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Izuku cercò Shoto ovunque nell'accampamento e alla fine lo trovò nella tenda dei suoi fratelli. Sembrava dormisse, ma ogni tanto apriva gli occhi per guardarsi intorno, come per ricordarsi dove si trovava.

"Shoto, va tutto bene?" chiese con voce preoccupata, mentre si infilava nella tenda e chiudeva la zip dietro di sé. Quella tenda era più spaziosa della loro, ma constatò che Natsuo era decisamente più disordinato di Shoto. Si trovò un posticino comodo su cui sedersi per poter guardare bene il viso arrossato del bicolore. Si vedeva ancora il segno delle ultime lacrime che erano passate su quelle guance bagnandole.

Izuku allungò la mano per asciugare il volto del suo amico e poi provò a sorridergli.

"È successo qualcosa?" provò a insistere, provò a convincere il bicolore ad aprire bocca, ma sembrava ostinato a non voler proferir parola. Il verde si chinò, poggiò la propria fronte sulla tempia dell'altro e ne percepì il leggero calore febbrile. Probabilmente non stava bene, ma quelle lacrime che aveva appena asciugato indicavano un malessere completamente diverso dalla febbre.

"Parlami, Shoto"

"Lo sai che ero innamorato?" il bicolore posò il proprio sguardo su quello ora perplesso del verde. Izuku scosse la testa in negazione. No, lui non aveva mai avuto idea che Shoto provasse dei sentimenti per qualcuno e men che meno aveva idea a chi fossero indirizzati quei sentimenti.

"Al liceo mi sono innamorato di qualcuno, qualcuno che non potevo avere perché era evidente appartenesse a qualcun altro"

Izuku strinse le mani a pugno, si sentiva il cuore fino in gola e la mandibola era serrata, proprio come se stesse cercando di evitare di sputare fuori quell'organo pulsante.

"L'ho lasciato andare, non ho mai confessato il mio amore. Te l'ho lasciato a te" adesso era Shoto a serrare la mandibola mentre quella del verde si apriva mostrando l'espressione più sorpresa che avesse mai mostrato.

"Eri innamorato di Bakugou?" chiese quasi senza fiato Izuku. Shoto annuì e poi fece di no con la testa, come a voler correggere il verde.

"Lo sono ancora, pensavo di aver trovato qualcuno che mi potesse aiutare a dimenticarlo, che potesse farmi provare delle emozioni talmente forti da poter dimenticare di aver amato in precedenza qualcun altro. Mi sbagliavo" un'altra lacrima solcò il viso del bicolore. Superò il limite della cicatrice e raggiunse l'angolo della bocca dove deviò il proprio percorso andando a bagnare le labbra e lasciando che un po' del suo sale pizzicasse sui piccoli tagli che Shoto si era procurato mordendosi il labbro inferiore.

"Perché non hai detto niente? Perché non hai provato a batterti per il suo amore?"

"Perché ti apparteneva, perché sapevo che con me non sarebbe mai stato felice come lo sarebbe stato con te. Non potevo impedirgli di conoscere la vera felicità" chiuse gli occhi e tirò su col naso. Sentì la mano del verde posarsi sulla sua spalla, come a volerlo consolare, ma in realtà lo stava silenziosamente ringraziando.

"Bakugou mi ucciderà" Izuku parlò dopo diversi minuti di silenzio. Non aveva spostato la mano dalla sua spalla e non aveva distolto lo sguardo dal volto leggermente arrossato dell'amico. Quella confessione non lo aveva allontanato, anzi, probabilmente ora si sentiva ancora più vicino a quel ragazzo dal cuore d'oro.

"Ti ha parlato del sogno premonitore" constatò il bicolore.

"Sì" confermò il verde annuendo.

"Non lo farà. Non potrebbe mai farti del male"

"I suoi sogni non hanno mai sbagliato"

"C'è sempre una prima volta" Shoto non riusciva a guardarlo in faccia, teneva gli occhi puntati contro la tela tesa della tenda. Era di un blu scuro che a lui era sempre piaciuto. Sentì la cerniera aprirsi e nemmeno in quell'occasione distolse lo sguardo dalla tela scura. Decise che chiunque fosse avrebbe palesato la propria presenza con la voce e da quella avrebbe potuto capire di chi si trattasse.

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