42 - situazioni critiche

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Mi risveglio tutta stordita e mi guardo intorno. Vedo sfocato dall'occhio sinistro, ho un braccio ingessato e quando realizzo di avere il tubo del respiratore in gola, inizio a tossire, sento troppa aria nel petto.

Giro la testa alla ricerca di qualcuno e vedo Arianna che cerca qualcuno.

Arriva subito un medico, mi stuba e vedo che Arianna prova a parlarmi. Ma non sento.

Entro nel panico ma ho talmente tanti fili attaccati che non riesco a muovermi.

Allora lei mi fa calmare e prende il suo telefono, scrive nelle note.

"sono contenta di vederti viva. Puoi provare a parlare?"

Provo a dire qualcosa ma la voce mi esce talmente rauca che non si capisce quello che dico. Allora lei mi fa cenno di aspettare ed esce dalla stanza, dopo un paio di minuti torna con un bicchiere d'acqua.

"bevi piano, i medici hanno detto che il corpo si deve risvegliare poco alla volta"

Faccio di si con la testa e lei mi passa il bicchiere. Mando giù piccoli sorsi e provo a pronunciare qualcosa.

"G-Guido.."

"sarà qui a momenti. Ricordi cos'è successo?"

Faccio di no con la testa. Lei fa un respiro profondo e torna a scrivere nel telefono.

"due settimane fa siamo uscite e nel viaggio di rientro un coglione non ha rispettato lo stop e ti è piombato addosso. Il colpo è stato talmente forte che se non avessi avuto la cintura saresti volata fuori dall'auto. Durante lo schianto ti sei rotta un braccio e hai picchiato la faccia. Il finestrino si è rotto e ti sono entrate delle schegge di vetro nell'orecchio e si è danneggiato il timpano, per questo non senti. In ambulanza hai avuto un arresto cardiaco. Appena arrivati in ospedale ti hanno subito portata in sala operatoria e ci sei rimasta tutta la notte, ti hanno sistemato l'orecchio e ingessato il braccio, dopodiché ti hanno intubata e sei rimasta incosciente fino ad adesso"

Mentre leggo mi vengono dei flash e mi sembra di ricordare qualcosa.

"i-il mio.. il mio bambino.."

Lei nota subito la mia preoccupazione e risponde subito.

"so che stai pensando che la risposta è ovvia ma la verità è che nel male di ciò che è successo, c'è qualcosa di bello, il tuo bambino sta benissimo"

Mi tocco la pancia e inizio a piangere come una
bambina. Con la coda dell'occhio vedo Arianna spostarsi, mi giro e c'è Guido sulla porta che mi guarda incredulo.

Corre verso di me e mi stringe forte, piangiamo insieme.

Dopo circa un quarto d'ora ci stacchiamo e Arianna gli spiega la mia situazione. Nel frattempo entra un medico che mi visita e inizia a parlare con loro, una volta andato via mi trascrivono tutto.

"il dottore ha detto che se ti senti stordita è normale, hai bisogno di molto riposo in quanto il tuo corpo ha subito un forte stress. Ha anche detto che l'udito ti tornerà piano piano, ma le possibilità che rimanga sorda sono del 10%"

Sorrido e dopo aver bevuto un sorso d'acqua provo a parlare.

"s-sono stanca.."

Guido si corica vicino a me stando attento a non strappare i tubi e i fili collegati al mio corpo. Arianna prende il telefono.

"vi lascio riposare, ci vediamo domani"

Annuiamo con la testa e dopo averla salutata va
via. Guido mi guarda e mi bacia sulla fronte. Dal suo labiale leggo ciò che dice.

"dormi un po' amore"

Gli sorrido e poggio la testa sul suo petto, lui mi mette una mano sulla pancia e mi accarezza.

*****

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