Conoscenze

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|Mattheo's point of view|

Lexi si addormentò tra le mie braccia, era così bella da togliere il fiato. Sembrava un angelo, il mio angelo. 

Mi alzai dal letto per lasciarla riposare e andai in sala comune, dove mi sedetti sul divanetto davanti al fuoco. Ormai sembravo aver stretto amicizia con il fuoco e il divano per quanto tempo stavo lì la sera.

«Ha un bel caratterino» disse una voce a me fin troppo conosciuta.

«Hai sentito?» le chiesi e lei annuì sedendosi affianco a me.

«Credeva ci fossimo baciati, ha anche una bella immaginazione», ridacchiai.

«È vero, andiamo io e te, ew che schifo» ridacchiò Reagan.

«Potrei quasi offendermi» dissi fingendomi ferito dalle sue parole.

«Dai andiamo neanche se stessimo per morire e la mia cura saresti tu ti bacerei»

«Vedo che negli anni sei diventa ancora più simpatica» dissi.

«Riddle» dissi una voce alle mie spalle e mi girai.

«Malfoy» dissi come un saluto.

«Complimenti eh, mentre la tua ragazza piange per te, te ne stai con un'altra» disse il biondo.

«Malfoy dovresti prima informarti e poi aprire quella bocca» dissi. «Non ho baciato nessuno e con la mia ragazza ho chiarito da ore» terminai.

«E lei allora chi cazzo è?» domandò Draco.

«Reagan» disse la ragazza al mio fianco. Vidi Malfoy passare lo sguardo sul suo corpo e così mi misi davanti a lei.

«Draco Malfoy» disse spostandomi e prendendo la mano della ragazza per baciarla.

«Devo andare, non voglio che mi vedano, ciao Mattheo» disse Reagan.

«Ciao Reagan» dissi e ti lasciai un bacio tra i capelli. La ragazza poi passò lo sguardo sul biondo.

«È stato un piacere» disse Reagan.
«Lo stesso vale per me» rispose Draco, poi la ragazza andò via.

«Devi rimanere qui per forza?» chiesi a Draco.
«Rimarrei solo per darti fastidio, ma per tua fortuna ho da fare» disse e senza dire nient'altro se ne andò.

Mi domandavo come faccia Lexi ad essere sua amica. Non che sia del tutto d'accordo che sia amica di Draco, ma più volte la mia ragazza mi ha assicurato di stare tranquillo.

Rimasi qualche altro minuti in quella sala silenziosa poi tornai in camera dove vidi Lexi con un solo asciugamano addosso.

«Direi che è il mio giorno fortunato oggi» dissi e lei ridacchiò.

«Perdonami ne ho approfittato e ho fatto una doccia» disse stringendosi nell'asciugamano.

«Perché ti stai coprendo? Ti vergogni piccola?» le chiesi chiamandola appositamente in quel modo, perché morivo dalla voglia di vedere le sue guance assumere un colore più rosso.

Unpredictable |Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora