Fratellino

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«Fratellino» disse una voce dietro di noi che mi fece saltare in aria dallo spavento provocando una risata dal ragazzo che si stava avvicinando a noi.

«Tom» disse Mattheo che si allontanò da me e mi girai verso la figura che ormai ci aveva raggiunti.

«Non mi aspettavo di trovarti qui», Mattheo stinse la mascella quando Tom rise.

«Dimentichi che sono il preferito di nostro padre» disse e poi mi guardò per la prima volta.

Rabbrividì nel sentire il suo sguardo addosso, era come quello di suo padre e il che mi fece stringere a Mattheo.

«Fratellino non me la presenti?» chiese.

«Innanzitutto non chiamarmi in quel modo, e poi no, non ho intenzione di presentartela» disse Mattheo e si voltò con l'intento di andare via.

«Lexi Lestrange, vero?», mi bloccai e mi voltai verso di lui che alzò la bacchetta facendo così scomparire la mia maschera.

«Immagino che mio fratello non ti abbia parlato di me» disse e allungò una mano verso di me.

«No, non l'ha fatto» dissi e strinsi la sua mano facendo comparire un ghigno sul viso del ragazzo.

«Tom Riddle, piacere» disse e poi mi baciò la mano e ci volle tutto il mio autocontrollo per non togliere bruscamente la mia mano dalla sua. Per fortuna ci pensò Mattheo che mi prese per mano guardando male il fratello.

«Che modi fratellino» ridacchiò.

«Che ci fai qua Tom?» gli chiese con voce cupa, quasi non la riconoscevo.

«Papà mi ha chiamato, penso voglia farmi fare qualcosa» disse e portò di nuovo lo sguardo su di me.

«Magari ci fa lavorare insieme» disse mentre io mi limitavo a bere ciò che era rimasto nel bicchiere di Mattheo.

«Non vorrei essere indiscreto, ma state insieme?» disse e rischiai di strozzarmi a quelle sue parole.

«Si Tom sei molto indiscreto in questo momento» si affrettò a rispondere Mattheo.

«Oh andiamo, volevo solo sapere se il mio fratellino si fosse fatto la ragazza», a quelle parole Mattheo mi passò un braccio intorno alle spalle.

«Stiamo insieme, contento?» disse il ricciolo.

Stiamo insieme.
Lo aveva detto, lo aveva detto sul serio.
Stavo con lui, con Mattheo Riddle.
Io e lui. Lexi Lestrange e Mattheo Riddle.

«Non credo che papà sia molto felice di questo» disse Tom distraendomi.

«Papà non lo saprà» disse il ricciolo e Tom ridacchiò di nuovo.

«Non lo saprà se io non parlo, sennò sai già come potrebbe finire» disse dandomi un'occhiata. Doveva per forza sapere del 'compito' che il Signore Oscuro mi aveva dato.

«Penso che la tua ragazza ti stia nascondendo qualcosa» disse e dopo questo tolse il disturbo, facendo rimanere sia me che Mattheo scossi.

«Torniamo a scuola» disse solamente e mi prese per un braccio e in pochi secondi eravamo nella sua stanza ad Hogwarts.
Si tolse la giacca e la cravatta, arrotolando le maniche della camicia, mentre io mi sedevo sul letto.

«Non mi hai mai detto di avere un fratello» fu l'unica cosa che riuscì a dire e mi maledì da sola per non essere riuscita a chiedergli qualcosa che era nettamente più importante.

«Non lo trovavo necessario» disse velocemente e si sedette vicino a me.

«Che intentava tuo fratello con 'io sono il suo preferito'» dissi imitando la voce del fratello facendo ridere Mattheo.

«Mio padre ha sempre visto se stesso in Tom, è il figlio perfetto, il suo successore, mentre io per lui sono una delusione continua» disse e vidi il suo sguardo rattristarsi.

«Mio padre non ha mai lanciato una maledizione senza perdono su di lui, su di me ci ha preso gusto invece» sospirò e poggiai una mano sulla sua gamba.

Non comprendevo cosa volesse dire essere torturati dal proprio padre, per fortuna ne mio padre o mia madre lo avevano mai fatto. Vedere Mattheo in quel modo mi fece male al cuore.
Volevo dirgli che lo amavo e che gli avrei fatto dimenticare quei periodi così bui, ma non lo feci, mi limitai a guardarlo.

«Sai chi invece preferiva me?» mi chiese guardandomi e io scossi la testa.

«Mia madre» sussurrò e fece un piccolo sorriso. Si stava confidando con me e non avevo intenzione di fermarlo, volevo sapere tutto di lui.

«Parlami di lei» dissi e si mise seduto al centro del letto e io lo seguì.

«Era una donna molto bella, è stata la prima donna che io abbia mai amato. È stata l'unica persona che si è presa veramente cura di me, a parte gli elfi domestici. Ero un bambino, e ovviamente mi ero affezionato, e mio padre per farmela pagare la uccise, davanti ai miei occhi» disse potei giurare di aver sentito la sua voce tremare per via del pianto.

«Avevo dieci anni quando è morta, al suo funerale andai solo io, e piansi, lo feci per giorni, sia per la sua morte che per le torture di quello che è mio padre», non riuscì a sopportare altro e lo abbracciai.
Mattheo mi strinse a se e nascose il viso nel mio collo. Lo strinsi più forte quando sentì qualcosa bagnarmi la spalla.

«Mi dispiace molto per quello che è successo a tua madre, mi sarebbe piaciuto incontrarla», lo sentì sorridere e alzò la testa.

«Le saresti piaciuta» sorrisi e gli asciugai le lacrime che gli bagnavano il viso.

«In realtà potesti vederla, in camera mia ho conservato il suo ritratto, ma non ho mai avuto il coraggio appenderlo» disse e gli strinsi la mano.

«Lo faremo insieme se vuoi», annuì e sorrisi.

«Lo faresti davvero?» mi chiese e annuì mentre gli sorridevo.

«Mi sento così ridicolo» borbottò.

«Solo perché stai piangendo? Tu mi hai visto tante volte farlo» dissi e lui mi portò a sedermi sulle sue gambe anche se eravamo sdraiati sul letto.

«Non devi vedermi così» sussurrò e sospirai.

«Non potrei mai giudicarti, tu mi hai consolata e aiutata, io voglio fare lo stesso» perché ti amo.

Mi diede un bacio dolce e lento, racchiudeva tutto ciò che entrambi stavamo provando in quel momento.
«Ti va se ci andiamo domani?» mi chiese e ridacchiai.

«Mattheo se ti sei pronto per me va bene, non sei costretto a farlo adesso puoi anche aspettare» gli accarezzai una guancia e lui mi afferrò la mano stringendola nella sua.

«Voglio farlo, domani va bene» disse e io mi limitai ad annuire per assecondarlo.

«Theo» lo richiamai e lui mi guardò.

«Riguardo a quello che hai detto a Tom» dissi facendo fatica a parlare di quell'argomento.

«Lexi io con te sto bene, voglio provarci, voglio stare con te» disse e mi bloccai con la bocca leggermente aperta.

«Tu vuoi stare con me Lexi?» disse ed ero così tanto sorpresa che non riuscì a rispondere subito.

«Sì, voglio stare con te» dissi e sorrise prima di baciarmi.

«Voglio baciarti per tutta la notte» sussurrò sulle mie labbra mentre mi facevo scappare un sorriso.

«Stiamo insieme... insieme?» gli chiesi, lui rise e quello bastò per mandarmi a puttane il cervello.

«Si Lexi stiamo insieme insieme» disse e riprese a baciarmi fino ad addormentarci ancora vestiti e avvinghiati uno all'altro.

Unpredictable |Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora