La testa gli girava, tutto ciò che gli dicevano quei ragazzi apparsi dal nulla era così astruso che la logica non avrebbe potuto dargli man forte. Bakugou era seduto sulla propria branda e accanto a lui c'era Kirishima, ma non il suo Kirishima, quello identico che però non conosceva. Non capiva più niente, le parole di tutti si confondevano nella stanza e l'aria si faceva sempre più rarefatta.
Scattò in piedi e puntò un dito contro Mirio, il Mirio che non aveva mai fatto parte del loro gruppo. Il loro Mirio era morto tra le braccia di Tamaki. A proposito di Tamaki, lui non aveva ancora riaperto bocca. Semplicemente guardava con occhi lucidi quel ragazzo dalle fattezze identiche a quelle di colui che aveva amato e perso.
"Tu" disse con tono duro Bakugou "Spiega cosa sta succedendo, perché questo tizio ha la mia faccia?"
"Potresti essere tu ad avere la faccia uguale alla mia" si intromise il Bakugou doppelganger, inarcando un sopracciglio e mostrando una smorfia che innervosì Katsuki. Non poteva credere di apparire così strafottente quando faceva quell'espressione.
"Non vi siete chiesti perché due anni fa siano iniziate queste tragedie?"
"Dio ci odia?" propose Kaminari. Non sapeva se guardare il Kirishima vero o quello falso. Così li voleva definire, quello vero era colui con cui aveva passato quegli anni di sventure, quello falso era colui che aveva fatto irruzione nel bunker quella sera. Dopo aver parlato, si accorse che il Kirishima falso lo aveva guardato con espressione malinconica.
"Non dire sciocchezze, qui Dio se ne è andato da un pezzo" gli rispose sprezzante il falso Bakugou, quello che riusciva a incutergli più paura del Bakugou vero. Assurdo che ne esistesse uno più intimidatorio.
"Mai sentito della teoria dei mondi paralleli? Se ne parla da voi?" Mirio ignorò chi aveva parlato, ma non prima di aver zittito il suo Bakugou con un'occhiataccia. Era evidente che quello fosse un Mirio diverso, quello che loro avevano perso non avrebbe saputo far assumere quella piega minacciosa alle sopracciglia.
"La teoria secondo cui esistono diversi mondi paralleli su cui vivono persone identiche che fanno scelte diverse?" chiese Shinso, il quale sembrava il meno turbato da quella situazione. Anche se doveva ammettere che gli seccava parecchio dover avere a che fare con due Bakugou. Già uno era abbastanza da sopportare ventiquattro ore al giorno.
"Esatto. Ogni volta che qualcuno compie una scelta, si crea un mondo parallelo dove quell'individuo ha fatto la scelta opposta. Secondo tale teoria esistono un'infinità di mondi che si muovono concentricamente intorno allo stesso sole. Senza mai toccarsi o vedersi. Che evento c'è stato il giorno precedente alla prima catastrofe?"
"Intendi la pioggia di meteoriti?" Shinso seguiva con attenzione tutto ciò che aveva da dire quel biondo imponente. In lui vedeva solo l'aspetto fisico del Mirio che aveva conosciuto.
"Da voi la prima strage è stata una pioggia di meteoriti? Che culo, da noi si è spaccata la terra e ha inghiottito metà della popolazione mondiale" il falso Bakugou lasciò uscire una risata sarcastica.
"Vedete che la terra si può spaccare?!" Kaminari alzò la voce e la frase gli uscì leggermente stridula. Succedeva quando perdeva il controllo delle proprie reazioni, come in quel momento che si era reso conto di non aver ancora assistito al peggio.
"C'è stata l'eclissi solare" ricordò Tamaki che finalmente aveva ritrovato la voce incastrata in fondo alla gola. Mirio lo guardò con occhi leggermente più aperti, come se non si aspettasse di sentire la sua voce. C'era un'ombra di tristezza nel modo in cui guardava il corvino.
"Anche da noi" riprese a parlare il biondo, anche se fu evidente il tono più basso e meno deciso "la luna ha coperto il sole, il buio nel giorno, la confusione nel cielo. In quell'istante i pianeti hanno cambiato il proprio moto, uno lo ha rallentato, come per poter continuare a godere dello spettacolo dell'eclissi, l'altro lo ha accelerato come per sfuggirvi"
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Broken mirror
FanfictionIn un mondo post apocalittico i nostri ragazzi dovranno affrontare le situazioni più strane ed estreme. Dovranno decidere se fidarsi gli uni degli altri e dovranno imparare come sopravvivere. Faranno incontri contro ogni immaginazione e dovranno af...