37 - partenza

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"quindi non vuoi dire niente a nessuno ancora?"

"no perché prima voglio assicurarmi che stia bene"

"ma non ha molto senso.. perché se dovesse andare male verranno a saperlo comunque"

"si, hai ragione. Quando ci raggiungeranno glielo diremo"

"va bene"

Restiamo fermi altri 10 minuti, poi le guardie ci fanno cenno di salire in nave.

Parcheggiamo l'auto, prendiamo le valigie e saliamo alla reception, prendiamo la chiave e andiamo in cabina.

"allora che facciamo?"

Viene da me e mi prende per i fianchi baciandomi. Resta con la fronte attaccata alla mia.

"direi che possiamo andare a mangiare visto che sono le nove e dato che abbiamo una notte intera da passarci, stiamo in giro almeno fino a mezzanotte, poi direi che possiamo stare in cabina senza che nessuno ci disturbi"

"va benissimo capo"

Sorrido e lo bacio. Ci prepariamo e andiamo a prenotare un tavolo, ma prima delle dieci non mangeremo, così decidiamo di uscire sul ponte. Io mi aggrappo alla ringhiera, lui si mette dietro di me. Mi bacia il collo e si mette a guardare il mare insieme a me.

"bello vero?"

"il mare?"

"si"

"si, è bello"

Mi fa girare e mi bacia. Andiamo a camminare in giro finché non si fa l'ora di cena. Mangiamo e subito dopo andiamo nella piccola discoteca della nave.

"vado a prendere da bere"

"ricordati di prendere analcolici eh"

"certo, stai tranquillo"

Vado a prendere due drink e torno al divanetto dove c'è lui.

Beviamo poi andiamo a ballare un po'. Un ragazzo si avvicina a noi chiedendo di fare una foto.

La musica si alza, il dj fa arrivare scariche di adrenalina assurde, inizia il divertimento.

*****

"Guido.."

In discoteca abbiamo iniziato a ballare un lento, gli ho fatto un effetto abbastanza immaginabile, mi ha trascinata in cabina sbattendomi al muro, mi bacia e muove freneticamente le mani sul mio corpo.

Inizio a toccarlo ovunque pure io, ci spogliamo a vicenda e ci buttiamo a letto.

*****

Mi sveglio all'improvviso. Guido è vicino a me che russa. Mi alzo senza far troppo rumore e vado in bagno. È piccolo ed essendo claustrofobica, sono costretta a uscire subito.

Resto seduta sul letto di fronte a quello dove stavamo dormendo.

Prendo il telefono e controllo l'orario, sono quasi le cinque del mattino. Dagli altoparlanti il capitano annuncia che il viaggio riprenderà a breve, che verso le 7 saremo a Olbia.

Mi sale la nausea, provo a resistere. Mi lego i capelli perché sento caldo, ad un certo punto devo correre in bagno.

Vedo Guido sulla porticina del bagno che mi fissa.

"amore vai a dormire"

"non ho sonno, come stai?"

"tutto ok, è la fame"

Prova ad entrare ma lo fermo.

"a malapena ci sto io da sola, non entrare"

"hai bisogno di aiuto?"

"no tranquillo"

Mi sciacquo la faccia ed esco. Lui mi abbraccia.

"se vuoi vado a prenderti da mangiare, il bar dovrebbe aver riaperto.

"andiamo insieme"

"va bene"

Ci togliamo il pigiama e ci mettiamo i vestiti puliti, usciamo a camminare, prendiamo da mangiare e torniamo sul ponte.

"bella l'alba"

"già. Ma dobbiamo trovare qualcosa da fare in un'ora e mezza, io non ci sto tutto il tempo ferma qui"

"vuoi andare nella sala giochi?"

Ridiamo e torniamo in cabina, dove io mi riaddormento quasi subito.

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