Gioco

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il tempo di produzione della pozione polisucco è di un mese.
VERO

«Allora vero o falso?» chiesi al ragazzo di fronte a me.
«Vero» rispose lui ed io sbuffai.
«È giusto» sussurrai.
«Cosa non ho sentito?» disse per prendermi in giro.
«Fanculo hai sentito benissimo» dissi.
«Forza tesoro» disse mettendosi comodo.

Io per farglielo apposta mi tolsi una scarpa.  «Fatto, tocca a te» dissi.
«Non vale» disse lui.
«E chi lo ha detto» dissi.
«Io» disse Mattheo.
«Tu non sei nessuno» dissi e lo vidi avvicinarsi al mio viso.

«Ne sei sicura piccola Lexi» mi disse vicino al mio orecchio.
Deglutì e poi mi schiarì la gola.
«Forza andiamo avanti» dissi, e lui tornò al suo posto.

l'amortentia provoca amore vero a chi la beve, e tutti possono produrla
FALSO

«Vero o falso?» mi chiese.
«Vero» dissi sicura.
Lo vidi ridacchiare e scuotere la testa, così mi tolsi l'altra scarpa.
«Ora le scarpe sono finite lo sai» disse Mattheo.
«Mh mh lo so» dissi prendendo il foglio.

alcuni degli ingredienti per la Felix Felicis sono: Sanguisughe, Luparia, Erba fondente
FALSO

«Vero o falso?» chiesi.
«Vero» rispose Mattheo.
«Ah ah hai sbagliato» dissi ghignando.
Lo vidi togliersi la giacca e rimanere con la camicia. Mi leccai le labbra e lui ghignò poi prese il foglio.

la pozione polisucco quando ingerita ti da l'aspetto di un altra persona.
VERO

«Falso» risposi.
«Era vero» disse lui.
Mi tolsi anche io la giacca che avevo ancora addosso, e poi presi un foglio.
Alzai lo sguardo verso di lui e vidi che mi guardava leccandosi le labbra.

la pozione antilupo come ingrediente ha la luparia.
VERO

«Vero» disse lui.
«Fanculo è giusto» borbottai.
Lui rise e si mise seduto, io mi sbottonai la camicetta lentamente per poi toglierla ancora più lentamente.
«Cristo» lo sentì sussurrare.
Avevo un reggiseno di pizzo nero e vedevo che passava lo sguardo dai miei occhi al mio seno.

il distillato di morte vivente si prepara in due ore
VERO

«Vero» risposi e lui annuì.
Si tolse anche lui la camicia con una lentezza incredibile. Era a petto nudo davanti a me, con gli addominali scolpiti e i muscoli delle braccia che rendevano evidenti anche le vene.
«Ti piace quello che vedi?» mi chiese.
«Me lo chiedi anche» risposi.
«Cazzo finiamo in fretta questo giochino del cazzo» borbottò.

Alla fine rimanemmo entrambi con l'intimo addosso e ora toccava a me rispondere.
«Falso» dissi.
Lui ridacchiò e scosse la testa, io mi morsi una guancia e lui si leccò le labbra.
«Vuoi una mano a toglierlo?» mi chiese.
«A me non dispiacerebbe» dissi e mi fece sdraiare sul letto.

Si posizionò tra le mie gambe e con i denti abbassò le spalline del reggiseno, iniziando a baciarmelo, io passavo le mani sui capelli corvini.
Portò le mani poi a sganciarlo, fino a buttarlo chissà dove nella stanza.
Scese a baciarmi la pancia fini ad arrivare al basso ventre, dove sempre con i denti prese i lembi della stoffa del mio intimo e poi lo sfilò lasciandomi nuda davanti a lui.

|Mattheo's point of view|

Era nuda, davanti e sotto di me.
Mi leccai le labbra e iniziai a baciarla ovunque. Aveva letteralmente mandato il mio cervello in tilt. Ero tra le sue gambe e muovevo il mio busto come fossi dentro di lei.
«Mattheo» ansimò.
«Shhh» le sussurrai vicino al collo.
Portai una mano fino alla sua intimità e iniziai a darle piacere.

Si contorceva sotto di me, ansimando il mio nome facendomi eccitare sempre di più.
«Mattheo- voglio te» gemette lei.
«Mi vuoi piccola Lexi?» le chiesi ghignando.
«Si» sussurrò lei, così la preparai quanto bastava, poi mi protessi ed entrai dentro di lei.

Era come stare in paradiso, lei era il mio paradiso. Mi graffiò la schiena e mi spinsi dentro di lei più forte.
Si aggrappò alle mie spalle mentre io le baciavo il collo e il seno.
«Cristo Mattheo» gemette lei.
«Sei così bella cazzo» le sussurrai e vidi che quelle mie parole le fecero venire i brividi dietro al collo.

«Lex sto per venire» gemetti spingendomi con più forza dentro di lei.
«Anche io- cazzo Mattheo» urlò per poi stringersi intorno a me, gemetti per quella sensazione di immenso piacere.
Mi buttai dalla parte libera del letto, e mi girai a guardarla. Aveva ancora il fiatone, le labbra schiuse e gli occhi semichiusi.

«Cazzo» la sentì borbottare e ridacchiare.
«Secondo round?» chiesi, e la vidi alzare la testa e mettersi a cavalcioni su di me.
Le strinsi con forza le cosce alzandomi di poco per poter essere a pochi centimetri dal suo viso.
Si abbassò su di me per baciarmi il collo e il petto, le strinsi i capelli quasi in una coda mentre lei scendeva ancora di più.

«Cazzo Lexi» gemetti nel sentire la sua lingua sulla punta.
Abbassai lo sguardo e vederla che succhiava con forza facendo su e giù mi fece tremare e mi portò a spingermi di più verso la sua bocca.
«Cazzo Lexi così» gemetti, per poi venire nella sua bocca.
La riportai su di me e mi guardava con un ghigno che di subito coperto dalle mie labbra.

Erano così morbide e calde, sapevano oltre che del mio seme, di cocco e cannella. Le succhiai e mordicchiai il labbro inferiore facendola ridere.

«Ci sei alla festa sta sera?» mi chiese.
«No» le risposi.

«Perché non ci sei mai?» mi chiese.

«Semplice troppa gente» le spiegai.

«Dai vieni» disse lei.

«Grazie per l'offerta ma no» dissi portando un braccio dietro la testa. Mi accesi una sigaretta e la vidi allungarsi verso di me.
«Che vuoi?» le chiesi.

«Un tiro» disse lei.

«Scordatelo» risposi.

«Ti faccio un pompino» disse lei.

«Me lo hai già fatto» dissi e lei roteò gli occhi mentre io le portai alla bocca la sigaretta per farle fare qualche tiro.

Rimanemmo a letto per un po' non parlammo molto più che altro ci guardavamo o fumavamo.

«Si è fatto tardi devo andare» disse lei alzandosi dal letto per vestirsi.
Mi alzai anche io e mi appoggiai alla porta con le mani incrociate.

«Ti sposti?» mi chiese e io scossi la testa.
«Dai Mattheo sono in ritardo già» disse lei.

«Baciami» le dissi avvicinandomi a lei.

«Dai Mattheo» disse lei.

«Baciami e ti faccio uscire» le dissi.

Non seppi perché gli chiesi un bacio, sapevo solo che avevo bisogno di sentire di nuovo le sue labbra sulle mie.

Lei lo fece, mi portò un braccio intorno al collo e si alzò di poco sulle punte e mi baciò. Le nostre labbra si scontrarono, era quasi uno sfiorarsi ma poi la vidi schiudere le labbra così lo approfondimmo.

Unpredictable |Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora