8 - un nuovo inizio (pt. 2/4)

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Un mese dopo

"Guido devo chiudere, rischio di essere licenziata!"

Butto il telefono sul sedile e sfreccio con la macchina, vado il più veloce possibile, sperando di non essere beccata dalla polizia.

Arrivo e quasi non cado aprendo la porta del locale.

"raga dov'è Fabrizio?"

"è uscito mezz'ora fa"

"non ditegli che sono arrivata tardi per favore"

I miei colleghi fanno una faccia strana, come volessero trattenersi dal ridere.

"va bene, farò finta di niente allora"

Sobbalzo e mi giro ritrovandomelo davanti. Non dico nulla, lui mi fa cenno di andare nel suo ufficio.

"senti, è da tre anni che lavori qui, arrivi spesso, troppo spesso in ritardo. È vero, dobbiamo essere qui tre ore prima dell'apertura, ma ci devi essere perché questi sono gli orari. Io ti voglio tanto bene e sai che sei come una figlia per me, ma non possiamo andare avanti così, io non voglio, ma dovrei toglierti il posto di lavoro"

"no ti prego non lo fare. Dammi un'ultima possibilità, prometto che non ti deluderò"

"una settimana. Se fino a martedì prossimo arrivi puntuale tutti i giorni, continuerai a lavorare qui. Altrimenti devi lasciare il posto"

"va bene, farò del mio meglio"

Mi osserva attentamente, io faccio per alzarmi e andarmene ma lui mi ferma.

"quella collana?"

"rappresenta il legame che ho con una persona speciale.."

"mi sembra di averla già vista altrove.."

"non lo so, su di me no di certo perché qui al ristorante, non l'ho mai portata per paura di perderla ma oggi dalla fretta ho dimenticato di toglierla"

"dai vai a cambiarti"

Sorrido e vado nello spogliatoio. Prendo la mia divisa di sala e dopo averla indossata, tolgo la collana, bacio la farfalla e la metto nello zaino, sperando di trovarla ancora lì quando finirò di lavorare.

Inizia il servizio, oggi è più affollato del solito e c'è un signore sui 50 anni che mi osserva da quando è arrivato.

Nessuno dei miei colleghi è libero, quindi devo andare per forza io.

"buonasera, sa già cosa ordinare o ripasso?"

"ciao bellezza"

"mi scusi?"

"portami una pizza margherita, veloce"

Mi tocca il sedere. Mantieni la calma, il cliente ha sempre ragione, se perdi la pazienza, perdi il lavoro.

Mi allontano dal tavolo e vado in cucina a dare l'ordine. Dopo poco vedo entrare Guido e mi tranquillizzo un po'.

Sto per andare al suo tavolo, ma Francesca, mi precede. Bene, per tutta la sera dovrò evitare contatti con lui.

Porto la pizza al signore di prima, che continua con le molestie fisiche e verbali, noto che Guido ci guarda malissimo.

Mi allontano e corro da Davide.

"oi che hai?"

"dov'è Fabrizio?"

"in ufficio, ha avuto una discussione con il compagno, vuole stare solo"

"va bene"

Dopo una mezz'oretta mi avvicino alla cassa e Guido viene a pagare. Cerco di ricacciare le lacrime ma appena lo vedo me ne scende una.

"oh, perché stai piangendo?"

"io non volevo"

"fare che?"

Non ottenendo risposta da me, continua a fissarmi.

"va bene ho capito. Tra quanto stacchi?"

"un'oretta circa"

"ti vengo a prendere a dopo"

"devi pagare eh"

"ops me ne stavo dimenticando"

Ridiamo e mentre mi da i soldi, si avvicina Francesca. Fa una foto con Guido, ma mi trattengo, magari è una sua fan.

Gli dà un bigliettino. Con un numero scritto. Lui la guarda perplesso. Io vorrei strangolarla.

"Marti tutto ok?"

"Frà lascialo stare"

"guarda che non sei l'unica fan eh"

"gli hai dato il tuo numero"

"e quindi?"

"lui è fidanzato!"

"ah si? E sentiamo, chi sarebbe lei?"

Faccio un respiro profondo per non urlare dato che tutti i clienti si sono già girati.

"è Martina la mia ragazza. Stiamo insieme da poco per questo non abbiamo ancora detto niente sui social"

Mi giro di scatto verso di lui, che mi sorride ed esce dal locale.

"a dopo amore!"

E se ne va. Io vado a sparecchiare alcuni tavoli, ancora incredula dall'accaduto, ma mi trovo un piede davanti, non faccio in tempo a fermarmi e cado facendo un gran casino.

*****

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