Sono le undici di sera e di Guido ancora nessuna notizia. Non mi risponde al cellulare e non riceve neanche i messaggi.
Alla fine decido di uscire a piedi e cercarlo.
Giro le zone più vicine ma niente. Poi mi viene in mente un posto dove gli piaceva dare spettacolo ma che ora è abbandonato.
Arrivo alla vecchia scuola, non ci torno da sei anni, è ancora in buone condizioni. Accendo la torcia del telefono e inizio a girare tutti e quattro i piani.
Mi mettono ansia i posti così. Vado nella nostra vecchia classe, mi avvicino ai banchi dove eravamo seduti io e lui.
Inizio flashback
"Guido fai schifo!"
"tu ti credi migliore vero?"
Ridemmo talmente forte che dopo l'ennesimo richiamo del prof, fummo sbattuti fuori dall'aula.
"povera donna che ti sposerà"
"sposarmi? Io ho già scelto. Resterò single a vita"
"mah"
"povero uomo che ti sposerà"
"invece sarò felice con lui. Per fortuna, non sono tutti come te"
Ridemmo ancora.
Fine flashback
Mi asciugo le lacrime e mi sento toccare una spalla. Sobbalzo trattenendo un urlo. Mi giro e vedo Guido.
"cosa ci fai qui?"
"sono cinque ore che manchi da casa, ero preoccupata"
"come sapevi che sono qui?"
"so quali sono i tuoi posti preferiti"
Ci guardiamo negli occhi e noto che ce li ha rossi e gonfi. Per colpa mia.
"Guido.."
"non importa, andiamo a casa"
"quando hai smesso di piangere?"
"appena ti ho vista, ma non importa, davvero. Mi sono calmato"
Sento le lacrime salire e mi butto sopra di lui.
Mi avvolge completamente con le braccia e mi stringe forte.
"scusami.."
"ti ho detto che è tutto ok, tranquilla"
Scioglie l'abbraccio e mi asciuga le lacrime.
"andiamo a casa?"
"va bene"
Mi prende per mano e usciamo da lì. Per tutto il tragitto stiamo in silenzio ma molto vicini fisicamente.
Appena arriviamo ci facciamo una doccia bollente e andiamo a letto.
"ti amo"
"ti amo anche io"
Ci addormentiamo abbracciati.
*****
Mi sveglio e controllo l'ora. Sono le tre e mezza del mattino. Sento qualcosa che mi cola dalle gambe.
Mi alzo cercando di non svegliare Guido e vado in bagno. Accendo la luce e noto che sto perdendo sangue.
All'improvviso sento una fitta fortissima alla pancia e sono costretta a piegarmi in due dal dolore.
Appena passa, mi cambio e cerco l'occorrente per stare in ospedale.
Ad un certo punto la luce della camera si accende.
"cosa stai facendo?"
"scusami davvero"
"te ne stai andando?"
"devo andare in ospedale"
"perché?"
Torno a perdere sangue e le fitte si intensificano. Lui si alza di corsa e mi porta in macchina. Durante il viaggio piango e mi accarezzo la pancia.
"non di nuovo.. non di nuovo.. ti prego"
"cerca di stare tranquilla"
"ti sto macchiando il sedile della macchina.."
"ma chissene frega, troverò un modo per pulirlo. Cazzo il posto di blocco ora no"
Accosta e abbassa il finestrino.
"si può sapere perché stava correndo in quel modo?"
"la mia compagna sta male, stiamo andando all'ospedale"
"proceda"
"grazie"
Ripartiamo e arriviamo. Mi prende in braccio e i medici portano una barella.
Mi coricano. Ho le gambe piene di sangue, la pancia che fa malissimo, sono tutta sudata e vedo tutto sfocato.
"Guido stai con me.."
"sono qui"
La testa mi gira sempre di più e perdo completamente i sensi.
Mi sveglio con una flebo attaccata al braccio e Guido vicino a me.
"finalmente sei sveglia"
"che ora è?"
"le sei"
"come sta il bambino?"
"non lo so, l'importante è che stia bene tu. Hai avuto una brutta emorragia, ti hanno fatto una trasfusione di sangue"
"e ora?"
"ora stai bene. Hai perso veramente molto sangue, potevi non farcela, io ho avuto tanta paura"
Mi abbraccia.
"tranquillo amore. Sono qui"
*****
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Il tuo nome
FanfictionGuido, un giovane ragazzo alla ricerca del successo e Martina, la nuova ragazza del liceo. Dopo anni dalla fine della scuola, i due si rincontrano e ciò permetterà l'inizio della loro storia d'amore🦋