Guido è appena arrivato a casa, per allegerirmi la tensione dormirà con me e verrà con me in ospedale.
"sei ancora molto triste?"
"si.. mi sento in colpa.. se mi fossi accorta da prima che ero incinta forse avrei pot-"
"oh. Non è colpa tua se l'ovulo è rimasto nelle tube. Eri incita di due settimane, come potevi accorgerti?"
Mi accarezza la guancia asciugando la lacrima. Mi abbraccia e come mi calmo mi bacia.
"come mai sei così tanto giù? Piangevi perché neanche la volevi una gravidanza"
"non è come sembra.."
"allora dimmi"
"potrei non essere presa sul serio"
"non ti giudico mica"
"è che ho capito delle cose. Ma tu non sei quel classico ragazzo romanticone e potresti ridere"
"se mi ricordo bene, neanche tu lo sei. E se questa cosa è davvero così 'romantica'come dici, vuol dire che è seria"
"te ne parlerò dopo l'intervento. Perché tu non potresti pensarla allo stesso modo mio e se dovesse finire tra noi, preferisco dopo"
"non vedo motivo di lasciarti. Ma se vuoi aspettare, va bene"
Mi abbraccia e suonano il campanello. Vado ad aprire, pago le pizze e ci mettiamo sul divano a mangiare.
"dici che anche questo entrerà a far parte del gossip?"
"no. Perché è una cosa molto privata. Non diremo perché siamo in ospedale e chiederemo ai medici che ti seguono di non dire niente a nessuno"
"e se non lo faranno?"
"potrebbero essere da denuncia perché è una questione di privacy"
Lo guardo e finisco di mangiare in silenzio. Dopo cena ci cambiamo e usciamo un po'. Cerca in tutti i modi di distrarmi, cosa che riesce a fare ma appena torna il silenzio, torna anche il pensiero.
Torniamo a casa verso le 2 del mattino e restiamo svegli a parlare fino alle 5.
"fra 6 ore dovrei essere in ospedale"
"non ci pensiamo ora"
"va bene"
Ci baciamo e mi corico a pancia in giù poggiando la testa sul suo petto. Mi piace dormire stando a contatto con il suo calore, sentirmi cullata dal suo respiro e rilassarmi con il suono dei suoi battiti cardiaci.
Mi risveglio nella stessa posizione, solo sopra di lui anziché affianco. È appena l'alba, saranno le 6/7 del mattino. Faccio per spostarmi ma lui mi blocca.
"non sei un peso"
Mi ricorico e lui mi mette un braccio attorno alla vita e una mano tra i capelli. Cerco di dormire anche se mi viene difficile. Sono in ansia perché non ho mai subito un intervento chirurgico, non so neanche come funzioni un aborto.
Di quel poco che ho sentito dire in giro, so che ti mettono un attrezzo in ferro dentro e ti tirano via il feto, ma essendo nelle tube il mio, penso mi apriranno la pelle.
Piano piano mi riaddormento.
Per le 9 mi sento accarezzare la testa, mi sveglio e me lo ritrovo davanti sorridendo.
"buongiorno"
*****
"signore non le è permesso entrare in sala operatoria"
Deglutisco. Dovrò affrontare tutto da sola.
"signorina questa è la vestaglia che deve indossare. Vi lascio soli un momento"
Va via dopo avermi dato un camice. Guido mi abbraccia.
"tranquilla. Quando uscirai dalla sala operatoria sarò ancora qui"
Lo stringo forte e mi scende una piccola lacrima. Vado a cambiarmi e poco dopo torna il medico.
"siamo pronti. Se starà bene dopo l'intervento potrà tornare a casa già stasera"
Annuisco con la testa e ci dirigiamo verso la sala operatoria.
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Il tuo nome
FanfictionGuido, un giovane ragazzo alla ricerca del successo e Martina, la nuova ragazza del liceo. Dopo anni dalla fine della scuola, i due si rincontrano e ciò permetterà l'inizio della loro storia d'amore🦋