Incubi

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mattheo riddle

Mi svegliai relativamente presto la mattina, sentì un peso sul mio petto e vidi Lexi appoggiata ad esso che dormiva tranquillamente. Rimasi ad osservarla per minuti interminabili, le passai delicatamente una mano tra i capelli.

Non volevo ammettere che quella sua vicinanza mi rendeva tranquillo, forse anche troppo.

Sentì poi il respiro della ragazza farsi irregolare, così abbassai lo sguardo per vedere cosa avesse e vidi che iniziava a farfugliare parole sconnesse oltre che cominciare a tremare.
«Lexi» la richiamai.
«No...no» farfugliò lei.
«Lexi» ripetei accarezzandole i capelli.
La vidi irrigidirsi e aprire gli occhi di scatto con il fiatone.
Si mise seduta sul letto e le circondai le spalle con il braccio, lei nascose il viso nel mio collo.

«Era solo un sogno» sussurrai mentre continuavo ad accarezzarle i capelli.
Mi sdraiai e la strinsi forte a me visto che continuava a tremare.
«Ehi va tutto bene, non sei da sola» sussurrai e le alzai il viso ricoperto di lacrime.

Lei si voltò per non farsi vedere e ridacchiai. Le presi il mento con una mano e la feci girare di nuovo verso di me.
«Sei bellissima anche così» sussurrai e sul suo viso nacque un piccolo sorriso.
«Io» iniziò a dire lei.
«Sh va tutto bene» la fermai.
«Theo» sussurrò Lexi.
«Sh non dire niente, anzi vieni con me» dissi prendendola per mano per andare in bagno.

Lei mi guardò come per chiedere spiegazioni mentre io aprivo l'acqua della vasca, mi voltai verso di lei e ridacchiai.
«Fatti un bagno caldo» dissi accarezzandole il collo.
Portai le mani lungo i suoi fianchi e presi i lembi della mia maglietta che indossava e lentamente gliela tolsi.

Lei non parve vergognarsi così feci passare di nuovo le mani lungo i suoi fianchi fino a stringere tra le dita il tessuto del suo intimo, abbassandomi per toglierlo. Era nuda davanti a me eppure in quel momento sembrava così fragile. La presi in braccio e la feci entrare nella vasca che ormai si era riempita.

Lei sorrise e stessa cosa feci io.
«Grazie» la sentì sussurrare.
«Non ho fatto niente» dissi sedendomi sul bordo della vasca.
«E invece si, era da anni che non mi venivano» disse guardando l'acqua.
«Parli degli incubi?» le domandai e lei si limitò ad annuire.

«Se posso sapere, cosa hai sognato?» le chiesi.
«Io- tuo padre che mi faceva il marchio» sussurrò evitando il mio sguardo. Sospirai e mi alzai lasciandole un bacio tra i capelli.
«Non-» iniziò Lexi.
«Devo Lexi, è meglio se stai un po' da sola» dissi e uscì dal bagno con un peso allo stomaco.

Scesi al piano di sotto e vidi Narcissa e Bellatrix in cucina.
«Buongiorno» dissero insieme le due donne.
«Buongiorno» farfugliai velocemente.
«Mia figlia?» mi chiese bellatrix.
«Non sono il suo babysitter, non lo so» dissi mentre la mia mente andava a qualche minuto prima.
«Pensavo foste intimi» continuò Bellatrix che mi fece strozzare con il succo di zucca.

«Pensavi male Bellatrix» mentì.
«Occhio a come parli ragazzino» disse una voce dietro di me.
«Dimentichi di chi sono figlio Rodolphus» dissi alzandomi e andandogli incontro.
«Non sarai mai come tuo padre» disse ghignando.
«Vogliamo vedere?» dissi e con un movimento si ritrovò dall'altra parte della stanza.

«Mattheo, basta così» disse Narcissa, io non le diedi ascolto e mi avvicinai all'uomo.
«Non sfidarmi Rodolphus, potrai anche essere uno dei suoi più fedeli seguaci, ma io ho i suoi stessi poteri» sibilai.

Unpredictable |Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora