Bakugou prese la mano di Izuku e se lo portò vicino. Stavano aspettando che la cena venisse servita e aveva bisogno di sentire quel suo ragazzo abbastanza vicino da ricordargli che non stava sognando, che Izuku era davvero vivo e che era lì con lui. Così lo strinse, gli passò un braccio dietro la schiena e portò le labbra a un soffio da quelle del verde. Sorrise e il suo respiro si infranse contro gli zigomi lentigginosi del più basso.
"Vorrei che il tempo si fermasse, qui e ora" disse sfiorando con il proprio naso quello leggermente a patata del verde. Lo vide chiudere gli occhi e scuotere la testa in negazione.
"Io no, io voglio vedere dove arriveremo" Izuku riaprì gli occhi e incontrò lo sguardo perplesso del suo amato. Rise e si coprì la bocca con la mano, frapponendo in quel modo le dita tra le sue labbra e quelle tese di Bakugou. Lo sentì sfiorargli le nocche con la bocca e rise di nuovo.
"Siamo destinati a qualcosa di grande" continuò con il suo tono allegro. Aveva deciso di lasciare il pessimismo nella tenda, di godersi quei giorni con il suo amato Bakugou, di non farsi distrarre dalle catastrofi che li stavano avvicinando all'imminente scontro dei mondi. Lui voleva fingere di vivere ancora una vita normale. Una vita normale al fianco della persona che amava.
"Noi siamo destinati ad amarci in un modo indescrivibile" vide Bakugou rabbuiarsi un istante, come se si fosse ricordato solo in quel momento di qualcosa che aveva voluto tener lontano dalla mente.
Fu il turno di Bakugou di chiudere gli occhi. Sospirò piano mentre il sogno premonitore tornava vivido sul retro delle sue palpebre. Sapeva che se avesse confessato al verde la verità, quello l'avrebbe odiato. Probabilmente si sarebbe allontanato. Non voleva rischiare, ma ormai lo aveva detto a Shoto, doveva dirlo anche a Izuku, non era giusto tenerlo all'oscuro del futuro che aveva visto.
Riaprì gli occhi e vide il colore della speranza inondarlo. No, non poteva dirglielo, non in quel momento che Izuku era così speranzoso. Non poteva farlo soffrire.
Prese il viso del verde tra le mani e passò i pollici sulle lentiggini, come a volersene impossessare per una sera. Sapeva che non avrebbe potuto portarle da nessuna parte, che appartenevano al viso del suo amato, ma un po' era invidioso di quelle costellazioni che popolavano le sue guance.
"Anche voi trovate che Denki sia strano oggi?" vennero raggiunti da Kirishima che li separò con poca grazia e passò le braccia sulle spalle di entrambi mettendosi in mezzo.
"Ti rendi conto che stavamo parlando?"
"Stavate facendo i patetici davanti a tutti, vi ho solo risparmiato qualche pettegolezzo" si strinse nelle spalle e spostò la propria attenzione sul verde che intanto si stava guardando intorno alla ricerca di Denki.
"Perché dici che è strano?" chiese quando si rese conto che non era presente sul pratone dove servivano la cena. Di solito Denki era tra i primi della fila, ma quella sera non era proprio presente.
"Non ha voglia di parlare o di mangiare e di solito è difficile farlo stare zitto o togliergli il piatto da sotto il naso" spiegò il rosso storcendo la bocca e spostando la propria attenzione su Bakugou dall'altro lato. Lo guardava in modo torvo, come se avesse interrotto qualcosa di importate e capì che era il momento di sloggiare. Alzò la mano e allargò un sorriso finto.
"Gli porterò da mangiare in camera, spero che il cibo lo risollevi un po'" si allontanò per avvicinarsi a Shoto e Shinso in fila, ma anche loro sembravano coinvolti in una fitta conversazione e non voleva ripetere la stessa scena appena avvenuta con il verde e Bakugou. Decise di avvicinarsi alle pentole fumanti da solo.
"Quindi la missione tutto sommato è andata bene" Shinso fece un passo avanti mentre la fila scorreva, ma non prima di aver lanciato un'occhiata a Shoto che invece continuava a lanciare sguardi in giro. Era sicuro che fosse accaduto qualcosa che il bicolore gli stava tenendo nascosto e lui voleva assolutamente capire di che si trattasse. Soprattutto voleva accertarsi che il falso Bakugou non avesse trattato di nuovo male il suo amico. Non avrebbe sopportato un altro affronto da parte dei ragazzi dell'altro mondo. Si sentiva sempre trattato come se fosse inferiore. Non poteva accettarlo.
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Broken mirror
FanfictionIn un mondo post apocalittico i nostri ragazzi dovranno affrontare le situazioni più strane ed estreme. Dovranno decidere se fidarsi gli uni degli altri e dovranno imparare come sopravvivere. Faranno incontri contro ogni immaginazione e dovranno af...