Biblioteca

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qualche giorno dopo

Le lezioni continuavano, ed andavano piuttosto bene, ai compiti prendevo sempre bei voti e questo non poteva che farmi felice.
Era ormai metà ottobre e le temperature iniziavano a farsi più fredde.

Stavo camminando tranquillamente in corridoio, guardandomi attorno per osservare l'immensa scuola

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Stavo camminando tranquillamente in corridoio, guardandomi attorno per osservare l'immensa scuola.
Andai in biblioteca per studiare, e portarmi anche un po' avanti.
Forse le ragazze avevano ragione, ero una secchiona, ma per me tutto doveva andare perfettamente.

Feci le ricerche assegnate sia da Piton che dalla Mcgranitt, e non mi accorsi che era davvero tardi.
La biblioteca era ormai vuota quindi andai verso la sezione proibita per cercare un libro.

Azkaban e Mangiamorte
1 Volume

Trovato.
Lo presi dallo scaffale e per poco non feci cadere altri libri.
Tirai un sospiro di sollievo per non aver fatto casino, ma sobbalzai quando sentì un rumore dietro di me.

Camminai e mi guardai intorno ma non vi era nessuno, mi strinsi il libr al petto e tornai al tavolo dov'era seduta.
«Sezione proibita?» disse Mattheo facendomi saltare in aria dallo spavento.
«La vuoi smettere di spaventarmi» dissi.

«Non ti contiene urlarmi contro» disse lui.
«E perché no?» gli chiesi.
«Ti sei baciata con Draco, più di una volta» disse alzandosi.
«Ho baciato anche te, e molto più di una volta» dissi.
«A me puoi baciarmi, ma con lui non puoi farlo» disse avvicinandosi.

«Non sto ai tuoi ordini, se ti sta bene meglio sennò aria» dissi.
«Non ti conviene» disse lui.
«Sto tremando Mattheo» dissi.
«Lo farai piccola, lo farai dopo che ti avrò scopato così forte e per tutta la notte» disse vicino al mio orecchio.
«Non verrò a letto con te» dissi sicura.

«Ne sei proprio sicura Lexi Lestrange» disse.
«Si Mattheo Riddle» dissi.
«L'altro giorno saresti arrivata a pregarmi di scoparti sulla torre» disse con ghigno.
«Ma non l'ho fatto» dissi.

«Lo farai» sussurrò prima di baciarmi.

Quel bacio fu famelico, mi strinse i fianchi con forza e possessività.
Mi appoggiò sul banco e slacciò i primi bottoni della camicia per riuscire a baciarmi il seno.
Le sue mani vagano sulle mie cosce ma io le staccai e lo guardai negli occhi.

Non ero mai andata d'accordo con il mio corpo e mentre lui mi toccava le cosce nella mia mente vivevo ricordi che cercavo di dimenticare anche se inutilmente.
Mi staccai da lui e chiusi gli occhi cercando di non ricordare quei momenti orribili.

«Che c'è adesso?» mi chiese.
«Io- devo andare» borbottai.
«Lexi, che è successo» mi disse accarezzandomi un guancia.

Presi un respiro profondo, non era un argomento di cui mi piaceva parlare.
Ma non so per quale motivo sentivo di potermi fidare di lui, e di potergli dire tutto, così gli dissi cosa mi aveva bloccato.

«A 5 anni mia madre iniziò a farmi fare diete. Se ero dimagrita si congratulava con me, invece se ero ingrassata si dimostrava molto delusa.
Non sono mai andata d'accordo con il mio corpo e quando mi hai toccato le cosce, non lo so mi sono tornati in mente tutti quei ricordi» dissi guardando per terra.

«Ehi» mi richiamò lui, mi prese il viso costringendomi a guardarlo.
«Tu sei la ragazza più bella che io abbia mai visto» sussurrò, quelle sue parole mi fecero sorridere.


| Mattheo's point of view|

Non mi aspettavo che mi raccontasse una cosa così personale.
Era così bella e mi dispiaceva che avesse passato ciò.

«Lo so, lo hai già detto qualche volta» disse lei.
«E non smetterò mai di farlo» dissi senza pensare.
Vidi i suoi occhi illuminarsi e sorrisi.
Appoggiai la fronte alla sua e chiusi per qualche secondo gli occhi.

Lexi mi faceva impazzire, aveva qualcosa che mi attirava.
Lei era mia, lo era dal primo giorno, dal primo sguardo.
Ma lei era in bilico, si vedeva, non sapeva chi scegliere. Me o Draco.

Presi un respiro profondo, volevo che in quel momento dimenticasse di quel periodo della sua vita.
«Facciamo così, lasciamo perdere il sesso, e facciamo qualcosa di divertente» dissi.
«Sembra fantastico» sussurrò lei.
«Lo sarà piccola Lexi» dissi.

«Non chiamarmi così» disse ridacchiando.
«Vuoi che ti chiami solo piccola o Lexi?» le chiesi ridacchiando e vidi le sue guance andare a fuoco.

Ridacchiai ancora e mi beccai uno schiaffo sul petto.
«Allora sei pronta?» le chiesi.
«Per cosa?» mi disse.
«Per fare qualcosa di divertente e stupido» dissi prendendola per mano, e iniziando a correre per i corridoi.

La portai al lago, era sera e quindi erano ormai tutti nei dormitori.
«Vieni» dissi prendendola per mano e portandola in una parte nascosta del lago.
«Qui non viene mai nessuno» dissi.
«È bellissimo» sussurrò.

Mi avvicinai a lei e la presi per i fianchi, mi avvicinai ancora tanto da far sfiorare le nostre labbra, vidi le sue schiudersi e inumidirsi.
Ci misi tutto me stesso per non baciarla o farla mia in quel momento, presi un respiro profondo poi aprì di nuovo gli occhi e la buttai in acqua.

«Sei impazzito!» urlò.
Mi inginocchiai davanti a lei ridacchiò mentre mi fulminava.
Mi schizzò con l'acqua così mi levai la giacca ed entrai anche io in acqua.
«Ora non puoi dire nulla» dissi.

La vidi sorridere e distogliere lo sguardo.
«Lexi» la richiamai.
«Che c'è?» mi chiese.
«Non pensare, divertiti» dissi prima di baciarla.
Lei portò le mani sulle mie spalle aggrappandosi a me, io portai le mie sulle sue cosce per portare le sue gambe intorno al busto.

Non ero riuscito a non baciarla, la sensazione di averla così vicina mi aveva mandato il cervello in tilt.
La sensazione di avere quelle labbra così morbide attaccate alle mie mi faceva girare la testa.
E lei, aggrappata a me che mi stringeva i capelli mentre ansimava nel bacio mi faceva eccitare.

Eravamo appoggiati alla riva, le nostre bocche non osavano staccarsi. Io non avevo intenzione di staccarmi da lei.

Unpredictable |Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora