41 - dubbi

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Arrivo al bar dove io e Arianna ci siamo date appuntamento e la aspetto.

Dopo circa cinque minuti la vedo che arriva tutta di corsa.

"eccomi, scusa mi ero appisolata"

"tranquilla"

Ci sediamo e dopo aver preso l'ordinazione iniziamo a parlare.

"allora, hai parlato con Guido?"

"no e sinceramente non so come comportarmi. Mi ha sempre detto che veniva in studio da te e quando rientrava era sempre tranquillo"

"vorrei poter fare qualcosa.."

"non preoccuparti, avrei anche voluto accennargli qualcosa di quello che mi hai detto stamattina ma ho preferito non metterti in mezzo"

Mi fa un sorriso malinconico.

"penso che prima di rientrare a casa andrò a Ostia a farmi un giro in spiaggia"

"da sola?"

"penso che mi faccia bene riflettere un po'... Anzi, ti va di venire?"

"certo"

Rimaniamo a bere ancora per un'oretta. Poi decidiamo di spostarci verso la spiaggia, lei con la sua macchina dietro di me.

Quando arriviamo vediamo qualche turista, chi seduto a guardare il mare, chi facendo il bagno.

"vorrei avere il loro stesso caldo e tuffarmi anche io in acqua"

Rido alla battuta di Arianna e mi siedo sulla sabbia vicino a lei. Mentre parliamo e ridiamo sento un movimento strano. Poi quello che sembra un colpetto. D'istinto metto la mano sulla pancia e sorrido. Nel frattempo mi scende una lacrima.

"Marti tutto ok? Che succede?"

"un calcetto.."

"davvero?"

"si"

Urla e mi abbraccia. Inizio a piangere a dirotto e lei si preoccupa.

"ei che ti prende?"

"Guido.."

"si.. ci sarebbe dovuto essere lui al posto mio.."

Mi asciugo le lacrime e lei prova a distrarmi. Dopo circa mezz'oretta ci alziamo e facciamo una passeggiata.

Quando il sole inizia a tramontare ci dirigiamo verso le macchine. Controllo il telefono, nessuna notifica da parte di Guido. Provo a chiamarlo.

Segreteria.

Sospiro mettendo il telefono in tasca.

"ancora niente?"

Faccio di no con la testa e salgo in macchina. Lei nella sua e insieme partiamo verso Roma.

Mi partono mille pensieri e inizio a piangere di nuovo. A parte il piccolo momento di coccole quando si è svegliato, oggi non abbiamo parlato tanto.

Da quando ho scoperto della bugia ci stiamo allontanando.

Sono talmente soprappensiero che non mi accorgo del deficiente che non ha rispettato lo stop e mi è venuto addosso.

Mi sveglio su una barella, mi guardo intorno. Sono dentro l'ambulanza. Sento delle urla da fuori, è la voce Arianna.

"io ti auguro vivamente che ce la facciano, altrimenti dovrai vivere per sempre con una donna e il suo bambino sulla coscienza! Anzi, se dovessero morire, giuro su Dio che ti farò fare la stessa fine!"

Provo ad alzarmi ma sono completamente bloccata, ci sono due paramedici vicino a me che stanno misurando i miei parametri.

"è molto debole, dobbiamo arrivare in ospedale il prima possibile per controllare che siano entrambi stabili"

Sento gli sportelloni chiudersi e le sirene accese.

Durante il tragitto non sento più niente, la
vista inizia ad offuscarsi e sento una fitta lancinante al petto.

Poi il buio.

*****

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