.Era così puro mentre dormiva, aveva il viso sereno e non corrucciato come tutti i giorni. Aveva i capelli arruffati che gli ricadevano sulla fronte che delicatamente gli spostai, lui parve avermi sentita e arricciò il naso.

Dio, ammetto di aver sentito lo zoo di farfalle dentro di me a quel gesto.

«Che fai mi fissi?» disse lui con la voce ancora impastata di sonno.
«Mi sono svegliata ora anche io» inventai.
«Mh mh» borbottò lui con un sorrisino.
«Dovremmo prepararci» disse lui.
«Vero» sussurrai e mi alzi dal letto con il suo sguardo addosso.

Andammo a fare colazione e poi ci dirigemmo al binario, dove ci sedemmo in uno scompartimento tutto nostro.

«Mi mancherete» disse Pansy.
«Dio Pansy non ci vediamo solo per qualche giorno» dissi
«Eddai sciogliti» disse Daphne.

«Uff va bene, mi mancherete anche voi»
«Wow è la prima volta che vedo Lexi Lestrange che dimostra affetto» disse Blaise.
«Fanculo Zabini» dissi ridendo.

Draco continua a lanciarmi sguardi, e io ricambiavo. L'idea di passare le vacanze con lui non mi entusiasma ma purtroppo dovevo farmelo andare bene. Passammo circa due orette sul treno poi arrivammo a Londra.

«Forza Lestrange, mio padre non accetta ritardi» disse il biondo, io sbuffai e sentì qualcuno dietro di me ridacchiare.

«Mattheo?» dissi.
«Eh già, felice di passare le vacanze con me?» disse il ricciolo.

Nella mia testa sorrisi, le vacanze iniziavano a prendere una piega interessante.

Draco sbuffò e a quel suo gesto roteai gli occhi, Mattheo portò una mano sul mio polso e una sul polso di Draco e ci smaterializzammo davanti alla villa. Era immensa, il giardino era grande quanto la casa.

Ad aprirci fu una donna i cui occhi si illuminarono alla vista dei due ragazzi che erano davanti a me.

«Ciao mamma» disse Draco.
«Salve Narcissa» disse Mattheo.
«Ciao ragazzi, oh ciao cara» disse Narcissa.
«Salve signora Malfoy» dissi.
«Chiamami Narcissa» disse la donna sorridendomi.

«Forza venite dentro » disse Narcissa.
«Wow» sussurrai nel vedere l'immensa casa.
«Vedo che ti piace molto casa mia» disse il biondo davanti a me.
«Sta zitto» borbottai.
Il biondo ridacchiò e vicino a me si mise Mattheo.

«Salve padre» disse Draco.
«Ciao Draco, Mattheo» disse l'uomo seduto a capotavola.

«Lei è?» chiese l'uomo.
«Lexi Lestrange» dissi.
«Ah la figlia di Rodolphus e Bellatrix» disse Lucius, squadrandomi da capo a piedi.

Stava andando tutto bene finchè Lucius non fece una domanda.
«E con chi sei dei due?» mi chiese.
«Con me» dissero insieme Mattheo e Draco che si fulminarono con lo sguardo.
Mi schiarì la voce evitando lo sguardo di entrambi i ragazzi.
«Mia madre ha detto che avrei passato le vacanze qui» dissi.
«È vero, che sbadata, me lo ha detto Bellatrix» disse Narcissa.

Era già qui?

L'ansia iniziava a farsi sentire, non la vedevo da un po' e sinceramente avrei voluto non vederla per ancora un po'.
«Lei è qui?» domandai.
«Oh no arriverà domani, ci sarà anche Rodolphus» disse sempre la donna.
«Oh okay» quasi sussurrai.

Ero sollevata al pensiero che avrei aspettato altre ventiquattro ore. Certo erano poche, ma meglio di niente.

Narcissa chiese a Draco di farmi vedere dov'era la mia stanza ma ovviamente non lo fece.
«Salazar dammi la forza prima che lo ammazzi» dissi.
Sentì ridacchiare dietro di me e mi girai vedendo Mattheo appoggiato al bancone della cucina con le braccia incrociate.
«Perché ridi?» gli chiesi.
«Niente, vieni ti faccio vedere la camera» disse.

Io lo seguì senza dire nulla, mi guardavo intorno e rimasi stupefatta per quanto fosse grande quella casa. Mi domandai come Draco o Mattheo non si fossero persi. Stavamo camminando fianco a fianco lungo un corridoio piuttosto buio.
«Questa è la camera» disse Mattheo indicandola e aprendo la porta di essa permettendomi di entrare.

«Grazie» lo ringraziai e in cambio mi fece un cenno con la testa poi mi lasciò sola nella stanza.

Era molto grande e spaziosa, vi era un letto a baldacchino di colore verde, una scrivania e una libreria di fianco ad essa. Vi era anche il bagno, che quasi era grande quanto la camera.
Sistemai un po' di cose poi mi persi a guardare la libreria, la maggior parte dei libri li avevo già letti.

Mi piaceva molto leggere, era il mio rimedio per quando non riuscivo a dormire, e in più mi rilassava. Con la lettura riuscivo quasi ad immedesimarmi nella protagonista e ad immaginare i diversi scenari illustrati nei diversi romanzi.

Puntai lo sguardo in un libro tra tutti.

Sogno di una notte di mezza estate.

Sorrisi e passai le dita sopra la copertina del libro, molte cose mi rimasero impresse dopo averlo letto.
Era uno dei miei preferiti.

Aprì il libro e lentamente lo sfogliai, fino ad arrivare alla mia pagina preferita. Lessi le prime righe fino ad arrivare alla frase che più mi colpiva.

«Amami o odiami, sono entrambi a mio favore.
Se mi ami sarò sempre nel tuo cuore,
se mi odi sarò sempre nella tua mente»

Rilessi la frase diverse volte prima di posare il libro sul comodino nel momento in cui la porta venne aperta.

«La cena è pronta» disse solamente il ricciolo, io mi limitai ad annuire e lo seguì al piano inferiore.

La serata grazie al cielo passò tranquillamente. Narcissa era una donna fantastica, la conoscevo da neanche un giorno e già mi trattava come fossi sua figlia. Vidi anche come Mattheo teneva a quella donna, credevo fosse veramente importante per lui anche se cercava di non farlo vedere.

Dopo la cena tornai in camera e appena mi buttai sul letto crollai in un sonno senza sogni risvegliandomi poi il giorno dopo.

Unpredictable |Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora