20 - un periodo strano (pt. 3/4)

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Mi sveglio sola nel letto, ho un po' di ansia ma mi tranquillizzo appena vedo entrare Guido in camera.

"buongiorno"

"dov'eri?"

"stavo prendendo il caricabatterie"

Mi siedo e mi levo la maglia.

"tutto ok?"

"ho caldo"

"sarebbe strano il contrario, siamo a fine aprile"

"parla quello che ieri si è coperto perché aveva freddo"

"andiamo a momenti"

Ridiamo e si mette vicino a me. Mi accoccolo a lui, che mi mette un braccio attorno al fianco.

"tu non eri quella 'anti amore'?"

"si, solitamente lo sono. Io in una relazione preferisco che ci sia più divertimento e complicità. I momenti romantici si, ma non come il divertimento"

"in pratica tu vuoi un cazzaro che nonostante 50 anni mentalmente sia adolescente"

"esattamente"

"beh eccomi qui"

Sorrido.

"comunque questi giorni non so cosa mi stia prendendo, cerco molto affetto e ho bisogno di dimostrarlo, anche se io so che tu sai quanto ti amo"

"periodi che capitano"

Sorrido di nuovo e ci baciamo. Mi corico e lo tiro sopra di me.

"penso che tu non abbia solo bisogno di affetto sentimentale"

"periodi che capitano"

"non si rubano le battute"

Ridiamo e torniamo a baciarci. Ci spogliamo completamente e io mi metto sopra. Inizio a muovermi sopra di lui finché i nostri sessi combaciano.

Ci muoviamo entrambi e io mi tengo alle sue spalle. Lui mi toglie i capelli dalla faccia e si alza baciandomi. Io continuo a muovermi sopra di lui e quando sto per venire butto la testa tra l'incavo del collo e la spalla.

"ci sono ci sono"

Lui mi stringe forte e io inizio a gemere sempre più forte finché non vengo. Poi ribalta le posizioni e spinge un po' finché non viene pure lui.

"cazzo Guido quanto ti amo"

Mi bacia stringendomi forte, poi restiamo abbracciati per un po'

*****

"Guido sto andando!"

"a stasera!"

Esco correndo di casa e vado al locale. Appena arrivo, Fabrizio mi convoca nel suo studio.

Mi fa cenno di sedermi e vicino alla sedia c'è la mia divisa di sala.

"perché la mia roba è qui?"

"devi lasciare il lavoro"

"che cosa? No, ti prego"

"purtroppo si. Perché fai troppi ritardi e ultimamente ti sei assentata troppo"

"si ma quando mi hai dato la settimana di recupero, mi sono rotta una caviglia, poi tu sai cosa è successo dopo e mi hai dato due settimane di permesso"

"lo so, ma se avessi saputo che al direttore non andava bene avrei trovato un altro modo di aiutarti. Ho provato a spiegarglielo in tutti i modi, ma non l'ho smosso"

"va bene.."

Sbuffo e vado via cercando di tenere le lacrime.

"ah comunque anche Francesca è stata licenziata, Davide l'ha tormentata talmente tanto che alla fine ha confessato"

"non mi cambia le cose"

Me ne vado via e torno a casa di Guido piangendo.

"ma non dovevi lavorare? Perché stai piangendo?"

"mi hanno licenziata"

"ma come.. Ma Fabrizio è il tuo capo, sapeva le ragioni"

"si ma il direttore non ha voluto sentire scuse"

"vieni qui"

Mi abbraccia forte. Quando ci separiamo noto una ragazza seduta sul divano, con vestiti piuttosto scollati e aderenti.

"ciao"

"e tu chi cazzo sei?"

*****

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